genio1
gènio1 s. m. [dal lat. Genius, nome proprio della divinità tutelare, e fig. (come nome comune, genius) «inclinazione, disposizione»]. – 1. a. Nella mitologia pagana, lo spirito, buono o cattivo, [...] si voleva indicare l’intima e particolare natura di ciascuna lingua, l’insieme dei caratteri specifici per cui una linguasi di pochi ed eccezionali individui, i quali per mezzo del loro talento giungono a straordinarie altezze nell’ambito dell’arte ...
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strato
s. m. [dal lat. stratum, neutro sostantivato di stratus, part. pass. di sterněre «distendere»]. – 1. ant. a. Tappeto o drappo che si stende in terra in segno d’onore: Già il mobile de’ seggi ordine [...] tecn. più astratti: a. In linguistica, ogni diverso tipo di lingua o dialetto esistito in una data area e per un dato periodo un paese si possono fare diversi strati a seconda del carattere che si considera: se si considera il sesso si possono fare ...
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irredentismo
s. m. [der. di irredento]. – Ogni movimento politico-culturale, a carattere nazionalistico, tendente a riunire alla madrepatria quei territorî e quelle popolazioni che si ritengono ad essa [...] storico, il movimento italiano tendente a riunire allo stato unitario, come sviluppo del Risorgimento, i territorî geograficamente o per storia, lingua, cultura appartenenti all’Italia (Trentino-Alto Adige, Venezia Giulia, Fiume, Dalmazia) rimasti ...
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geografia
geografìa s. f. [dal lat. geographĭa, gr. γεωγραϕία (comp. di γῆ «terra» e -γραϕία «descrizione»), che nel sign. più antico indicava la rappresentazione grafica della Terra]. – 1. a. Scienza [...] g. regionale (o corografia) quando si interessa di un territorio limitato, e gli aspetti geografici di fatti culturali come lingua, tradizione, usi e costumi (g. preparazione di piani per l’organizzazione del territorio o nei programmi di sviluppo ...
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pavimento
paviménto s. m. [dal lat. pavimentum, der. di pavire «battere, assodare battendo»]. – 1. a. Qualsiasi struttura di rivestimento della superficie di calpestio di ambienti interni di edifici [...] In geografia fisica, p. abissale, quella parte dei fondi oceanici che si trova a profondità variante da c. 2500 m a c. 5500 m, al disopra del diaframma costituito dai due muscoli miloioidei, occupato pressoché completamente dalla lingua; p. pelvico ...
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articolo
artìcolo s. m. [dal lat. articŭlus, dim. di artus -us «articolazione, arto, membro»]. – 1. Parte variabile del discorso che si premette al sostantivo o a parti del discorso sostantivate, precisando [...] ’è un residuo della regola vigente nella lingua antica, che voleva sempre lo dopo parole terminanti in consonante e l’ammetteva anche in altre posizioni dalle quali oggi è scomparso del tutto: Lo giorno se n’andava (Dante). Si usano il e i in tutti i ...
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poeta
poèta s. m. (f. -éssa) [dal lat. pŏēta, gr. ποιητής, der. di ποιέω «fare, produrre»] (pl. m. -i, ant. -e). – 1. Chi compone o ha composto poesie, autore di opere poetiche: i p. greci, latini; i [...] p. dell’Ottocento; certi poete in lingua latina (Dante); le tre poetesse del Cinquecento: Vittoria Colonna, Veronica Gambara e Gaspara più che il p. si sente l’artista. 3. Per estens., chi ha il gusto e il sentimento del bello, è dotato di fervida ...
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in1
in1 prep. [lat. ĭn, affine al gr. ἐν]. – Si fonde con l’articolo, o più propr. con le forme ant. dell’articolo ello, ella, ecc., dando luogo alle preposizioni articolate nel, nello, nella, nei, negli, [...] anche nella lingua scritta, l’aferesi: oggi sto ’n casa; E ’l sol montava ’n sù (Dante). Si distinguono nei frantumi; ridursi in cenere; andare in fumo. Per indicare il cognome del marito in aggiunta a quello della moglie: Maria Verdi in Biagi, ...
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r, R
(èrre) s. f. o, raro, m. – Diciassettesima lettera dell’alfabeto latino; la forma originale, nell’alfabeto fenicio, era quella di un triangolo con un vertice in alto e col lato destro prolungato [...] è di grado medio (es., capra, carpa). La mancanza del grado rafforzato, e quindi la pronuncia in tutti i casi come ’opposto, si pronuncia doppia la r iniziale di parola (es., la rivista 〈la rrivìsta〉, robba 〈rròbba〉), come nelle lingue iberiche. ...
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scozzese
scozzése agg. e s. m. e f. – 1. Della Scòzia (ingl. Scotland), regione settentrionale della Gran Bretagna: il popolo s.; la lingua s. (o lo scozzese, s. m.), la lingua parlata in Scozia, appartenente [...] al gruppo delle lingue celtiche insulari; dialetto inglese-s., Th. Reid nella seconda metà del sec. 18°, detta anche scuola del senso comune (v. senso comune indicata con il nome fr. écossaise) che si eseguiva al suono della cornamusa su un ritmo ...
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(catalano Catalunya, sp. Cataluña) Comunità autonoma della Spagna (32.091 km2, con 7.210.508 ab. nel 2007), la seconda per popolazione, dopo l’Andalusia; capoluogo Barcellona. Occupa la parte nord-orientale della Penisola Iberica e comprende...
Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega all’Europa centrale (da O a E: Francia,...