progovernativo
agg. Favorevole al governo in carica. ◆ Una trentina di secondi dopo si è sentita una sventagliata di mitra. Una fine sbrigativa, certo, ma più pietosa di quando finiscono nelle mani dei [...] d’opposizione. Anche questi ultimi accusano i partiti progovernativi di aprire campi di addestramento dentro e fuori il Libano. (Camille Eid, Avvenire, 10 novembre 2007, p. 14, Oggi Continenti).
Derivato dall’agg. governativo con l’aggiunta del ...
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prosiriano
(pro-siriano), s. m. e agg. Chi o che è favorevole alla causa siriana. ◆ Fonti giordane hanno denunciato l’infiltrazione di palestinesi pro-siriani legati ad Ahmed Jibril: «Vogliono estendere [...] ) • Il milione di persone in piazza a Beirut non è il solo elemento a misurare i rapporti di forza in Libano: infatti il desiderio di libertà non è soltanto il doppio di quello dimostrato dai cinquecentomila dimostranti prosiriani e filohezbollah di ...
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caldeo
caldèo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Chaldaeus, gr. Χαλδαῖος]. – 1. Della Caldea; relativo o appartenente ai Caldei, antica popolazione semitica originaria dell’Arabia orient., entrata in Mesopotamia [...] riunitisi alla Chiesa romana; i caldei oggi sono concentrati soprattutto nell’Iraq, e anche nell’Iran, nella Turchia, nella Siria e nel Libano; rito c., quello seguito dai cattolici caldei, in lingua siriaca, notevole per il suo carattere arcaico. ...
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dimoranza
s. f. [der. di dimorare], ant. – Dimora (nei varî sign.): Diana ne può far testimonianza Che sempre seco ha fatto dimoranza (Sacchetti); su ’l Libano spesso e su ’l Carmelo In aerea magion [...] fo dimoranza (T. Tasso) ...
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maronita
agg. e s. m. [dal nome di s. Marone († c. 410), anacoreta sulla cui tomba, ad Apamea di Siria, era sorto un monastero, divenuto presto centro di vita religiosa] (pl. m. -i). – Appartenente a [...] una comunità cattolica che ha sede nel Libano e dipende dal patriarcato di Antiochia: cristiano m.; rito m.; la comunità dei maroniti. ...
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druso
druṡo s. m. [dall’arabo Durūz, dial. Drūz, plur. di Darazī, che deriva dal nome di uno dei fondatori della setta, l’egiz. ad-Darazi]. – Denominazione dei seguaci di una setta religiosa di origine [...] musulmana sorta in Egitto nell’11° sec., ma presto trasferitasi nel Libano e nella Siria merid. per sfuggire alle persecuzioni dei sunniti: professano una dottrina sincretistica che attinge elementi, oltre che dall’islamismo, anche dal giudaismo, ...
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non-guerra
(non guerra), s. f. Guerra combattuta senza essere stata mai ufficialmente dichiarata. ◆ La rappresaglia, dopo l’agghiacciante attentato di Haifa, supera gli incerti confini dell’Autorità [...] formula della «non pace e non guerra»; e concentrando i regolamenti di conti sul territorio di un Paese terzo, il Libano, che Damasco considera quasi un protettorato. (Antonio Ferrari, Corriere della sera, 6 ottobre 2003, p. 1, Prima pagina) • Ai ...
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tremare
v. intr. [lat. trĕmĕre, con mutamento di coniug.] (io trèmo, ant. trièmo, ecc.; aus. avere). – 1. Del corpo dell’uomo e di animali, o di una parte di esso, essere scosso da rapidi movimenti oscillatorî [...] vèn, ch’ogn’om la mira, Che fa tremar di chiaritate l’âre [= l’aere, l’aria] ...? (G. Cavalcanti); Dal Libano trema e rosseggia Su ’l mar la fresca mattina (Carducci). Del suono, oscillare, essere discontinuo, disuguale d’intensità; della voce, non ...
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arabo
àrabo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Arăbus]. – 1. Dell’Arabia, penisola dell’Asia sud-occid.; relativo o appartenente agli Arabi, denominazione che designa in senso stretto gli abitanti musulmani [...] individui aventi per lingua madre l’arabo (cioè la massima parte degli abitanti dell’Arabia, Siria, Libano, Giordania, Iraq, Kuwait, Yemen, Egitto, Libia, Tunisia, Algeria, Marocco, e di quella parte della Palestina che non appartiene allo stato d ...
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Stato dell’Asia sud-occidentale, affacciato sul Mediterraneo orientale (Mar di Levante), confinante a N e a E con la Siria, a S con Israele.
Nel territorio del Libano (arabo Lubnān) sono ben riconoscibili alcuni elementi fisiografici che si...
Corda vegetale fatta di fibre intrecciate e non ritorte, per lo più di sparto, adoperata per vari usi in marina o da pescatori; è la corda di cui sono anche costituiti i pergolari nella mitilicoltura.