dominare
v. tr. e intr. [dal lat. tardo dominare, class. dominari, der. di domĭnus «signore, padrone»] (io dòmino, ecc.). – 1. intr. (aus. avere) a. Avere potestà e autorità di padrone in un luogo o [...] d., rendersi schiavo: si lascia d. dal vino, dal demone del gioco; rifl., frenarsi: si domina con lo sguardo un immenso panorama. Analogam., riferito a scrittore, studioso, ecc., d. la materia, conoscerla bene, trattarla con maestria; d. la lingua ...
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mercatista
agg. Che si conforma totalmente alle logiche liberiste del mercato, senza adottare alcuna contromisura protezionistica. ◆ «Dalla tournée africana di [Walter] Veltroni al rap di Jovanotti, [...] 30 marzo 2000, p. 6, Interno) • Sulle debolezze endemiche del nostro sistema, che ci pongono ancora una volta in condizioni di Infatti il termine «mercatismo» non si trova neppure nei dizionari della lingua italiana! È un neologismo, come nota ...
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suo
agg. poss. [lat. sŭus]. – È il possessivo corrispondente al pronome di terza persona; può riferirsi al soggetto della proposizione (come era di regola per il lat. suus), che può essere persona, animale [...] Dante); regolare è la formazione del femm. sua, sue; in alcune regioni (come la Toscana e il Lazio) si ha una forma dialettale sua per si ha di regola, in posizione proclitica, il troncamento: mi saluti la su’ mamma, i su’ figlioli. Nella lingua ...
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catena
caténa s. f. [lat. catēna]. – 1. a. Mezzo di collegamento e di unione fatto di più anelli di ferro o d’altro metallo passati l’uno dentro l’altro, che serve per tener saldamente legate cose, animali, [...] c. del cane; la c. dello schiavo, del prigioniero; c. del camino o del paiolo, quella a cui si sospendeva il paiolo sotto la cappa del camino; così chiamate le raccolte, per lo più anonime, in lingua greca, latina, siriaca, armena, copta, di scolî ...
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dosso
dòsso s. m. [lat. *dŏssum, forma volg. per dŏrsum]. – 1. Lo stesso che dorso nel sign. proprio del termine: voltato subito il d. (Leopardi); oggi spec. in alcune frasi e locuz.: levare, levarsi [...] . addosso a) uno, che gli si adatta bene, che sembra fatto su misura per lui; prov., la lingua non ha osso ma fa rompere il lo scoglio più sovrasta [cioè nel punto più alto dell’arco del ponte che sovrasta la seconda bolgia] (Dante). b. In geografia ...
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funzionale1
funzionale1 agg. [der. di funzione, sul modello del fr. fonctionnel]. – 1. a. Relativo a una funzione, inerente alle funzioni esercitate da una persona: competenza f.; privilegi f.; qualifiche [...] stato che si valga dello strumento fiscale per modificare la distribuzione della ricchezza e per influire sullo sviluppo del reddito inerenti per principio agli elementi di cui è costituita una lingua (la forma è dunque considerata non per sé stessa ...
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gloria1
glòria1 s. f. [dal lat. gloria]. – 1. a. Fama grandissima, onore universale che si acquista per altezza di virtù, per meriti eccezionali, per atti di valore, per opere insigni: meritare, procacciarsi, [...] militare o delle armi; la g. che si acquista sul campo di battaglia; la g. a l’altro Guido La g. de la lingua (Dante). b. Lode, esaltazione, glorificazione: g la g. di Dio! Più com., la beatitudine del paradiso: la g. dei santi, degli angeli; salire ...
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paralizzare
paraliżżare v. tr. [dal fr. paralyser, der. di paralysie «paralisi»]. – 1. Determinare, per paralisi, la perdita della funzione muscolare e della motilità volontaria in uno o più distretti [...] lingua; studî aridi e faticosi che paralizzano il cervello; la grave crisi paralizzò le industrie e il commercio; il passaggio del corteo ha paralizzato per parecchie ore il traffico stradale; in conseguenza del ribasso dei titoli di stato si era ...
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fischio
fìschio (pop. tosc. fìstio) s. m. [der. di fischiare]. – 1. Il suono che si emette fischiando: a. Di uccelli o altri animali: il f. del fringuello, della biscia. Nell’ippica, difetto del cavallo [...] dei fischi, con un particolare modo di atteggiare la bocca e la lingua, spesso come segnale o richiamo, e così dare un f., nella bronchite asmatiforme). d. Sibilo del vento o di un corpo che attraversi rapidamente l’aria: si sentiva nella torre il f. ...
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temperare
(o temprare) v. tr. [dal lat. temperare (con i varî sign. del n. 1), der. di tempus -pŏris «tempo»] (io tèmpero o tèmpro, ecc.). – 1. a. ant. In senso proprio e originario, mescolare nelle [...] essa d’eccessivo: temperò l’asprezza del rimprovero con una parola affettuosa; temprando e letter. la forma temprare: tempra la lingua quando sei turbato, acciò che non ti ponga distribuiti; Temprar potess’io in sì soavi note I miei sospiri ( ...
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(catalano Catalunya, sp. Cataluña) Comunità autonoma della Spagna (32.091 km2, con 7.210.508 ab. nel 2007), la seconda per popolazione, dopo l’Andalusia; capoluogo Barcellona. Occupa la parte nord-orientale della Penisola Iberica e comprende...
Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega all’Europa centrale (da O a E: Francia,...