concetto2
concètto2 s. m. [dal lat. conceptus -us, der. di concipĕre «concepire»]. – 1. Pensiero, in quanto concepito dalla mente; più in partic., anche dal punto di vista filosofico, la nozione che [...] , esplica un’attività intellettuale di rilievo e di qualche responsabilità, non perciò meramente esecutiva. 6. Nella letteratura del Seicento, artificio retorico (chiamato anche vivezza, acutezza, argutezza) consistente in una combinazione d’immagini ...
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golem
gòlem (o Gòlem) s. m. [dall’ebr. gōlem, propr. «embrione»]. – Figura mitica con sembianze umane, tipica della tradizione cabalistica ebraica, che si vuole creata da un ammasso d’argilla per opera [...] può essere evocata recitando una combinazione di lettere alfabetiche; tale essere leggendario, variamente ripreso dalla letteratura posteriore (spec. romantica), è passato a rappresentare la forza ambigua della macchina che può manifestare facoltà ...
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spedantire
v. tr. [der. di pedante, col pref. s- (nel sign. 4)] (io spedantisco, tu spedantisci, ecc.), non com. – Rendere meno pedante o pedantesco: il verismo riuscì a s. la letteratura italiana. ...
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persianista
s. m. e f. [der. di persiano] (pl. m. -i), non com. – Studioso della lingua, della letteratura e della cultura neopersiana. ...
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swahili
〈suaìli〉 (anche suahili, ant. e raro suahéli) s. m. e agg. [dall’arabo sawāḥili, plur. di sāḥil «costa»]. – 1. Come sost., etnonimo con cui si indica non una singola etnia bensì un complesso [...] settentr., compresa l’isola di Zanzibar. Come agg., si riferisce alla cultura predominante che, oltre alla lingua e alla letteratura comune, si distingue per l’architettura e le decorazioni improntate da una forte influenza araba e persiana. 2. s ...
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corrente3
corrènte3 s. f. [part. pres. di correre, sostantivato al femm.]. – 1. a. Moto d’assieme di una massa d’acque (in un tratto di mare, di un fiume, torrente, canale e sim.), e anche la massa stessa [...] e anche, talora, pratico e applicativo, e il gruppo stesso delle persone che ne sono gli esponenti: le c. della letteratura, della pittura contemporanea; le c. del gusto nell’Ottocento; le c. religiose del tardo medioevo; i congressisti erano divisi ...
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autentico
autèntico agg. [dal lat. tardo authentĭcus, gr. αὐϑεντικός, der. di αὐϑέντης «autore; che opera da sé»] (pl. m. -ci). – 1. Che è vero, cioè non falso, non falsificato, e che si può provare [...] notaio o da altro depositario pubblico autorizzato, e che fa fede come originale. 2. estens. a. Di opera d’arte o di letteratura, di scritto e sim., che appartiene veramente all’autore cui è attribuito, e non è un’imitazione o un falso: un quadro a ...
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anti-salotto
antisalotto (anti-salotto) s. m. e agg. Il luogo di elaborazione dell’alternativa culturale; che si oppone ai dettami e alle valutazioni della cultura dominante. ◆ Per il titolo, Parla con [...] primo [nodo cruciale] è la rottura avanguardastica, antiaccademica e anti-salotto buono del gruppo ’63, che obbligava la letteratura a ripensare fini, mezzi e compromissioni (Ernesto Ferrero, Stampa, 26 febbraio 2005, Tuttolibri, p. 3) • Nessuno può ...
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circolo
cìrcolo (letter. ant. cìrculo) s. m. [dal lat. circŭlus, dim. di circus «circonferenza»]. – 1. In geometria, e nell’uso corrente, sinon. meno com. di circonferenza (e quindi anche di cerchio, [...] lat. redditio) consistente nel terminare il periodo con la stessa parola con cui è cominciato: è figura più frequente nella letteratura classica, spec. in latino, per la maggior facilità in questa lingua d’invertire la collocazione delle parole e di ...
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antiVangelo
(Anti-Vangelo, anti-evangelo), s. m. In senso figurato, l’insieme dei principi fondamentali che costituiscono l’antitesi di una dottrina considerata fondamentale. ◆ Il Werther di [Mikhail] [...] » e il suo suicidio ateistico trova, se non un seguito, almeno un aggancio nel più grandioso suicidio della letteratura: quello di Kirillov nei Demoni di [Fëdor Michajlovic] Dostoevskij. […] Egli professa un salvifico e liberatorio antiVangelo dell ...
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Rivista letteraria trimestrale, fondata a Firenze nel 1937, e diretta da A. Bonsanti. Continuazione ideale di Solaria (➔), il suo interesse si concentrò sul fatto letterario e stilistico, con un gusto alquanto ermetizzante. Nel 1950, dopo varie...
In origine, l'arte di leggere e scrivere; poi, la conoscenza di ciò che è stato affidato alla scrittura, quindi in genere cultura, dottrina. Oggi s'intende comunemente per l. l'insieme delle opere affidate alla scrittura, che si propongano fini...