maschile
agg. [der. di maschio]. – 1. a. Di maschio, di uomo, che è caratteristico dell’uomo o riguarda soltanto gli uomini, cioè i maschi: abbigliamento m., abiti, indumenti m., moda m., eleganza maschile; [...] se prevalentemente i nomi degli esseri maschili si trovano in essa (come, per es., avviene nella lingua italiana). b. Nella metrica classica, cesura m., quella che nell’esametro cade dopo il tempo forte del terzo metro, detta anche cesura pentemimera ...
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circumvallato
agg. [part. pass. di circumvallare, variante di circonvallare]. – In anatomia, papille c. (o circonvallate), le papille che si osservano sulla base della lingua, dove si dispongono in forma [...] di V ad apice posteriore; sono larghe da 1 a 2 mm, in numero da 7 a 11, e contengono i calici gustativi, organi del gusto. ...
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uma
s. f. [lat. scient. Uma, prob. da una voce aymará (linguadel ceppo linguistico andino affine al quechua) che significa «testa, elmetto»], invar. – Genere di rettili iguanidi di cui fanno parte specie [...] di piccole squame sulle dita delle zampe posteriori, che impedisce lo sprofondamento; quando la temperatura è troppo elevata si infossano nella sabbia, protetti da valvole auricolari e nasali che impediscono l’entrata della sabbia nei canali auditivi ...
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a-1
a-1 (davanti a vocale ad-) [lat. ad-]. – Prefisso di verbi composti, derivati dal latino o formati in epoca posteriore; produce il raddoppiamento della consonante iniziale scempia del secondo componente [...] »), e di qui il valore intensivo (lat. implere - adimplere, it. adempire, che anticam. significò «empire interamente»). Nella lingua ital. si è particolarmente sviluppata la funzione derivativa, da aggettivi, sostantivi o da altri verbi, e con questa ...
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gotico
gòtico agg. e s. m. [dal lat. tardo Gothĭcus] (pl. m. -ci). – 1. Dei Goti, antica popolazione germanica (v. goto): lingua g. (o gotico s. m.), lingua appartenente al ramo orientale del gruppo [...] Francia settentr. e nell’Inghilterra merid. all’inizio del sec. 12°, si diffuse gradatamente in tutta l’Europa, sostituendo nell’ ): ma questo è g., non si capisce una parola!; anche con funzione avv., di lingua o pronuncia scorretta: parlare gotico. ...
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parlare2
parlare2 v. intr. [lat. mediev. parabolare, *paraulare, der. di parabŏla (v. parola)] (aus. avere). – 1. a. Pronunciare suoni articolati, dire delle parole: il bambino comincia già a p., ha [...] voce nasale. 2. a. Esprimere, per mezzo del linguaggio articolato, pensieri e sentimenti: il bambino dice si è sempre parlato l’italiano; che dialetto si parla a Piacenza?; anche al passivo: l’inglese è una delle lingue più parlate nel mondo; lingua ...
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parlato1
parlato1 agg. e s. m. [part. pass. del v. parlare]. – 1. agg. a. Che è parlato, che appartiene all’espressione orale; solo nelle espressioni la lingua p., il linguaggio p. (spesso sostantivato, [...] lingua, e sim., con cui si indica l’aspetto della lingua (con riguardo alla morfologia, alla sintassi, al lessico) come si presenta nell’uso vivo e quotidiano, in contrapp. alla lingua p., denominazione, dal 1929 al 1935, del giornale radio. 2. s. m. ...
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agglutinazione
agglutinazióne s. f. [dal lat. tardo agglutinatio -onis]. – Atto dell’agglutinarsi, del congiungersi e consolidarsi insieme; con sign. specifici in medicina e in linguistica: 1. In medicina, [...] , ecc.: così, in ungherese, da haz «casa» si ha haz-ak «le case», haz-ban «nella casa», haz-ak-ban «nelle case». Nelle lingue romanze, un fenomeno di agglutinazione è, per es., la formazione del futuro (amerò deriva da amare habeo, scriveremo da ...
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s, S
(èsse) s. f. o m. – Diciottesima lettera dell’alfabeto latino; della sua forma originaria nella scrittura si hanno scarse notizie per la fase anteriore al greco, non sapendosi con certezza quale [...] per iscritto, uso che oggi è quasi del tutto scomparso sia nella lingua scritta sia in quella parlata; per le non mi pare strano. La pronuncia sorda o sonora della s italiana si può ridurre soltanto in parte sotto regole precise. Lasciando da parte ...
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costruzione
costruzióne (ant. construzióne) s. f. [dal lat. constructio -onis, der. di construĕre «costruire», part. pass. constructus]. – 1. a. L’operazione del costruire: c. d’una casa, d’un ponte, [...] di una proposizione, di un periodo, disporne gli elementi nell’ordine che si ritiene normale (per lo più per facilitare l’analisi logica); così, alle lingue classiche (costruzione dell’accusativo con l’infinito, dell’ablativo assoluto, del gerundivo, ...
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(catalano Catalunya, sp. Cataluña) Comunità autonoma della Spagna (32.091 km2, con 7.210.508 ab. nel 2007), la seconda per popolazione, dopo l’Andalusia; capoluogo Barcellona. Occupa la parte nord-orientale della Penisola Iberica e comprende...
Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega all’Europa centrale (da O a E: Francia,...