stare
v. intr. [lat. stare, da una radice indoeuropea] (pres. indic. sto 〈stò〉 [radd. sint.], stai, sta [radd. sint.], stiamo, state, stanno; pres. cong. stia [poet. ant. stèa], stia [poet. ant. stie], [...] , con particolare riguardo allo stato e alle condizioni del corpo: si avvolse nella coperta per s. caldo; stia bene Costare (sign. che già il verbo aveva in latino, e che nella nostra lingua non è più com. se non in alcune frasi): a quanto sta ora il ...
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neofemminista
(neo-femminista), s. m. e f. e agg. Chi o che ripropone l’ideologia femminista. ◆ Scrupolosamente, [Giuliano] Amato ha preso in mano il «dernier cri» delle caposcuola del filone neo-femminista [...] lingua che, nelle canzoni, prendeva a male parole gli uomini. (Andrea Laffranchi, Corriere della sera, 27 aprile 2005, p. 61, Spettacoli) • Sì a schierarsi contro «i moderati» di Palazzo Chigi e del Pd. (Marcello Sorgi, Stampa, 21 ottobre 2007, p ...
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mosaico2
moṡàico2 (o muṡàico) s. m. [dal lat. mediev. musaicus agg. (nella locuz. musaicum opus; cfr. l’ant. uso ital. come agg.: opera mosaica), alteraz. di musaeus o musēus, der. di Musa «Musa»] (pl. [...] senso più concr., l’opera, la decorazione eseguita con la tecnica del mosaico: m. pavimentale; m. parietale; m. absidale, che decora . di citazioni, di idee altrui, ecc.; la lingua letteraria ... non si potrebbe a ogni modo rifare con i musaici degli ...
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dire
(ant. dìcere) v. tr. [lat. dīcĕre] (pres. dico, dici [ant. o pop. di’], dice, diciamo, dite, dìcono; imperf. dicévo, ecc.; pass. rem. dissi, dicésti, ecc.; fut. dirò, ecc.; condiz. dirèi, ecc.; [...] dell’artista, e agli occhi degli abitanti del vicinato, volevan dir fiamme (Manzoni). e. Esprimere un concetto con la parola propria in una determinata lingua: in latino «casa» si diceva «domus»; come si dice «tavolo» in francese? Quindi anche ...
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ausiliare
auṡiliare agg. e s. m. e f. [dal lat. auxiliaris, der. di auxilium «aiuto»]. – 1. agg. Che è di aiuto: rifornimenti a.; milizie, reparti a.; vescovo a., lo stesso che vescovo coadiutore; verbo [...] e necessarie allo svolgimento regolare della funzione giurisdizionale.
Grammatica. – Nelle lingue moderne l’uso del verbo ausiliare, probabilmente ignoto all’indoeuropeo, si va sempre più diffondendo, concordemente alla tendenza al passaggio dal ...
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treno1
trèno1 s. m. [dal fr. train, propr. «traino», der. di traîner che per etimologia e valore semantico corrisponde all’ital. trascinare; i sign. fondamentali di train sono: «azione di trascinare», [...] il sign. di «convoglio ferroviario» si è formato dapprima nella lingua ingl., dove, come in ital., ), anche perché la specificazione di vita evita l’ambiguità con altre accezioni del termine: avere un t. di vita sostenuto, o anche dimesso, modesto ...
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faccia
fàccia s. f. [lat. facies «forma, aspetto, faccia», affine a facĕre «fare»] (pl. -ce). – 1. a. Parte della testa dell’uomo, situata inferiormente alla parte anteriore del cranio, costituita da [...] e obliqui, naso infossato, bocca semiaperta con lingua protrusa, salivazione abbondante, continua; f. scrofolosa dei dadi; le f. laterali del piedistallo; e fig.: le molte f. d’una questione, i molti aspetti sotto cui si presenta, i molti lati sotto ...
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correzione
correzióne s. f. [dal lat. correctio -onis, der. di corrigĕre «correggere», part. pass. correctus]. – 1. a. L’azione e il modo di correggere, cioè di migliorare, o cercare di migliorare, moralmente: [...] , modificando gradazione alcolica, acidità, colore, tenore di tannino e di zucchero. C. del fronte, eufemismo con cui, in comunicati e bollettini militari, si maschera talora una vera e propria ritirata. 4. Nella retorica latina, termine (lat ...
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antisionismo
s. m. Atteggiamento culturale e politico di opposizione e di contrasto alle più radicali espressioni del sionismo. ◆ [Silvio] Berlusconi spende anche il Medioriente nella sua campagna elettorale [...] sinistra l’antisemitismo quando diventò impronunciabile. Si fece votare dall’Onu l’equiparazione fra a boicottare la Fiera [del libro] altro non è portare nel mondo con la dignità di cittadini la lingua e la cultura ebraica». (Giovanna Favro, Stampa, ...
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riprendere
riprèndere v. tr. [lat. repre(he)ndĕre, comp. di re- e pre(he)ndĕre «prendere»] (coniug. come prendere). – 1. Prendere di nuovo, prendere un’altra volta; spec. in quei sign. del verbo prendere [...] uno svenimento, ma si riprese subito; la malattia l’aveva indebolito molto, ma ora s’è ripreso; dopo la morte del figlio non s’è fosso. b. Derivare, prendere da un modello: la lingua italiana ha ripreso molte parole dal francese; Virgilio ha ripreso ...
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(catalano Catalunya, sp. Cataluña) Comunità autonoma della Spagna (32.091 km2, con 7.210.508 ab. nel 2007), la seconda per popolazione, dopo l’Andalusia; capoluogo Barcellona. Occupa la parte nord-orientale della Penisola Iberica e comprende...
Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega all’Europa centrale (da O a E: Francia,...