medievale
(o medioevale) agg. [der. di medi(o)evo]. – 1. a. Del medioevo, che è proprio del medioevo: età, epoca m.; storia m.; civiltà, letteratura, arte m.; usi, costumi, leggi m.; il mondo m.; latino [...] m., il latino usato come lingua letteraria, scientifica e amministrativa nel medioevo. O che riguarda il medioevo: studî medievali. b. Con punto di vista di certa storiografia polemica, della civiltà del medioevo: usanze, forme di vita m.; avere una ...
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novita
novità (ant. novitade, novitate) s. f. [dal lat. novĭtas -atis, der. di novus «nuovo»]. – 1. a. La condizione o la qualità di essere nuovo, di essere cioè fatto, concepito o conosciuto per la [...] oppure (spec. nella lingua ant.) strano, singolare: del giorno, con le n. di cronaca, con le ultime n.; n. tristi, liete, piacevoli o spiacevoli; ci sono n.?; la sapete la n.?; nessuna n. (soprattutto nei rapporti militari e burocr., in cui spesso si ...
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vagantivo
agg. e s. m. [dal lat. tardo vacantivus, der. di vacare: v. vacare; nelle accezioni specifiche ha sentito l’influenza semantica di vagante]. – Parola diffusa in alcuni dialetti (Italia merid. [...] cercati di volta in volta e fissati a seconda delle condizioni fisico-chimiche delle acque del mare o degli avvistamenti dei branchi di pesce. Anche la pesca che si esercita (spec. per l’anguilla) con la barca (a fondo piatto) negli stagni molto ampî ...
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tirare
v. tr. e intr. [lat. *tirare, di etimo incerto]. – 1. tr. a. Applicare una forza a un oggetto per metterlo in movimento o per spostarlo, per modificarne la forma, ecc.: t. su, giù (v. anche oltre, [...] . t. di rinterzo, di rinquarto, nel gioco del biliardo; t. i dadi; t. una carta, l’aria e il muco, spec. quando si è raffreddati o si piange: smettila di t. su continuamente! cento), darli, spenderli; t. fuori la lingua, le unghie o gli artigli; t. ...
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minimo
mìnimo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. minĭmus, superl. di minor «minore»; v. meno]. – Piccolissimo, il più piccolo. Funge da superlativo di piccolo (come il lat. minĭmus rispetto a parvus) e si [...] relazioni sociali. 3. s. m. Nei motori a combustione interna, il limite al di sotto del quale il motore non regge il carico a vuoto (cioè, praticamente, si spegne); in tali condizioni la potenza sviluppata dal motore è minima, ed è quindi minimo il ...
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tanto
agg., pron. e avv. [lat. tantus agg., tantum avv.]. – 1. agg. a. Al sing., riferito a cosa, così grande, in così gran quantità, e con sign. più determinati, così lungo, così ampio, così esteso, [...] del mese (a una data fissa tutti i mesi). Analogam., preceduto da ogni in locuz. distributive: il fenomeno si gentile e t. onesta pare La donna mia quand’ella altrui saluta, Ch’ogne lingua ... (Dante); t. va la gatta al lardo, che ci lascia lo zampino ...
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ventura
s. f. [lat. ventūra, neutro pl. di venturus (v. venturo): propr. «le cose che verranno», quindi «il futuro»]. – 1. a. Sorte, destino: predire, indovinare, leggere la v. (pop. dare, fare la v.); [...] baciata non perde ventura (prov.); e così, in esempî della lingua ant.: l’imperio, quale e maggiori nostri più con virtù che siàn là de’ paesi del Soldano Pur cavalieri erranti e di v. (Pulci), qui piuttosto «cavalieri che si danno all’avventura». b. ...
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tu
pron. pers. sing. m. e f. [lat. tu] (radd. sint.). – 1. È il pronome di 2a persona, usato nel rivolgere il discorso ad altra persona (o cosa personificata), in tutti i casi in cui non sia adoperato [...] avessi dato retta a me...!); che nella lingua ant., quando è posposto al verbo si fonde talora con questo facendogli perdere di Il pron. tu e in genere la 2a persona singolare del verbo è, in gran parte dell’Italia, forma esclusivamente confidenziale ...
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verbale1
verbale1 agg. [dal lat. tardo verbalis, der. di verbum (v. verbo) «che riguarda la parola, il verbo»]. – 1. a. Di parole, che consiste di parole: offese v., in contrapp. a offese che si possono [...] con riferimento alla scuola, dove si parla di esame e interrogazione orale meno com., che verbale2 nel sign. 1. 2. Del verbo, che appartiene al verbo o deriva dal verbo: destinate in genere a indicare, nelle lingue indoeuropee, oltre al tempo e al ...
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sistematico
sistemàtico agg. [dal fr. systématique, e questo dal lat. tardo systematĭcus, gr. συστηματικός, der. di σύστημα (v. sistema)] (pl. m. -ci). – 1. a. Di sistema, del sistema; rispondente a [...] s.; fare, svolgere un controllo s.; studio s. di una lingua, di una disciplina. c. Con sign. più partic., nel linguaggio di una teoria, del proprio pensiero; o per principio, per partito preso, per abitudine: si oppone sistematicamente a ogni ...
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(catalano Catalunya, sp. Cataluña) Comunità autonoma della Spagna (32.091 km2, con 7.210.508 ab. nel 2007), la seconda per popolazione, dopo l’Andalusia; capoluogo Barcellona. Occupa la parte nord-orientale della Penisola Iberica e comprende...
Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega all’Europa centrale (da O a E: Francia,...