parole
‹paròl› s. f., fr. [lo stesso etimo dell’ital. parola]. – 1. Nel gioco del poker (per ellissi da je passe parole «passo parola»: v. parola, nel sign. 7 b), espressione interiettiva con cui un [...] eventualmente un rilancio, rinuncia a favore del giocatore successivo al suo diritto di proporre la posta del gioco. 2. Nella linguistica di F concreta che ne risulta; si contrappone alla langue, che è invece la lingua, il linguaggio come istituzione, ...
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participio
particìpio s. m. [dal lat. participium, traduz. del gr. μετοχικόν «partecipante»]. – Modo nominale del verbo, così chiamato dai grammatici greci perché partecipe, da un lato, della categoria [...] classiche in cui il duplice valore, nominale e verbale, del participio è vivo e funzionante, in italiano (e nelle lingue moderne in genere) il valore verbale si è quasi completamente perduto, mentre prevale il valore nominale con l’uso in funzione ...
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stocavo
stòcavo agg. [adattam. del serbocr. štokavski]. – In linguistica, dialetti s., i dialetti del serbo e del croato nei quali il pronome interrogativo neutro «che cosa?» è što: sono i più importanti [...] perché su di essi si fonda la lingua letteraria. V. anche caicavo e ciacavo. ...
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secentismo
(meno com. seicentismo) s. m. [der. di se(i)cento]. – 1. Termine con cui si indica il gusto prevalente nella produzione artistica e letteraria del Seicento in Europa, caratterizzato dalla [...] metafisica in Inghilterra). 2. Parola, forma linguistica, locuzione o costruzione sintattica introdotte e diffuse nella lingua, soprattutto letteraria, del Seicento, in quanto appartengono al gusto che in quel secolo prevalse in Italia e nel resto d ...
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pseudoanglicismo
s . m. Parola o espressione che contiene elementi inglesi o che sembrano inglesi ma in realtà nella lingua inglese non esistono; si dice anche di parola o locuzione esistente in inglese [...] più stato rimpiazzato da jogging anche nella nostra lingua. (Valeria Palumbo, Corriere della sera.it, 12 settembre 2017, Scuola) • Con queste premesse, non è del tutto chiaro perché in Italia si sia scelto di chiamare election day qualsiasi giornata ...
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(m.: e capovolto; e rovesciata) loc. s.le f. Altra denominazione, non tecnica, dello schwa. ♦ [tit.] Un comune emiliano ha adottato lo "schwa" (e / rovesciata) per essere più inclusivo. (Elle.com, 15 aprile [...] • Il simbolo schwa, o e capovolta (ə), sta entrando sempre di più nell’uso comune e si trova spesso al centro del dibattito su come rendere l’italiano una lingua ancora più inclusiva. (Money.it, 18 febbraio 2022, Tecnologia).
Composto dal grafema e s ...
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fono-
fòno- e -fono [dal gr. ϕωνή «suono»; in composti -ϕωνος]. – Primo e secondo elemento di parole composte formate modernamente (come fonografo, fonologia; telefono, megafono, ecc.), in cui significa [...] secondo elemento è atono. Sul modello del gr. βαρβαρόϕωνος «che parla una lingua straniera», compare anche in agg. quali questo Vocabolario), riferiti a popolazione o gruppi «che parlano la lingua italiana, francese, inglese, araba, berbera, ecc.» (e ...
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greco
grèco agg. e s. m. [dal lat. Graecus, gr. Γραικός] (pl. m. -ci; dei vini e dei vènti anche -chi). – 1. agg. Della Grecia, come regione geografica, comprendente all’incirca la parte meridionale [...] la rivoluzione g. del 1821; lingua greca (ma, volendo distinguere la moderna dall’antica, lingua neogreca o neoellenica Calabria), di alta gradazione alcolica, che con l’invecchiamento si fa corposo, rotondo e vellutato, con forte profumo di arancio ...
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punico
pùnico agg. e s. m. [dal lat. Punĭcus, agg. di Poeni «Cartaginesi»; cfr. gr. Φοίνικες «Fenici»] (pl. m. -ci). – Che si riferisce alla cultura sviluppatasi nelle colonie fenicie del Mediterraneo [...] ., melagrana (così detta dai Latini, malum Punicum, prob. in quanto proveniente dall’Africa): Scrissi i miei versi in su le poma puniche ... (Sannazzaro). Lingua p. o, come s. m., il punico, lingua semitica di origine fenicia parlata dai Cartaginesi. ...
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punta1
punta1 s. f. [lat. tardo pŭncta «colpo dato con un oggetto appuntito», der. di pungĕre «pungere», part. pass. punctus]. – 1. a. ant. Ferita, colpo inferto con un’arma bianca acuminata: Poscia [...] estremità di una cosa, non necessariamente aguzza: la p. del naso, della lingua, del dito; la p. dei piedi, delle scarpe; manovra di p. rovesciata se le due linee muovono dagli angoli del capo e si riuniscono al centro dello scudo). P. dello scudo, ...
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(catalano Catalunya, sp. Cataluña) Comunità autonoma della Spagna (32.091 km2, con 7.210.508 ab. nel 2007), la seconda per popolazione, dopo l’Andalusia; capoluogo Barcellona. Occupa la parte nord-orientale della Penisola Iberica e comprende...
Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega all’Europa centrale (da O a E: Francia,...