simultaneo
simultàneo agg. [dal lat. mediev. simultaneus, der. del lat. simul «insieme, nello stesso tempo», sul modello del lat. tardo momentaneus «momentaneo»]. – Che avviene nello stesso momento, [...] si svolge nello stesso tempo: movimenti s.; avvenimenti, fatti s.; l’inizio delle ostilità fu s. alla dichiarazione di guerra; le insurrezioni di Milano e di Venezia del un commutatore, col quale può selezionare la lingua desiderata, tra le due o più ...
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placito
plàcito s. m. [dal lat. placĭtum, der. di placere «piacere»]. – 1. a. Opinione espressa da persona autorevole, soprattutto nel campo filosofico: i p. degli antichi filosofi. b. Nel medioevo, [...] italiano, considerati i più antichi documenti in cui la nuova lingua è consapevolmente usata come tale, distinta dal latino e ad godeva della giurisdizione, innanzi alla quale si rendeva giustizia per gli uomini del distretto. 3. In epoca feudale ...
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stipendio
stipèndio s. m. [dal lat. stipendium «mercede, paga militare» (comp. di stips stipis «contribuzione, offerta» e pendĕre «pagare»)]. – 1. Nella lingua ant., conformemente all’uso lat., la paga, [...] il soldo che si dava alle truppe mercenarie: militare allo s. (o agli stipendî) di un capitano di ventura; E in spalla un scoppio lo s. di 100 fiorini. 2. Retribuzione fissa del prestatore di lavoro continuato e subordinato, come funzionario o ...
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precetto
precètto s. m. [dal lat. praeceptum, der. di praecipĕre «prescrivere, ordinare, insegnare», comp. di prae- «pre-» e capĕre «prendere»]. – 1. Principio, norma, regola di comportamento autorevole [...] superati; una grammatica che espone normativamente i p. della lingua italiana; p. retorici, le regole dell’eloquenza secondo la si procederà ad esecuzione forzata; p. personale (comunem. cartolina-precetto, v. cartolina), quando vigeva l’obbligo del ...
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notizia
notìzia s. f. [dal lat. notitia, der. di notus «conosciuto»]. – 1. a. letter. Conoscenza, come acquisizione o possesso di una cognizione, relativamente a cose, fatti o persone (con questa accezione, [...] notizia (B. Castiglione); sprovveduto delle necessarie n. di lingua, istoria, eccetera (Cesari). 2. a. Nel linguaggio si è avuta più notizia di lui (indirettamente). Più genericam.: dare, comunicare, ricevere una n.; è confermata la n. del nostro ...
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discorso2
discórso2 s. m. [dal lat. discursus -us, der. di discurrĕre: v. discorrere]. – 1. a. L’atto del discorrere, dell’esprimere il pensiero per mezzo della parola: lasciare in tronco un d.; perdere [...] la grammatica tradizionale suole dividere il corpo lessicale di una lingua, in base alla funzione che le singole parole adempiono nella frase. In italiano si distinguono in genere nove parti del discorso, delle quali cinque sono dette variabili, in ...
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fare2
fare2 (ant. fàcere) v. tr. [lat. facĕre] (pres. fo 〈fò〉 [radd. sint.] o fàccio, fai [ant. faci], fa [radd. sint.; ant. e poet. face], facciamo, fate, fanno; imperf. facévo, ecc. [ant. e poet., [...] può essere utile. b. Compiersi, del tempo che passa: oggi fa un anno (o fa l’anno) che si sono sposati; or fanno tre mesi, uso di origine francese, ma che ha preso ormai nella lingua italiana una certa diffusione sotto la spinta di ambienti mondani ...
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Far East
(far east), loc. s.le m. inv. Estremo Oriente. ◆ In un’epoca preistorica mai troppo rimpianta non si parlava di quotazioni in Borsa (altro gonfiaggio) o di new economy, né di merchandising. [...] La lingua ufficiale era il dialetto, oppure l’italiano sbilenco ma autentico del Trap [Giovanni Trapattoni], mica questo inglese globalizzato e falso (dopato) che ha introdotto la Juventus a presentare la sua nuova campagna commerciale parlando di « ...
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sovranita
sovranità s. f. [der. di sovrano]. – 1. a. Potere sovrano, autorità sovrana: esercitare la propria s. su un territorio; diritti di s.; Bene sociale, Libertà, Progresso: al di fuori di questi [...] di tutti i cittadini senza distinzione di sesso, razza, lingua, religione, opinioni politiche), il quale la esercita nelle ). b. Per estens., s. del consumatore, espressione del linguaggio econ. con cui si indica una situazione teorica di mercato ...
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migliore
miglióre agg. [lat. mĕlior -ōris, compar. di bonus «buono»; cfr. meglio]. – 1. È il compar. di buono, molto più com. del compar. regolare più buono in quasi tutti i sign. dell’aggettivo (esclusivam. [...] si può difender con la spada (Ariosto); Argante ... Sovra ha il braccio m. e sotto il manco (T. Tasso). Sesso m., il sesso forte: Oreste ..., unico germe a me del miglior sesso (V. Monti), unico figlio maschio; poiché a voi negato Prole han finor del ...
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(catalano Catalunya, sp. Cataluña) Comunità autonoma della Spagna (32.091 km2, con 7.210.508 ab. nel 2007), la seconda per popolazione, dopo l’Andalusia; capoluogo Barcellona. Occupa la parte nord-orientale della Penisola Iberica e comprende...
Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega all’Europa centrale (da O a E: Francia,...