speciale
(ant. speziale) agg. [dal lat. specialis, der. di species «specie»]. – 1. Che concerne la specie, sempre con riferimento a ciò che distingue la specie dal genere (come contrario di generale [...] Languages for Special Purposes «lingue per scopi speciali») con cui si indicano le varietà di una lingua usate da gruppi particolari di avvenimenti d’interesse generale o di fatti del giorno, o sottotitolo di supplementi settimanali di quotidiani ...
Leggi Tutto
rustico
rùstico agg. e s. m. [dal lat. rustĭcus, der. di rus «campagna»] (pl. m. -ci). – 1. agg. Di campagna, campagnolo: le r. zampogne (T. Tasso); casa r., fondo r.; chiesetta r.; lingua r., non com., [...] que’ componimenti e quelle stanze in lingua r. fiorentina e toscana, che cerimonia r., semplice, alla buona, come si usa in campagna. Riferito a oggetti lavorati 5 c): diede un’occhiata anche alla facciata del duomo, rustica allora in gran parte e ben ...
Leggi Tutto
dizionario
dizionàrio s. m. [dal lat. mediev. dictionarium, der. di dictio -onis «dizione»]. – 1. Raccolta delle parole di una determinata lingua, con esclusione (o con indicazione soltanto sommaria, [...] dantesco) o di un dialetto. La definizione del significato può aver luogo nella lingua stessa di cui il dizionario raccoglie le parole, o mediante traduzione in un’altra lingua: nel secondo caso si hanno d. bilingui (latino-italiano, inglese-tedesco ...
Leggi Tutto
americanismo
s. m. [der. di americano]. – 1. Con riferimento ad americano nel sign. più esteso: a. Parola o locuzione propria di una delle lingue parlate nel continente americano, che sia usata nella [...] varî (amaca, piroga, ecc.). b. Termine peculiare alla lingua inglese che si parla negli Stati Uniti, o allo spagnolo dell’America centro- interamericanismo). 4. Nella storia del cattolicesimo, movimento religioso del sec. 19°, caratterizzato dall’ ...
Leggi Tutto
parafrasi
paràfraṡi (ant. paràfraṡe) s. f. [dal lat. paraphrăsis, gr. παράϕρασις, der. di παραϕράζω «dire con altre parole»]. – 1. Esposizione con parole proprie, con una costruzione più semplice e chiara [...] , e spesso con sviluppi e amplificazioni, di un testo, spec. letterario (anche traducendo in altra lingua): fare la p. di un sonetto, di un salmo, di un articolo del codice; p. dell’«Ars poetica» di Orazio. Per estens., scritto o discorso che espone ...
Leggi Tutto
suspense
〈sëspèns〉 s. ingl. [dal lat. suspensum, part. pass. neutro di suspendĕre «sospendere», attrav. il fr. en suspens «in sospeso»], usato in ital. al femm. – Stato di apprensione e di ansiosa attesa [...] con cui si segue l’evolversi di situazioni, soprattutto di opere narrative, teatrali, cinematografiche e televisive, estens.: attendevo inquieto e non senza s. la chiamata del direttore. La parola si sente usata in ital. (ma sempre più raramente) ...
Leggi Tutto
hinglish
s. m. inv. L’inglese modificato e semplificato dal contatto con la lingua e la cultura hindi. ◆ William Dalrymple […] è un autore inglese il cui luogo prediletto è l’India. […] Tra sagaci ritratti [...] l’«hinglish», versione bizzarra della lingua di Shakespeare, scopriamo drammi e funghi in tutto il mondo: si va dall’«Englog», l’inglese che si parla nelle Filippine, al « considerata la più agguerrita autrice popolare del suo Paese, Shobhaa De’, ...
Leggi Tutto
fissilingue
fissilìngue agg. [comp. di fissi- e lingua]. – In zoologia, di animale dalla lingua lunga e divisa. Come termine di classificazione, al plur., i fissilingui costituiscono una sezione di rettili [...] del sottordine lacertilî, che si fonda sulla caratteristica lingua lunga, protrattile e fortemente divisa all’apice, propria dei varani, delle lucertole e degli elodermi. ...
Leggi Tutto
anglocrazia
s. f. Posizione di predominio della lingua inglese in ambito internazionale. ◆ E se succedesse davvero? Se ci svegliassimo una mattina e scoprissimo che l’inglese è diventato la lingua unica [...] testa. E allora, via all’americano come lingua ufficiale, seguendo l’anglocrazia dominante. (Dario grandi tabù su cui si basa, o meglio si basava, la coesistenza pacifica anglocrazia della più grande sala stampa del mondo. (Andrea Bonanni, Corriere ...
Leggi Tutto
anafonesi
anafonèṡi s. f. [comp. di ana- e gr. ϕώνησις «pronuncia»]. – Fenomeno fonetico caratteristico in origine del solo fiorentino e toscano occidentale (trasmesso quindi alla lingua letteraria ed [...] tuttora a quasi tutti gli altri), per cui le vocali toniche é e ó – esiti normali del latino classico ĭ o ē e rispettivamente ŭ o ō – si mutano nelle vocali più alte, ì e rispettivamente ù, quando siano seguite da determinate consonanti: alle ...
Leggi Tutto
(catalano Catalunya, sp. Cataluña) Comunità autonoma della Spagna (32.091 km2, con 7.210.508 ab. nel 2007), la seconda per popolazione, dopo l’Andalusia; capoluogo Barcellona. Occupa la parte nord-orientale della Penisola Iberica e comprende...
Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega all’Europa centrale (da O a E: Francia,...