suonare
(ant. o region. sonare) v. intr. e tr. [lat. sŏnare, der. di sŏnus «suono»] (io suòno, ecc.; fuori d’accento, sono in uso sia le forme con -o- sia quelle con -uo-, che sono ormai le più comuni). [...] che più non odo La tua voce sonar ...? (Leopardi); con usi estens.: Del bel paese là dove ’l sì suona (Dante), dove risuona, dove si sente parlare la linguadelsì, cioè la lingua italiana; sembragli udir da tutti i labbri Sonar le glorie sue (Parini ...
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ispanismo
s. m. [der. del lat. Hispania «Spagna»]. – Idiotismo spagnolo, cioè parola o locuzione o costrutto proprî della lingua spagnola, in quanto siano usati in una lingua diversa. Si dice anche spagnolismo. ...
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x, X
(ics) s. f. o m. – Ventitreesima lettera dell’alfabeto latino (usata solo in latinismi, grecismi e altri prestiti non interamente adattati): corrisponde come forma alla lettera greca X (chi), che [...] grecismi, e sono comuni anche alla lingua italiana e alla lettura italiana del latino. In parole che non siano (es. xeres, ximeniano), e nell’area stessa della lingua spagnola si danno casi di oscillazione nella pronuncia di nomi proprî come ...
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palatogramma
s. m. [comp. di palato2 e -gramma] (pl. -i). – In fonetica sperimentale, grafico rappresentante la volta del palato e il modo in cui la lingua vi si appoggia nell’articolare un determinato [...] suono; si ottiene applicando alla volta del palato di un soggetto un palato artificiale che, nella parte concava, riceve e serba l’impronta della lingua nell’atto di una data articolazione. ...
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balbettare
v. intr. e tr. [der. del lat. tardo (e ital. ant.) balbare, che aveva lo stesso sign.] (io balbétto, ecc.). – 1. intr. (aus. avere) Articolare male le sillabe, parlare a tratti e con frequenti [...] è riuscito a vincere la balbuzie, e non balbetta più; durante l’esame si è emozionato e ha cominciato a b.; Demostene balbettava e si seppe correggere; meno com., attribuito alla lingua: costei, alla quale in niuno atto moriva la parola tra’ denti né ...
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traduzione
traduzióne s. f. [dal lat. traductio -onis, che aveva fondamentalmente il sign. di «trasferimento»: v. tradurre]. – 1. a. L’azione, l’operazione e l’attività di tradurre da una lingua in un’altra [...] è prescritta la versione nella linguadel luogo (se formulati in lingua straniera) per opera di un è stato tradotto: una t. letterale, libera, a senso; una t. fedele o infedele (si usa dire che una t. è brutta e fedele oppure bella e infedele); t. in ...
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colonialismo
s. m. [der. di coloniale]. – 1. Fase moderna della colonizzazione, dal sec. 15° ai nostri giorni: età del c.; evoluzione del colonialismo. In passato il termine è stato usato anche come [...] (caso che si verifica, per es., per l’Europa, e in partic. per l’Italia, nei riguardi degli Stati Uniti d’America). 4. non com. Vocabolo o espressione d’origine coloniale, entrati a far parte del lessico della linguadel paese colonizzatore ...
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standard
stàndard s. m. [dall’ingl. standard 〈stä′ndëd〉, che è dal fr. ant. estendart «stendardo»]. – 1. Livello, grado, tenore normale: lo s. di vita di un paese, di una famiglia; s. culturale, professionale [...] linguistica, livello s. di lingua, o lingua s., il modello di lingua che si considera normale, e quindi generalmente l’esistenza dei bosoni intermedî. Per modello solare s., o modello s. del Sole, v. sole (n. 1 a). e. In logica matematica, modello ...
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snodare
v. tr. [der. di nodo, col pref. s- (nel sign. 3), in opposizione a annodare] (io snòdo, ecc.). – 1. Sciogliere, liberare dal nodo o dai nodi: s. una fune, una corda, un nastro; anche intr. pron.: [...] due siepi di lentisco (Jovine); il fiume si snoda nell’ampia pianura. 3. fig. a. Sciogliere, rendere sciolto e spedito, quasi esclusivam. nella locuz. s. la lingua, con due accezioni diverse (a seconda del soggetto che snoda): lui non vuole parlare ...
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semiologia
semiologìa (meno com. semeiologìa) s. f. [comp. del gr. σημεῖον «segno» e -logia]. – In senso proprio e generico, studio dei segni. Con accezioni specifiche: 1. Scienza dei segni (linguistici [...] studî di semiologia, di tradizione saussuriana e per lo più in lingua francese, si sono occupati prevalentemente del funzionamento di sistemi di segni intenzionali e artificiali (le lingue storico-naturali, i segnali stradali, i segnali marittimi, l ...
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(catalano Catalunya, sp. Cataluña) Comunità autonoma della Spagna (32.091 km2, con 7.210.508 ab. nel 2007), la seconda per popolazione, dopo l’Andalusia; capoluogo Barcellona. Occupa la parte nord-orientale della Penisola Iberica e comprende...
Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega all’Europa centrale (da O a E: Francia,...