micetocito
(o micetocita) s. m. [comp. di miceto- e -cito (o -cita)]. – In zoologia, ciascuna delle cellule, spesso riunite in un micetoma, caratteristiche dell’apparato digerente di alcuni insetti (principalmente [...] emitteri), e contenenti batterî, lieviti o funghi simbionti che favoriscono l’assimilazione di particolari sostanze, quali legno, sangue o cheratina. ...
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pseudomicelio
pseudomicèlio s. m. [comp. di pseudo- e micelio]. – In botanica, complesso di filamenti costituiti da cellule derivate per gemmazione, disposte a catenelle e non separate da setti; si presenta [...] specialmente nelle colture di certi lieviti. ...
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candida
càndida s. f. [lat. scient. Candida, dal lat. class. candĭdus «bianco»]. – Genere di funghi deuteromiceti (recentemente riclassificati come lieviti e ascritti al genere Syringospora), con oltre [...] 80 specie, di cui alcune sono patogene per l’uomo (v. candidosi), mentre altre sono state utilizzate per sperimentare la produzione industriale delle proteine ...
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plasmide
(o plasmìdio) s. m. [comp. di plasma1 e -ide1 (o -idio)]. – In biologia, molecola circolare di DNA, presente nel citoplasma di numerosi batterî e lieviti, in grado di duplicarsi autonomamente [...] rispetto al DNA nucleare e di esprimersi in caratteri quali, per es. (in alcuni batterî), il fattore per la sessualità, la resistenza agli antibiotici, ecc.; viene ampiamente utilizzato in ingegneria genetica ...
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effervescente
effervescènte agg. [dal lat. effervescens -entis, part. pres. di effervescĕre «bollire», comp. di ex- e fervescĕre incoativo di fervēre: v. fervere]. – 1. Di sostanza che è in effervescenza [...] danno luogo a rapido sviluppo di gas (anidride carbonica); sono usate in pasticceria e nella preparazione del pane (come lieviti artificiali), oltre che in medicina (magnesia e., compresse di aspirina e., ecc.). In siderurgia, acciaio e., acciaio che ...
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cremore
cremóre s. m. [dal lat. cremor -oris «decotto, sugo denso», prob. der. di cremare «bruciare»]. – Propr., la parte più densa di una sostanza. Oggi soltanto nella locuz. c. di tàrtaro (o cremortàrtaro), [...] allo stato grezzo i grumi delle botti, e i residui in genere della vinificazione, da cui viene recuperato industrialmente, per essere utilizzato nella preparazione di acque gassate, lieviti artificiali, in tintoria come mordente e in conceria. ...
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etichetta pulita
loc. s.le f. Etichettatura dei prodotti alimentari ispirata a criteri di trasparenza e realizzata per garantire all’acquirente l’assenza di additivi; in senso concreto, la singola etichetta [...] possono rinascere sotto forma di prodotti "naturali". Ad esempio il glutammato (prodotto dai lieviti) trasmuta nell'innocente "estratto di lievito" o nel modaiolo "proteine idrolizzate". (Simone Grazioli Schagerl, Cibo per la tiroide, Macro ...
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LIEVITI (XXI, p. 115)
Ario BONELLI
Per le generalità sulla morfologia e la fisiologia dei lieviti, v. blastomicosi, VII, p. 186; batterio, VI, p. 383 segg.; schizofite, XXXI, p. 98; e soprattutto saccaromiceti, XXX, p. 388 seg. Per la chimica...
Gruppo di Saccaromiceti, un tempo compresi nell’unica specie Saccharomyces apiculatus, e ora ascritti a diverse specie del genere Kloeckera (da qualche autore al genere Hansenia), distinto dal genere Saccharomyces perché non produce spore. Sono...