bisognare
biṡognare v. intr. [der. di bisogno] (pres. biṡógna, biṡógnano [rare le forme personali io biṡógno, ... noi biṡogniamo, ..., cong. biṡogniamo, biṡogniate, ecc.]; aus. essere). – Esser necessario, [...] di largo uso, spec. nella lingua parlata, e per lo più costruito straordinario davvero (Manzoni); solo ant. l’uso del verbo sing. con soggetto plur.: Quai barbare Preceduto da negazione, non bisogna, non si deve: non bisogna scoraggiarsi; non bisogna ...
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intelligenza
intelligènza (ant. intelligènzia) s. f. [dal lat. intelligentia, der. di intelligĕre «intendere»]. – 1. a. Complesso di facoltà psichiche e mentali che consentono all’uomo di pensare, comprendere [...] modo intelligente, la perizia, l’ingegnosità con cui si svolge una mansione o si compie un lavoro: è un articolo scritto con avere i. d’una lingua, capirla, saperla parlare. b. non com. Competenza, esperienza in qualche campo del sapere o anche nella ...
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culto1
culto1 agg. [dal lat. cultus, part. pass. di colĕre «coltivare» (e anche «abitare»); cfr. cólto], letter. – 1. a. Colto, istruito: la forza principale delle nazioni c. è il danaro (Genovesi); [...] lingua c., aulica, dotta. Scuola c., o giurisprudenza c. (o anche, come s. m., scuola dei culti), nella storia del storica, oltreché con quelli dell’ermeneutica giuridica. b. Ornato, elegante: si sforzò d’esser più c. e castigato (B. Castiglione). 2. ...
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securo
agg. [dal lat. securus: v. sicuro]. – Variante ant. di sicuro, soprattutto usata, nella lingua letter. e poet., col sign. originario, cioè che non corre pericolo, privo di timore, di esitazione [...] cigno] guizzan securi Gli argentei pesci (Foscolo). Con valore avverbiale: parla securo, Rispose Achille, e del tuo cor l’arcano, Qual ch’ei si sia, di’ franco (V. Monti). Sostantivato: Di quel securo il fulmine Tenea dietro al baleno (Manzoni, con ...
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umanista2
umanista2 s. m. e f. [dal lat. del sec. 15° humanista «insegnante di lettere classiche», chiamate allora humanae litterae o studia humanitatis] (pl. m. -i). – 1. ant. Insegnante, professore [...] di lingua e letteratura latina e, in epoca più tarda, anche greca; più raram., allievo del corso di umanità (v. umanità, n. 3 b). 2. a. Rappresentante dell’umanesimo e della cultura umanistica nella sua più ampia accezione: si può dire sia di ...
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ricordo
ricòrdo s. m. [der. di ricordare]. – È in genere sinon. di memoria, ma con accezioni più limitate (solo memoria, infatti, indica la funzione psichica, la facoltà, la capacità di ricordare). Quindi: [...] persone, avvenimenti: gli tornò vivissimo il r. del figlio lontano; ho, conservo, mi resta di ossessionava; il r. delle tue premure non si cancellerà mai; aveva solo un pallido, sbiadito r gli unici r. rimastici della lingua degli antichi Siculi. 5. ...
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alosa
alòṡa s. f. [lat. scient. Alosa, dal lat. tardo alosa, alausa, nome di un pesce]. – Genere di pesci teleostei della famiglia clupeidi, da alcuni riunito al genere Clupea, da cui però si distingue [...] sul palato, sul vomere e sulla lingua. La specie Alosa vulgaris, dell’Atlantico orient., e la sottospecie Alosa fallax nilotica, comunem. detta cheppia, alosa, e regionalmente laccia, alaccia, del Mediterraneo, risalgono in primavera i fiumi per ...
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adar
adàr s. m. [voce ebraica, adār, di origine babilonese]. – Nome del 12° mese del calendario ebraico anticotestamentario; si ritrova nei calendarî dei cristiani di lingua semitica. ...
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solere
solére v. tr. e intr. [lat. solēre] (pres. sòglio, suòli [ant. sògli o suògli], suòle, sogliamo, soléte, sògliono; pass. rem. soléi, solésti, ecc.; pres. cong. sòglia, ecc.; part. pass. sòlito). [...] , che appartiene alla lingua letter. o elevata (salvo in alcune espressioni impers. come si suol dire, si suole fare, suole palustre canna (Poliziano). Nell’ital. ant., era frequente l’uso del pres. indic. con valore di imperfetto: io ardo come foco ...
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runa
s. f. [dal nordico antico rūnar «scrittura (segreta)», plur. di rūn, got. rūna «mistero, segreto»]. – Ciascuno dei caratteri e segni grafici, alfabetici e insieme simbolici, del mondo germanico [...] nei paesi scandinavi tra la fine dell’antichità e l’inizio del medioevo (400-1100), documentata, in origine, da testi religiosi, zona isolata della Svezia fino all’ultimo Ottocento. Per analogia, si è parlato anche di r. turche e di r. ungheresi per ...
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(catalano Catalunya, sp. Cataluña) Comunità autonoma della Spagna (32.091 km2, con 7.210.508 ab. nel 2007), la seconda per popolazione, dopo l’Andalusia; capoluogo Barcellona. Occupa la parte nord-orientale della Penisola Iberica e comprende...
Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega all’Europa centrale (da O a E: Francia,...