materno
matèrno agg. [dal lat. maternus, der. di mater «madre»]. – 1. a. Di madre, della madre: amore, affetto m.; carezze, cure m.; la m. benedizione; sin dall’alvo m., fin dalla nascita; sangue m.; [...] accezione specifica, eredità matroclina: v. matroclino). 2. Con significati estens.: lingua m., idioma m., propriam. la lingua che si apprende dalla madre (Fu miglior fabbro del parlar m., Dante, con riferimento al poeta provenzale Arnaldo Daniello ...
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anglicismo
anġlicismo s. m. [der. di anglico, sul modello dell’ingl. (to) anglicize e del fr. angliciser]. – Parola, locuzione o costrutto proprio della lingua inglese, importato in altra lingua, sia [...] roast beef, tramway). Anche, parola italiana o d’altra lingua impropriam. usata col sign. che la parola corrispondente ha faccia a faccia» che ha l’ingl. to confront, o si attribuisce al verbo realizzare il sign. di «comprendere, rendersi esatto ...
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sinonimo
sinònimo agg. e s. m. [dal gr. συνώνυμος (lat. tardo synony̆mos), comp. di συν- «sin-» (per esprimere identità) e ὄνομα, ὄνυμα «nome»]. – 1. Che ha un significato fondamentalmente uguale, che [...] i sinonimi delle parole di una lingua, la cui tradizione si diffonde, in Italia e in Francia , nel Settecento, per poi consolidarsi nel secolo successivo, spec. in ambito italiano, con la pubblicazione (1830-32) del ...
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avulsivo
agg. [dal fr. avulsif, der. del lat. avulsus, part. pass. di avellĕre «strappare»]. – In fonetica, articolazione a. (anche articolazione schioccante, o clic), quella di tipo ingressivo ma non [...] aderente al palato provocano una camera di rarefazione in cui penetra bruscamente l’aria non appena le labbra si aprono o la linguasi allontana dal palato; serve in genere a produrre suoni interiettivi e d’incitamento (per es., per il cavallo), e ...
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generativo
agg. [dal lat. tardo generativus]. – 1. Atto a generare, che genera (anche nei sign. estens. del verbo), che concerne la generazione: l’atto g., la funzione g.; virtù, forza, potenza g., dell’uomo, [...] statunitense N. Chomsky (1928), che (sul presupposto della lingua come «competenza») concepisce la grammatica come descrizione di un su un insieme finito di regole in base alle quali si può generare, nel sistema linguistico esaminato, un numero ...
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situazionale
agg. [der. di situazione]. – Della situazione, di una situazione: elementi, fattori s.; contesto s., in linguistica, l’insieme delle condizioni psicologiche, sociali e culturali che determinano [...] un luogo determinati; metodo s., metodo d’insegnamento, spec. di una lingua straniera, che si basa non su una presentazione grammaticale, ma sull’addestramento del discente ai varî usi linguistici nelle varie situazioni comunicative della vita reale. ...
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stratificazione
stratificazióne s. f. [der. di stratificare]. – 1. L’azione, l’operazione di stratificare e, più comunem., il fatto di stratificarsi e l’effetto; disposizione a strati, e in senso concr. [...] ). Le biocenosi edafiche si differenziano in profondità in rapporto alle caratteristiche del suolo. Negli ambienti ecc.). c. In linguistica, il sovrapporsi diacronicamente in una lingua di elementi linguistici di diversa origine, o la presenza ...
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vipera
vìpera s. f. [lat. vīpĕra, prob. da *vivipĕra = vivipăra (per la -ĕ- al posto di -ă-, cfr. puerpera) «che partorisce i nati vivi», secondo una credenza accolta anche da Plinio]. – 1. a. Genere [...] berus). V. soffiante, nome comune del serpente Bitis arietans, della famiglia viperidi razza di vipere; ha una lingua di v.; era arrabbiato come una , insegna della famiglia dei Visconti: Non le farà sì bella sepultura La v. che Melanesi accampa, Com ...
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toscanita
toscanità s. f. [der. di toscano]. – L’essere toscano, soprattutto con riferimento all’uso linguistico, per indicare l’aderenza maggiore o minore ai modi del parlare toscano: uno scrittore [...] di elegante e sorvegliata t.; l’eccessiva e insistita t. della sua prosa mi dà noia; nel Cinquecento si disputò a lungo sulla fiorentinità o toscanità o italianità della lingua. ...
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diacronico
diacrònico agg. [der. di diacronia] (pl. m. -ci). – Che riguarda la diacronia, o è fondato sulla diacronia: sviluppo d., di una lingua, di un dialetto, o più in partic. di un elemento fonetico, [...] e gli elementi linguistici nel loro succedersi e trasformarsi nel corso del tempo, in contrapp. alla linguistica sincronica che studia una lingua nell’aspetto con cui essa si presenta in un determinato momento, attuale o passato, della sua storia ...
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(catalano Catalunya, sp. Cataluña) Comunità autonoma della Spagna (32.091 km2, con 7.210.508 ab. nel 2007), la seconda per popolazione, dopo l’Andalusia; capoluogo Barcellona. Occupa la parte nord-orientale della Penisola Iberica e comprende...
Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega all’Europa centrale (da O a E: Francia,...