grammatica
grammàtica (ant. gramàtica) s. f. [dal lat. grammatĭca, gr. γραμματική (τέχνη), dall’agg. γραμματικός: v. grammatico]. – 1. a. Il complesso delle norme che costituiscono il particolare modo [...] g. storica o diacronica, studio del successivo svolgersi nel tempo del sistema grammaticale di una lingua o di un dialetto; g. comparata e di nozioni letterarie; e ancora nel secolo 19° si dava il nome di grammatica al corso di studî corrispondenti ...
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grammelot
‹gramelò› s. m. [voce pseudo-fr., prob. tratta dal fr. grommeler «borbottare, mormorare fra i denti»]. – Termine del gergo teatrale indicante una forma di gioco verbale in cui si esibiscono [...] attori dotati di particolare scioltezza di lingua e capacità imitativa: consiste nell’evocare, con un apparente discorso che si snoda in una rapida e disinvolta successione di suoni per lo più non corrispondenti a parole reali – e con un abile uso ...
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inglese
inglése (ant. o pop. tosc. inghilése) agg. e s. m. e f. [adattam. del fr. ant. angleis, che è dall’anglosassone anglisc; cfr. lat. Angli «Angli»]. – 1. a. Dell’Inghilterra, sia in senso stretto, [...] l’i.; parlare l’i. (e, avverbialmente, parlare inglese); l’i. del re (calco dell’ingl. king’s English), la varietà più corretta e più nobile della lingua inglese, e particolarm. della pronuncia, considerata come modello da quanti parlano questa ...
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sanscrito
sànscrito agg. e s. m. [dal sanscr. saṃskṛta- propr. «perfetto, elaborato (grammaticalmente)», cfr. saṃskāra-, «sistemazione, regola (grammaticale)», comp. di sam- «con» e kar- «fare»]. – Denominazione [...] si ricostruisce dai documenti epigrafici, il sanscrito si dal mongolo e da lingue europee). In partic., s. classico, quello in cui si riflette l’attività dei grammatici deva-nāgarī), usata per le maggiori lingue moderne dell’India e anche in Occidente ...
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Europanto
s. m. inv. Lingua ibrida ottenuta dall’incrocio di elementi delle diverse lingue europee. ◆ Che cosa può fare, cioè, Diego Marani, traduttore principale e revisore presso il Consiglio dei ministri [...] esperanto è sempre aperto: si va da chi è possibilista con alcune riserve, come lo storico della lingua Tullio De Mauro, a chi è più scettico e lo vede come un sogno ormai tramontato, come lo scrittore Diego Marani, capo del ...
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lessicale
agg. [der. di lessico]. – Del lessico, che concerne il lessico (come complesso di vocaboli e locuzioni che costituiscono una lingua): unità l., ogni singolo elemento di un lessico (detto anche, [...] , francese, ecc.; tesoro l. (di una lingua); studî, ricerche, problemi, osservazioni l.; una parola in quanto considerata dal punto di vista del lessico, non della grammatica (e che rimane limiti dalla frase in cui si realizzano, in contrapp. alle ...
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lessico
lèssico s. m. [dal lat. mod. lexicon (v.)] (pl. -ci). – 1. Dizionario, vocabolario, come opera che registra alfabeticamente le parole di una lingua dando di ciascuna la spiegazione; non differisce [...] sostanzialmente nel sign. dagli altri due sinonimi, ma si usa preferibilmente per indicare vocabolarî di lingue antiche, classiche e del vicino Oriente (perché questi, fino al secolo 19°, e taluni anche oggi, erano compilati in latino e chiamati col ...
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esotismo
eṡotismo s. m. [der. di esotico, sull’esempio del fr. exotisme]. – 1. Con sign. concr., ogni elemento forestiero che appare nella letteratura o nell’arte. In linguistica, ogni elemento lessicale [...] forma originaria, o si tratti di un uso estraneo alla struttura fonetica, morfologica o sintattica della lingua d’arrivo; è romanticismo e col decadentismo, verso i paesi dell’Oriente e del Sud, vagheggiati come paesi più ricchi di sensazioni, e, in ...
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strutturalismo
s. m. [der. di strutturale]. – Teoria e metodologia affermatesi in varie scienze dal primo Novecento, fondate sul presupposto che ogni oggetto di studio costituisce una struttura, ossia [...] varie scuole e correnti che riconoscono e studiano la lingua come una struttura unitaria, i cui elementi costitutivi scienza del diritto, denominazione generica con cui ci si riferisce a differenti teorie, in genere varianti moderne del normativismo, ...
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toscano
agg. e s. m. [lat. Tuscanus, der. di Tuscus, pl. Tusci, altro nome con cui furono indicati gli Etruschi, cioè gli abitanti dell’Etruria: v. tósco e etrusco]. – 1. agg. Che appartiene o si riferisce [...] e la Corsica; la cucina t., i vini t.; la pittura t. del Duecento. Punto t., altro nome con cui era noto il punto di ricamo in buon t., in pretto t. si dice così; per l’espressione lingua t. in bocca romana, v. lingua, n. 4 d. Per estens., autori ...
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(catalano Catalunya, sp. Cataluña) Comunità autonoma della Spagna (32.091 km2, con 7.210.508 ab. nel 2007), la seconda per popolazione, dopo l’Andalusia; capoluogo Barcellona. Occupa la parte nord-orientale della Penisola Iberica e comprende...
Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega all’Europa centrale (da O a E: Francia,...