deiezione
deiezióne s. f. [dal lat. deiectio -onis, der. di deicĕre «gettare giù o fuori», comp. di de- e iacĕre «gettare»]. – 1. Nel linguaggio medico (e, più generalm., dotto), scarica del ventre, [...] «è gettato» nel mondo, preso nella quotidianità e nella dimensione impersonale dei rapporti. Più in generale, nel linguaggio filosofico, il termine è stato usato per indicare il limite e, per certi aspetti, i caratteri negativi della finitezza umana. ...
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non plus ultra
(lat. «non più oltre»). – Iscrizione posta, secondo la tradizione, sulle colonne d’Ercole e divenuta poi motto proverbiale; da essa Carlo V trasse il motto per una delle sue imprese, in [...] su scritto plus ultra. Nel linguaggio com. l’espressione è usata come s. m. per indicare (talora ironicam.) il limite estremo che si può raggiungere: il non plus ultra dell’eroismo, del sacrificio, dell’ignoranza, della sfacciataggine; anche, talora ...
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cannolicchio
cannolìcchio s. m. [der. di canna, cannolo]. – 1. Nome di varie specie di molluschi bivalvi marini della famiglia dei solenidi, dal corpo allungato, che vivono affondati verticalmente nella [...] sabbia, all’estremo limite della bassa marea, commestibili e molto apprezzati. 2. Al plur., tipo di pasta corta bucata, particolarmente adatta per minestre di legumi. ...
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immaginare
(letter. imaginare) v. tr. [dal lat. imaginari, lat. tardo imaginare, der. di imago -gĭnis «immagine»] (io immàgino, ecc.). – In genere, rappresentare alla propria fantasia persone, cose, [...] ci trova già rassegnati. In frasi col verbo potere (o con esser possibile), esprime efficacemente l’idea della totalità, del limite massimo, del grado superlativo: ho sofferto tutte le umiliazioni che si possono i., cioè ogni sorta di umiliazioni; è ...
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lunghesso
lunghésso prep. [comp. della prep. lungo e del pron. esso], ant. o letter. – Lungo, per indicare la posizione o la direzione di chi costeggia o di ciò che fiancheggia un luogo: Noi eravam lunghesso [...] Annunzio). Avendo esso valore puramente rafforzativo, la parola è di regola invariabile; in qualche caso però si trova concordata col sost. che segue ed è preferita allora la grafia staccata: al limite dei boschi E lungh’essi i torrenti (D’Annunzio). ...
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abbonare1
abbonare1 v. tr. [dal fr. abonner, der. dell’ant. fr. bonne, fr. mod. borne «confine, limite»] (io abbòno, ecc.). – Nel rifl. (che è più com.) abbonarsi, contrarre un abbonamento: abbonarsi [...] all’autobus, alla radio, alla televisione, a una rivista, ecc. Nella forma attiva, a. qualcuno, pagare per lui la quota d’abbonamento: ho abbonato mio figlio a Topolino. ◆ Part. pass. abbonato, anche come ...
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registro
s. m. [lat. tardo regesta -orum, neutro pl.; v. regesto]. – 1. Libro, quaderno, fascicolo o volume formato da un certo numero di fogli (per lo più numerati progressivamente, contrassegnati e [...] per indicare il punto preciso di piegatura, e r. dei clichés, nella stampa a più colori, il segno che indica il limite esatto per la distribuzione dei colori di cui si effettua la stampa con ciascun cliché (e mettere a registro, collocare i clichés ...
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equilibrio
equilìbrio s. m. [dal lat. aequilibrium, comp. di aequus «uguale» e libra «bilancia»]. – 1. Stato di quiete di un corpo. In partic., in meccanica, e. statico, quello, per es., di un corpo [...] quando, applicando ad esso un sistema di forze esterne equilibrato e sensibilmente costante nel tempo, le tensioni interne non superano il limite di elasticità. Più in generale, condizione per la quale un corpo (anche il corpo umano) sta fermo per un ...
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plafonare
v. tr. [der. di plafone] (io plafóno, ecc.). – Nel linguaggio econ., fissare un limite massimo: occorre p. il credito alle aziende private. ...
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regolarita
regolarità s. f. [der. di regolare1]. – L’essere regolare, la condizione e la qualità di ciò che è regolare, nei varî sign. dell’aggettivo: tutto si è svolto con la massima r.; non si può [...] , il rapporto tra massa e lunghezza, ovvero della massa (o del peso) per unità di lunghezza: si ha r. assoluta (o r. limite) quando tale rapporto è costante lungo il filato. In matematica, r. di una funzione, l’essere regolare, e condizioni di r. di ...
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Livello massimo, al di sopra o al di sotto del quale si verifica un fenomeno.
Fisica
Angolo limite
In ottica, nel passaggio di un raggio da un mezzo a un altro con indice di rifrazione assoluto inferiore (per es., per la luce visibile, dall’acqua...
limite
Uno dei concetti fondamentali dell’analisi matematica. Caratterizza in termini logici rigorosi la tendenza di una variabile numerica y, dipendente funzionalmente da un’altra o da più altre indipendenti x (x vettore), ad assumere un...