maratto
agg. e s. m. (f. -a). – Dei Maratti, popolazione dell’India sud-occid., sparsa nel Mahārāṣṭra, stato federato che si estende su gran parte dell’altipiano del Deccan: lingua m. (o, come s. m., [...] il maratto), lingua appartenente al ramo indoario dei linguaggi neoindiani, suddivisa in tre gruppi dialettali. Come sost., individuo appartenente alla popolazione dei Maratti. V. anche maharatto. ...
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zaglosso
żaglòsso s. m. [lat. scient. Zaglossus, comp. del gr. ζα-, prefisso intens., e γλῶσσα «lingua»]. – In zoologia, genere di mammiferi monotremi tachiglossidi, con la sola specie Zaglossus bruijnii, [...] diffusa nelle foreste di altitudine della Nuova Guinea: ha corpo tozzo, lungo circa 40 cm, ricoperto sul dorso da aculei frammisti alla pelliccia, e si nutre di lombrichi che cattura con la lunga lingua dotata di spinosità cornee. ...
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intraducibile
intraducìbile agg. [comp. di in-2 e traducibile]. – Che non si può tradurre in altra lingua, o piuttosto che non può essere tradotto adeguatamente; detto in genere delle frasi idiomatiche [...] e delle locuzioni peculiari di una lingua che non hanno in altre l’esatto corrispondente (e lo stesso per ciò che perderebbero gran parte della forza, della bellezza e, spesso, del significato che è nel testo originale; talora anche di opere intere ...
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urbario
urbàrio s. m. [dal lat. mediev. urbarium, der. del ted. urbar «coltivabile»; il termine si è conservato nella lingua ted. come sinon. di Grundbuch «libro catastale»]. – Nelle regioni dove è stata [...] lingua ufficiale il tedesco, libro dei terreni coltivati, ossia dei redditi fondiarî; anche, registro dei beni pubblici (Trieste), inventario dei beni di una chiesa (Trentino), registro delle regalie e diritti dovuti al comune (Aquileia). ...
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pindarico
pindàrico agg. e s. m. [dal lat. Pindarĭcus, gr. Πινδαρικός] (pl. m. -ci). – 1. agg. Di Pìndaro, poeta lirico greco (518-438 a. C.), che è proprio di Pindaro e della sua opera, caratterizzata [...] da una mirabile fusione del motivo mitico con l’intonazione morale e religiosa, o che si ispira, è conforme allo stile e all’arte di Pindaro: la poesia p.; la lingua p.; le odi p.; le immagini p.; i versi p.; nella letteratura italiana, con partic. ...
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monoglotta
s. m. e f. e agg. Chi o che parla una sola lingua. ◆ [tit.] «Inghilterra monoglotta d’Europa» [testo] […] La Gran Bretagna è diventata il più monoglotta dei paesi europei. (Stampa, 12 febbraio [...] la diffusione della lingua è importante. Non vogliamo che l’Europa diventi monoglotta e che vi si parli solo inglese». rifiuto a lasciarsi umiliare, derivante da secoli e secoli di gestione del potere. (John Lloyd, trad. it. di Anna Bissanti, ...
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rasoio
rasóio s. m. [lat. rasōrium, der. di radĕre «radere», part. pass. rasus]. – 1. a. Utensile per radere barba, capelli e altri peli, costituito da una lama rettangolare d’acciaio, con punta arrotondata [...] lingua come un r.), che è un r., essere linguacciuto, maligno e maldicente; e le espressioni fig. camminare, trovarsi sul filo delsi riferisce al canone metodico di semplificazione postulato dal filosofo ingl. Guglielmo di Occam (1a metà del sec ...
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dorsale
agg. e s. m. e f. [der. di dorso]. – 1. agg. a. In anatomia, di organi o parti che sono più vicini al dorso relativamente ad altri (cfr. ventrale) o che hanno un particolare rapporto con la regione [...] in cui agisce come organo fondamentale il dorso della lingua, come per es. i fonemi k e ġ di si infittiscono: questa zona corrisponde a un settore di alte pressioni barometriche che formano appunto la dorsale. ◆ Avv. dorsalménte, nella parte del ...
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l, L
(èlle) s. f. o m. – Undicesima lettera dell’alfabeto latino, la cui forma maiuscola (L) deriva, come per il lambda greco (Λ), da una modificazione di quella che aveva nell’alfabeto fenicio, mentre [...] , che si distingue dalla l alveolare per il punto d’articolazione, essendo pronunciata col dorso della lingua aderente al volg. gl (per es. teglia da un prec. tegghia ‹téd’d’a›, evoluzione del lat. tegŭla, lat. volg. tegla). Davanti ad a, e, o, u, il ...
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apparato
s. m. [dal lat. apparatus -us, der. di apparare «preparare»]. – 1. a. Ornamento, paramento; l’insieme di ciò che serve all’addobbo solenne di un luogo per feste o spettacoli: grande a.; a. solenne, [...] orali, lingua, glottide) che presiedono, mediante determinati processi, alla produzione dei suoni. In citologia, a. del Golgi, (per es. il Vesuvio); composto, se sul cono principale si aprono altre bocche o coni eruttivi disposti sui fianchi (per es ...
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(catalano Catalunya, sp. Cataluña) Comunità autonoma della Spagna (32.091 km2, con 7.210.508 ab. nel 2007), la seconda per popolazione, dopo l’Andalusia; capoluogo Barcellona. Occupa la parte nord-orientale della Penisola Iberica e comprende...
Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega all’Europa centrale (da O a E: Francia,...