letterario
letteràrio agg. [dal lat. litterarius, der. di littĕra «lettera»]. – 1. a. Di opera dell’ingegno che appartiene alla letteratura (in contrapp. a opere d’altro genere, tecniche, didattiche, [...] l. e artistica, denominazione comune del diritto d’autore nel suo aspetto patrimoniale lingua scritta ma non si userebbero nella conversazione, nemmeno tra persone colte. Analogam., nella linguistica descrittiva si definisce letteraria la lingua ...
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neerlandese
neerlandése (meno com. nederlandése) agg. e s. m. e f. [dal fr. néerlandais, der. di Néerland, che è un adattamento di Nederland (propr. «paese basso»), nome oland. dell’Olanda]. – Sinon. [...] ufficiale e letteraria (oggi si tende infatti a parlare di letteratura neerlandese per tutte le opere scritte in questa lingua, a prescindere dalla nazionalità dei loro autori). Una versione semplificata del neerlandese è l’afrikaans, parlato dai ...
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meroitico
meroìtico agg. (pl. m. -ci). – Di Mèroe (lat. Meroe, gr. Μερόη), antica città della Nubia, sul Nilo, nell’Africa nord-orientale: iscrizioni m.; le piramidi m.; lingua m. (o, come sost., il [...] meroitico), linguadel gruppo cuscitico, l’unica di cui si abbiano testimonianze antiche. Come s. m. (f. -a), abitante di Meroe. ...
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intensivo
agg. [dal lat. mediev. intensivus, der. di intendĕre, part. pass. intensus (v. intenso)]. – In genere, che conferisce o accresce intensità, o che ha carattere d’intensità, che è fatto cioè [...] del centro abitato in cui il piano regolatore prevede tale tipo di costruzioni. 2. In medicina, terapia i., la terapia cui vengono sottoposti pazienti che si ’essi chiamati intensivi; con riferimento alla lingua latina, sono detti intensivi anche i ...
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tradurre
v. tr. [dal lat. traducĕre «trasportare, trasferire» (comp. di trans «oltre» e ducĕre «portare»), rifatto sull’analogia di condurre e sim.; il sign. 2 a, più che un latinismo, è un calco burocr. [...] del fr. traduir] (io traduco, tu traduci, ecc.; pass. rem. tradussi, traducésti, ecc.; part. pass. tradótto). – 1. a. Volgere in un’altra lingua, diversa da per rendere più efficacemente il testo nella lingua in cui si traduce; t. a senso, cercando di ...
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mannese
mannése agg. e s. m. e f. – Che appartiene o si riferisce all’isola di Man, una delle isole dell’arcipelago britannico nel mare dell’Irlanda: popolazioni m.; lingua m. (o il mannese, s. m.), [...] linguadel gruppo celtico parlata nell’isola di Man. Come s. m. e f., abitante o nativo dell’isola di Man. ...
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diglossia
diglossìa s. f. [comp. di di-2 e del gr. γλῶσσα «lingua»; per il sign. 1, cfr. il gr. mod. διγλωσσία, der. di δίγλωσσος «bilingue»]. – 1. In linguistica, coesistenza, in una stessa comunità [...] sistemi linguistici, di cui uno è dotato di prestigio ed è di solito l’unico usato come lingua scritta, e l’altro è considerato inferiore (si distingue perciò dal bilinguismo, che indica la coesistenza di due sistemi ben distinti e di pari prestigio ...
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intersemiotico
agg. Relativo al passaggio tra sistemi di rappresentazione e di segni diversi, allo scambio tra linguaggi e forme espressive diverse. ◆ Quando si analizzi una traduzione vera e propria, [...] il fatto stesso che tenta di ridire in un’altra lingua. Ma si parla anche di traduzioni dette intersemiotiche, come la trasposizione Grittani, Repubblica, 1° marzo 2007, Bari, p. IX).
Derivato dall’agg. semiotico con l’aggiunta del prefisso inter-. ...
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linguista
s. m. e f. [der. di lingua, sull’esempio del fr. linguiste] (pl. m. -i). – 1. Chi si dedica allo studio delle lingue (o anche soltanto, o in modo specifico, della propria lingua), soprattutto [...] da un punto di vista teorico, sistematico e storico; studioso di linguistica (in questo sign., è oggi sinon. più com. di glottologo). 2. ant. Cultore della lingua italiana, purista, linguaiolo. ...
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reazione
reazióne s. f. [der. di reagire, secondo il modello del rapporto agire-azione]. – Azione che si oppone ad altra azione. Da questo sign. centrale e generale si articolano i varî sign. che la [...] su un corpo da un vincolo cui esso è soggetto. Per estens. del sign. che il termine ha in chimica, r. nucleare, trasformazione naturale . etnica, ogni trasformazione motivata, in una lingua che si è recentemente affermata in una collettività, dal ...
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(catalano Catalunya, sp. Cataluña) Comunità autonoma della Spagna (32.091 km2, con 7.210.508 ab. nel 2007), la seconda per popolazione, dopo l’Andalusia; capoluogo Barcellona. Occupa la parte nord-orientale della Penisola Iberica e comprende...
Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega all’Europa centrale (da O a E: Francia,...