nonpertanto
(o 'nón pertanto' o 'nón pér tanto') cong., letter. – Tuttavia, nondimeno: quanta guerra gli hanno fatto!... E non per tanto è un forte ingegno (Carducci); in correlazione con una prop. concessiva: [...] quantunque l’Elogio scritto dal cavaliere Baldelli sia uno de’ migliori che abbia la nostra letteratura, vi si scorge nonpertanto certa affettazione (Foscolo); anche (ant.) con il sign. di «non perciò»: Ella, quantunque piena di spavento, Non per ...
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nonsenso
nonsènso (anche 'nón sènso' o nón-sènso) s. m. [comp. di non e senso, calco del fr. non-sens e dell’ingl. non-sense, nonsense]. – Frase, espressione, discorso, o anche situazione, comportamento, [...] al senso comune come riprova di verità è un non-senso (Gramsci). Il termine è usato anche con riferimento alla letteratura inglese, come equivalente di nonsense, che in questa accezione è però adoperato, in inglese, come agg. (v. nonsense, anche per ...
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saidico
saìdico agg. e s. m. [der. della denominazione araba, Ṣa῾hīd, dell’Alto Egitto] (pl. m. -ci). – Denominazione di uno dei due principali dialetti copti, parlato nella regione di Tebe (Alto Egitto), [...] di notevole importanza sia perché conserva fedelmente alcuni caratteri della lingua egiziana tarda, sia perché in tale dialetto sono scritti molti documenti della letteratura copta. ...
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regionale
agg. [dal lat. tardo regionalis, der. di regio -onis «regione»]. – 1. Della regione, che concerne una regione, intesa come parte e suddivisione territoriale di uno stato, sia amministrativa [...] r.; accento r.; pronuncia, inflessione r.; uso linguistico r., varietà r. di una lingua, e italiano, tedesco r.; letteratura r., con riferimento alla lingua o all’ambiente delle opere. 2. Nell’uso giur. e politico internazionale, con riferimento a ...
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bengali
(anche bengalése o bengàlico) s. m. e agg., invar. [dal bengalese bengāli, propr. agg. f., sottinteso bhāṣā «lingua»]. – Lingua neoindiana del ramo indoario, viva e in uso nel delta gangetico, [...] tra la varietà parlata, caratterizzata da frequenti contrazioni di sillabe nella parola, e la varietà scritta, nella quale si rileva un sensibile influsso del sanscrito. Come agg.: letteratura b., poesia b., scritte in bengali (o in lingua bengali). ...
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brasiliano
braṡiliano agg. e s. m. (f. -a). – 1. Del Brasile (port. Brasil), repubblica federale dell’America Meridionale: il popolo b.; l’arte, la letteratura b., il folclore b.; come sost., abitante [...] o nativo del Brasile. 2. s. m. Lingua (portoghese) parlata in Brasile ...
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pre-
〈pré〉 [dal lat. prae, prae-]. – Prefisso che compare in numerosi composti derivati dal latino o formati modernamente, spesso in contrapp. a post-. 1. Con valore temporale, che è il più frequente, [...] ) o nelle varie discipline scientifiche; così preindoeuropeo, preario in linguistica; prebarocco, preromantico e preromanticismo, ecc. in letteratura e nelle arti, per riferirsi a tendenze che anticipano e insieme annunciano i caratteri proprî di un ...
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simposio
simpòṡio s. m. [dal lat. symposium, gr. συμπόσιον, comp. di σύν «con» e πόσις «bevanda», da uno dei temi di πίνω «bere»]. – 1. La seconda parte del banchetto presso gli antichi Greci e Romani, [...] filosofica; tale dialogo ha fornito il modello ad altre opere (dallo stesso titolo o con titoli analoghi) della letteratura classica caratterizzate dalla scena conviviale, dalla forma dialogica e dai temi trattati che vanno dalla filosofia alla varia ...
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costruttivismo
s. m. [der. di costruttivo, esemplato, nel sign. 1, sul russo konstruktivizm, e nel sign. 2 sul ted. Konstruktivismus]. – 1. Movimento artistico d’avanguardia che si sviluppò in Russia [...] arti figurative – ove tese a ridurre ogni forma artistica a pure designazioni di spazio e movimento – e nella letteratura, in cui riprese i motivi del futurismo esaltando in poesia la ricostruzione socialista. 2. In filosofia, indirizzo di pensiero ...
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parolaio
parolàio s. m. (f. -a) e agg. [der. di parola]. – Persona che parla molto, che ama fare discorsi verbosi, generalm. futili, privi di corrispondenza con la realtà, o destinati a non tradursi [...] ., che abbonda di parole, per lo più inconcludenti: oratore, scrittore p.; analogam., accademie p., congressi p., e sim., dove si fanno molti discorsi ma si conclude poco. Per estens.: letteratura, moralità, politica p., che si riduce a vane parole. ...
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Rivista letteraria trimestrale, fondata a Firenze nel 1937, e diretta da A. Bonsanti. Continuazione ideale di Solaria (➔), il suo interesse si concentrò sul fatto letterario e stilistico, con un gusto alquanto ermetizzante. Nel 1950, dopo varie...
In origine, l'arte di leggere e scrivere; poi, la conoscenza di ciò che è stato affidato alla scrittura, quindi in genere cultura, dottrina. Oggi s'intende comunemente per l. l'insieme delle opere affidate alla scrittura, che si propongano fini...