contatto1
contatto¹ s. m. [dal lat. contactus -us, der. di contingĕre «toccare», part. pass. contactus]. – 1. Il toccare, il toccarsi: il c. della sua mano mi dava forza; evitare il c. col malato; stare, [...] velocità per lo più maggiore di quella che si avrebbe in assenza del catalizzatore; quest’azione è largamente sfruttata nell’ , sintattico, lessicale) tra sistemi linguistici diversi, sia lingue sia dialetti, che in qualche modo vengano a trovarsi ...
Leggi Tutto
c, C
(ci, ant. o region. ce ‹čé›) s. f. o m. – Terza lettera dell’alfabeto latino, derivata dal Γ (gamma) greco. Inizialmente rappresentò la consonante occlusiva velare sonora ‹ġ› d’accordo con l’uso [...] (scimmia, scena) e del trigramma sci davanti alle vocali a, o, u (lasciare, sciocco, asciutto), in cui rappresenta il fonema fricativo palatoalveolare (o spirante prepalatale) ‹š›, che si articola avvicinando il dorso della lingua al palato anteriore ...
Leggi Tutto
originale
agg. e s. m. [dal lat. tardo originalis, der. di origo -gĭnis «origine»]. – 1. agg. a. ant. Originario: i cittadini o. di Firenze; usanze o. di un luogo, proprie di esso, non importate, non [...] un’opera, un poeta nel testo o., o nella lingua o., nella lingua in cui l’opera è stata scritta, non in un prodotto non è un’imitazione, ma è veramente dell’autore o del luogo a cui si attribuisce: è uno Stradivario o.; stoffa o. inglese; cristallo o. ...
Leggi Tutto
volgare1
volgare1 (ant. vulgare) agg. [dal lat. vulgaris, der. di vulgus «volgo»]. – 1. non com. Del volgo, degli strati socialmente, culturalmente ed economicamente inferiori della popolazione: usi, [...] romanzi, e la cui storia comincia quando (intorno alla metà del sec. 2° a. C.) nasce un’opposizione tra lingua scritta e lingua parlata, mentre la maggior parte delle sue caratteristiche si fissano nell’ultima età repubblicana e agli inizî dell’età ...
Leggi Tutto
ricostruire
ricostrüire v. tr. [comp. di ri- e costruire; cfr. lat. tardo reconstruĕre] (coniug. come costruire). – 1. Costruire di nuovo: il teatro distrutto dall’incendio fu ricostruito l’anno seguente; [...] spec. fig., con l’idea del riordinamento, del miglioramento: r. un periodo mal ipotesi intorno a quelle che non si sanno: il giudice con i pochi documentata, in base alla comparazione delle lingue e delle forme geneticamente affini documentate ...
Leggi Tutto
alveolare
agg. [der. di alveolo, sul modello del fr. alvéolaire]. – 1. a. Che ha struttura ad alveoli, soprattutto in anatomia e in botanica: tessuto a., ghiandola a.; teoria della struttura a. del protoplasma. [...] denti. 2. In fonetica, che concerne gli alveoli dentari: articolazione a., quella in cui la punta o la corona della linguasi avvicina o si appoggia all’arcata degli alveoli degli incisivi superiori, come per la pronuncia italiana di l, n, r, s, ∫, z ...
Leggi Tutto
metafora
metàfora s. f. [dal lat. metaphŏra, gr. μεταϕορά, propr. «trasferimento», der. di μεταϕέρω «trasferire»]. – 1. Processo linguistico espressivo, e figura della retorica tradizionale, basato su [...] il braccio di una lampada, la gamba del tavolino, oppure nel sost. testa, dove delle forze più attive nella lingua, come mezzo di arricchimento, non tropo o traslato; nella retorica tradizionale, si usa talora l’espressione metafora continuata per ...
Leggi Tutto
suite
〈sü̯ìt〉 s. f., fr. [propr., part. pass. femm. di suivre «seguire»]. – 1. Séguito, l’insieme delle persone che accompagnano un personaggio, o, in senso più ampio, successione di varî elementi analoghi [...] più o meno idealizzata, nella quale tuttavia si trovano spesso anche pezzi non di danza giunge come schema ufficiale fino alla metà del sec. 18°; pezzi ad libitum sono . 3. Con sign. sviluppatosi nella lingua ingl., appartamento formato di due o ...
Leggi Tutto
metalinguistico
metalinguìstico agg. [comp. di meta- e linguistico; nel sign. 1, der. di metalingua] (pl. m. -ci). – 1. Appartenente o relativo alla metalingua, ossia al metalinguaggio (nel sign. 1 di [...] la descrizione del linguaggio stesso. 2. Che va oltre l’ambito della struttura e della storia della lingua; si dice di dimostrazione per assurdo’, come per comodo e per convenzione si fa nella matematica e oggi nella fisica per spiegare ...
Leggi Tutto
pronuncia
pronùncia (o pronùnzia) s. f. [der. di pronunciare (o pronunziare)] (pl. -ce, e rispettivam. -zie). – 1. a. Il fatto e il modo di realizzare i suoni o di leggere le lettere di una lingua, o [...] . c. Impostazione particolare del modo di parlare, sia come fatto fisiologico sia in rapporto a un uso che si considera come corretto: p chi parla una lingua straniera); avere dei difetti di pronuncia. 2. Nel linguaggio giur., decisione del giudice: p ...
Leggi Tutto
(catalano Catalunya, sp. Cataluña) Comunità autonoma della Spagna (32.091 km2, con 7.210.508 ab. nel 2007), la seconda per popolazione, dopo l’Andalusia; capoluogo Barcellona. Occupa la parte nord-orientale della Penisola Iberica e comprende...
Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega all’Europa centrale (da O a E: Francia,...