italianistico
italianìstico agg. [der. di italianista] (pl. m. -ci). – Relativo all’italianistica e agli italianisti; riguardante gli studî di letteratura italiana. ...
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dicitore
dicitóre s. m. (f. -trice) [der. di dire, dicere]. – 1. Chi declama versi o prosa in pubblico (sia in senso assol., sia in quanto abbia le qualità richieste per una buona declamazione, sicché [...] mentre un d. legge un brano letterario... fa già nascere un nuovo linguaggio, che non è musica e non è letteratura (Vincenzo Cerami). In partic., fine d., artista del vecchio teatro di varietà, che interpretava con espressività romanze o canzoni ...
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giovanneo
giovannèo agg. – Che si riferisce o appartiene a un personaggio di nome Giovanni, e in partic. all’apostolo ed evangelista san Giovanni: letteratura g. (il Vangelo, le Epistole e l’Apocalisse, [...] opere tradizionalmente a lui attribuite); le visioni, le profezie g., l’escatologia giovannea. In epoca più recente, riferito a papa Giovanni XXIII, al suo pontificato (1958-1963), e allo spirito che lo ...
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menda1
mènda1 s. f. [lat. mĕnda, forma parallela a mĕndum (dello stesso sign.: v. mendo), di etimo ignoto], letter. – Difetto non grave, soprattutto in opere d’arte o di letteratura, o anche in prodotti [...] del lavoro e della tecnica: rilevare, correggere le m.; opera piena di mende. Meno com. riferito a persona: ognuno di noi ha qualche m.; anticam., colpa morale, peccato: Facendo celebrargli offici e messe, ...
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taedium vitae
〈tèdium vìte〉 locuz. lat. (propr. «noia della vita»), usata in ital. come s. m. – Espressione, già presente nell’età argentea della letteratura latina ma di fortuna recente, con cui si [...] esprime spesso l’atteggiamento spirituale di chi, per un eccesso di pessimismo o per essere in uno stato di profondo sconforto e avvilimento psicologico, sente disgusto dell’esistenza ...
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monna1
mònna1 s. f. – Forma abbreviata di madonna, nel senso di «signora», che alla fine del medioevo si usava premettere come titolo al nome proprio: I0 vidi monna Vanna e monna Bice (Dante); una donna, [...] allusive al carattere o all’attività della donna cui erano rivolte: m. onesta, m. pennecchia; uso scherz. conservatosi nella letteratura: m. vocaboliera (Alfieri, riferito a una donna toscana che gli insegnava a ben parlare); perdona, monna Terra, se ...
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sacerdotessa
sacerdotéssa s. f. [dal lat. tardo sacerdotissa]. – Donna addetta e consacrata a culti e riti pagani: le Vestali erano le s. di Vesta; un santo tempio ... nel quale sacerdotesse di Diana [...] di un culto pagano di Venere e di Amore; e con uso analogo al masch. sacerdote (spesso iron.): una s. della letteratura, della poesia; in partic., s. dell’amore, s. di venere, per eufemismo, donna facile all’amore o, anche, prostituta: incessanti ...
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messia
messìa s. m. [dal lat. tardo, eccles., messīas, gr. μεσσίας, adattamenti dell’ebr. mashīaḥ «unto»]. – 1. Nome con cui è indicato nell’Antico Testamento il personaggio (re o sommo sacerdote) oggetto [...] dell’unzione divina; nella tarda letteratura giudaica (ma già sulla base di elementi biblici: cfr. Salmi 2,2) il nome si specializza a indicare l’«unto» per eccellenza, colui che è inviato dal Signore come re e salvatore del popolo eletto; e in tal ...
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messianico
messïànico agg. [der. di messia, sul modello dell’ingl. messianic, fr. messianique] (pl. m. -ci). – Che si riferisce al Messia, o a un messia: profezie m.; letteratura m.; anche, di messia [...] (nel suo sign. originario, di «unto del Signore»): la natura m. di Gesù Cristo. Più genericam., che ha relazione col messianismo, in senso proprio o estens.: attesa, aspettazione m., idea m.; tempi m.; ...
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ponor
〈pònor〉 s. m., croato (propr. «abisso»; pl. ponori 〈pònori〉). – Termine col quale in Dalmazia sono indicati gli inghiottitoi carsici verticali, assai profondi, che si trovano spesso al fondo dei [...] polja (v. polje) o delle uvale; la parola è entrata nella letteratura scientifica internazionale. ...
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Rivista letteraria trimestrale, fondata a Firenze nel 1937, e diretta da A. Bonsanti. Continuazione ideale di Solaria (➔), il suo interesse si concentrò sul fatto letterario e stilistico, con un gusto alquanto ermetizzante. Nel 1950, dopo varie...
In origine, l'arte di leggere e scrivere; poi, la conoscenza di ciò che è stato affidato alla scrittura, quindi in genere cultura, dottrina. Oggi s'intende comunemente per l. l'insieme delle opere affidate alla scrittura, che si propongano fini...