scintilla
s. f. [lat. scintilla]. – 1. a. Particella minutissima incandescente che si distacca dalla selce o da altre pietre o metalli percossi o sfregati con energia, e che si spegne rapidamente: accendere [...] aria, si presenta come una linea brillante, spesso tortuosa, di colore luce, bagliore: il mare, sotto i raggi del sole, mandava scintille d’oro; e, in parte di qualche cosa: una sc. di fede; nel suo cuore non c’era nemmeno una sc. di bontà; non hai ...
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stellato1
stellato1 agg. e s. m. [dal lat. stellatus, part. pass. di stellare «ornare di stelle»; in alcune accezioni, der. di stella «stella1»]. – 1. agg. a. Pieno di stelle: una notte s., senza nubi, [...] parte più esterna del midollo giallastro, e che nel loro insieme formano il sistema stellato; cuore s., difetto e in partic. nei sistemi trifase, tensione s., quella tra un punto della linea e il centro stella (v. stella1, n. 5: collegamento a s.), ...
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incisura
inciṡura s. f. [dal lat. incisura, der. di incīdĕre «incidere2»]. – Nel linguaggio scient., incisione, intaglio, stretta fessura o solco. In partic., in anatomia descrittiva, depressione di [...] dal cuore sulla faccia mediastinica del polmone sinistro; i. polmonare, sinon. di scissura polmonare; incisure del cervelletto, i due solchi (i. superiore e i. posteriore) della circonferenza del cervelletto che separano, sulla linea ...
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salvare
v. tr. [lat. tardo salvare, der. di salvus «salvo»]. – 1. a. Mettere in salvo, sottrarre a un pericolo, liberare da un danno grave e il più delle volte sicuro; in partic., sottrarre alla morte, [...] salvi da una guerra!; col cuore pieno di angoscia perché Dio gli occhi, la vista; è rimasto ferito in varie parti del corpo ma almeno ha salvato il viso; è riuscito a s segni: s. il risultato; salvare sulla linea a portiere battuto; il portiere si è ...
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cofferatiano
s. m. e agg. Sostenitore della linea politica di Sergio Cofferati, già segretario generale della Cgil, esponente del centrosinistra e sindaco di Bologna; di Sergio Cofferati. ◆ l’esito del [...] colpo inferto al cuore dell’Ulivo. (Tempo, 12 luglio 2002, p. 2, Primo piano) • L’idea del partito «padano» è criminalità, non certo per la sua proposta federalista». I cofferatiani del Pd sono invece intenzionati a portare il progetto a compimento. ...
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mirare
v. tr. e intr. [lat. mīrari «meravigliarsi, ammirare» e nel lat. tardo «guardare»]. – 1. tr. a. Guardare con attenzione, con intensità, e per lo più con un particolare sentimento (ammirazione, [...] l’arma in modo che la sua linea di mira coincida col bersaglio, nel a un fagiano; m. alla testa, al petto, al cuore, alle gambe; in queste ultime frasi, anche col sign. fine indegno, disonesto; m. alla conquista del potere; m. in alto, avere mire ...
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aperto
apèrto agg. [part. pass. di aprire; lat. apĕrtus, part. pass. di aperire]. – 1. a. Non chiuso: uscio a., finestra a.; il negozio rimane a. fino all’una; sulla scrivania c’era un libro a.; restare, [...] dichiarata. b. Franco, leale, sincero: carattere a.; a cuore a., con sincerità; a viso a., senza timore o linea aperta. 5. In araldica, con varie accezioni: di torri, castelli, chiese, case, con porta dello smalto del campo; del frutto maturo del ...
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debole
débole (ant. o region. débile) agg. e s. m. [dal lat. debĭlis]. – 1. agg. a. Che manca o è scarso di forza fisica: il malato è ancora d.; mi sento molto d.; un cavallo d., che non regge alla fatica; [...] per malattia: essere d. di gambe, di petto, di stomaco, di cuore, di reni; avere la vista, l’udito d.; anche di facoltà metrica classica, la parte del piede non accentata, cioè la tesi. In tipografia, riga d., linea di composizione scarsa di misura ...
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uscire
(ant. escire) v. intr. [lat. exīre, comp. di ex «fuori» e ire «andare», raccostato a uscio] (nella coniugazione, si ha il tema usc- quando l’accento cade sulla desinenza, èsc- quando cade sul [...] uscendo dal porto, dalla baia; Come le pecorelle escon del chiuso A una, a due, a tre (Dante); analogam., uscire di formazione o di linea, di nave che, navigando di camino; in usi fig., parole che escono dal cuore; questa [= la lupa] mi porse tanto di ...
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posto2
pósto2 s. m. [lat. pŏsĭtus, part. pass. di pōnĕre «porre»: v. la voce prec.]. – 1. In senso generico, spazio o porzione di spazio disponibile per essere occupato da persone o da cose: il mondo [...] ’altro. In senso fig.: avrai sempre un p. nel mio cuore; la mamma occupa il p. più importante nei nostri affetti; trovano, sulle linee ferroviarie esercitate col sistema del blocco semiautomatico, le leve di manovra dei segnali del blocco; con altro ...
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Etimologicamente, dovrebb'essere l'arte di predir l'avvenire delle persone in base ai segni e alla forma della loro mano. In pratica si confonde con la chirognomia, e con la chiroscopia e prende in considerazione non solo il futuro, ma qualsiasi...
CARABELLA, Ezio
Enza Venturini
Nacque a Roma il 3 marzo 1891 da Adolfo e Flavia Moriggi. Allievo di S. Falchi e di R. Storti al conservatorio di S. Cecilia e di V. Ferroni a quello di Milano, si diplomò in pianoforte, organo e composizione...