stipendificio
s. m. (iron. spreg.) Centro erogatore di stipendi. ◆ «Ai politici dico, giù le mani dalla Gesip. A settembre dovrà essere nominato il consiglio di amministrazione della nuova società mista, [...] mista che trasformerà in lavoratori «veri» 1.550 lsu del Comune di Palermo, è Ennio Milazzo, capo settore Società miste. ( InConTra. Mentre «è necessario premiare il merito». (Tommaso Montesano, Libero, 24 agosto 2008, p. 3, Primo piano).
Derivato ...
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lume
s. m. [lat. lūmen (-mĭnis), affine a lūx «luce»]. – 1. a. In genere, sorgente luminosa, apparecchio o mezzo, anche molto semplice, per produrre luce artificiale e illuminare: Facesti come quei che [...] l., dare rilievo alle parti più in luce mediante il lumeggiamento. c. In comune con luce è anche l’uso fig. per indicare la vista, la facoltà : Lume v’è dato a bene e a malizia, E libero voler (Dante). L. naturale, nella filosofia scolastica (lat. ...
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bene2
bène2 s. m. [dall’avv. bene1]. – 1. a. Ciò che è buono in sé, cioè perfetto nella compiutezza del suo essere o nel suo valore morale, e quindi oggetto di desiderio, causa e fine dell’azione umana: [...] amico). 3. Amore, affetto: per il b. che io ti porto. Molto comune la locuz. voler b., amare, nutrire affetto (propr., desiderare il bene, cioè suscettibile di avere un prezzo, contrapposto a b. libero, cioè non scarso rispetto alla domanda, e che ...
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grado1
grado1 s. m. [lat. gradus -us «passo, scalino», dallo stesso tema di gradi «camminare, avanzare»]. – 1. a. ant. Gradino, scalino: Scala drizzò di cento gradi e cento (T. Tasso). Più raram., passo: [...] dei parenti fino allo stipite comune e da questo discendendo all’altro parente, sempre escludendo il comune capostipite (per es., i su una superficie ha due gradi di libertà, un solido rigido libero è un sistema a sei gradi di libertà, ecc. 5. a ...
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luogo
luògo (pop. lògo) s. m. [lat. lŏcus] (pl. -ghi; ant. anche le luògora). – 1. a. In senso ampio, una parte dello spazio, idealmente o materialmente circoscritta: Dio è in ogni l.; con limitazione [...] in alcune frasi in cui ha il sign. di spazio libero, spazio per muoversi: farsi luogo, aprirsi la strada, anche le funzioni, le veci, essere al suo posto: gli tenne l. di padre; comune spec. nella locuz. in l. di, invece di, in qualità di, come: ...
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s. f. Lo stravolgimento edilizio a fini speculativi dell’assetto urbanistico dei piccoli centri urbani, in spregio a ogni criterio di pianificazione e alla tutela dei valori paesaggistici. ♦ A proposito [...] (R[omano] R[inaldi], Stampa, 16 giugno 1971, p. Turismo e Tempo libero) • Cara Unità, a Bonassola (La Spezia), quieto e dolce angolo della Liguria dove il Pci è al governo del Comune con il Psi, nelle scorse settimane è stata emessa un'ordinanza con ...
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arengario
arengàrio s. m. [dal lat. mediev. arengarius; v. arengo]. – Nome dato in alcune città dell’Italia settentr. al palazzo (detto anche broletto) costruito per sede del liberoComune; era formato [...] generalmente da un piano terreno interamente porticato e un piano superiore comprendente un salone per le riunioni, dal quale si accedeva talora a un balcone esterno, detto parlera, destinato alle concioni ...
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fondo3
fóndo3 s. m. [lat. fŭndus che, oltre al sign. di «parte inferiore» (v. la voce prec.), ebbe anche quelli di «suolo, possedimento, terreno»; il sign. economico, sull’esempio del fr. fonds]. – 1. [...] patrimonio è confluito nel Fondo edifici di culto. F. comune d’investimento, patrimonio investito in azioni, obbligazioni, immobili (f nazionale, e difendere, pur senza sopprimere il mercato libero, determinati livelli dei cambî. 3. Nelle biblioteche ...
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bianco1
bianco1 agg. [dal germ. blank] (pl. m. -chi). – 1. Nel linguaggio scient., si definisce bianca la sensazione visiva prodotta dalla luce solare o da luce a questa analoga, e la luce stessa, la [...] dargli un foglio bianco con la propria firma lasciandolo libero di scrivere ciò che vuole; fig., accordargli piena . 1 e n. 6 f); parte b., il partito dei Bianchi, nel Comune di Firenze; pesce b., in genere, le specie di pesci commestibili a carne ...
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rivedere
rivedére v. tr. [dal lat. revidere, comp. di re- e videre «vedere»] (coniug. come vedere). – 1. a. Vedere di nuovo: sono andato a r. il film che avevamo visto insieme l’anno scorso; è uno spettacolo [...] della sua infanzia; E quindi uscimmo a riveder le stelle (Dante). Comune la locuz. r. il sole, in varî sign.: che gioia r dopo qualche mese di tenebre; e fig., di chi è tornato libero dopo lunga prigionia, o lunga malattia, ecc.: dopo tanti anni ...
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Libero comune che si affermò come potenza navale e commerciale a partire dalla fine dell'11° secolo.
La rivalità con pisa e venezia
La R. di G. si trovò presto a contendere l'egemonia sul mare a Pisa e Venezia. Il duello con Pisa, incentrato...
Comune del Piemonte (203,5 km2, con 92.876 ab. nel 2020), capoluogo di provincia. La città sorge sulla Pianura Padana, alla destra del Tanaro, a breve distanza dalla confluenza con la Bormida. Importante nodo di comunicazioni. La pianta è piuttosto...