zendo
żèndo (o żènd) s. m. e agg. [dal pers. zand «esegesi»]. – 1. L’esegesi dell’Avesta, cioè il complesso della letteratura pahlavica diretta a spiegare i testi sacri dello zoroastrismo. 2. Sinon. [...] ormai disusato, come termine linguistico, di avestico ...
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neopitagorismo s. m. [comp. di neo- e pitagorismo]. – Orientamento filosofico-religioso (1° sec. a. C
3° sec. d. C.), che si ricollega ecletticamente sia all’antico pitagorismo (con una vasta letteratura [...] apocrifa, tra cui le Lettere e i Versi aurei attribuiti a Pitagora), sia a motivi platonici e stoici, con un accentuato interesse per la mistica dei numeri e una visione dualistica che sul piano etico ...
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isterilire
(o insterilire) v. tr. [der. di sterile, col pref. in-1] (io isterilisco, tu isterilisci, ecc.). – 1. Rendere sterile, diminuire notevolmente la capacità produttiva: i. un terreno, renderlo [...] . Divenire sterile, improduttivo: il terreno, se non si concima, s’isterilisce; la sua vena poetica si è isterilita presto. ◆ Part. pass. isterilito, anche come agg.: piante isterilite; ingegno ormai isterilito; arte, letteratura, nazione isterilita. ...
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umanista2
umanista2 s. m. e f. [dal lat. del sec. 15° humanista «insegnante di lettere classiche», chiamate allora humanae litterae o studia humanitatis] (pl. m. -i). – 1. ant. Insegnante, professore [...] di lingua e letteratura latina e, in epoca più tarda, anche greca; più raram., allievo del corso di umanità (v. umanità, n. 3 b). 2. a. Rappresentante dell’umanesimo e della cultura umanistica nella sua più ampia accezione: si può dire sia di ...
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umano
agg. [dal lat. humanus, der. di homo «uomo»]. – 1. Dell’uomo, che è proprio degli uomini (in quanto distinti rispetto agli altri esseri animati o inanimati): il corpo u.; la vita u.; gli esseri [...] e delle sue culture, come la sociologia, l’antropologia culturale, ecc.; ormai ant., u. lettere (traduz. del lat. humanae litterae), la letteratura in senso ampio, gli studî letterarî. 4. Come s. m. con valore neutro, ciò che è umano, che è proprio ...
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picaro
pìcaro s. m. [dallo spagn. pícaro, di etimo incerto]. – Popolano furbo e privo di scrupoli, avventuriero che vive di espedienti, soprattutto come personaggio tipico di opere narrative spagnole [...] appartenenti alla letteratura detta appunto picaresca. ...
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distopia2
distopìa2 s. f. [comp. di dis-2 e (u)topia]. – Previsione, descrizione o rappresentazione di uno stato di cose futuro, con cui, contrariamente all’utopia e per lo più in aperta polemica con [...] tendenze avvertite nel presente, si prefigurano situazioni, sviluppi, assetti politico-sociali e tecnologici altamente negativi (equivale quindi a utopia negativa): le d. della più recente letteratura fantascientifica. ...
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colmo2
cólmo2 s. m. [lat. cŭlmen «cima, sommità»]. – 1. Il punto più alto d’una prominenza: la casa sorge proprio sul c. del colle; in sul c. della quale [montagnetta] era un palagio con bello e gran [...] più alto dell’arco della vita, cioè intorno ai 35 anni; nel c. della peste (Manzoni); il trecento fu il principio della nostra letteratura, non già il c. (Leopardi). Frequente come esclam. fam. (questo è il c.!; ma è il c.!), di fronte a fatti o ...
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fidenziano
agg. [dal nome di Fidenzio Glottocrisio, pseudonimo di Camillo Scroffa, poeta del sec. 16°], letter. – 1. Di uno stile comico sviluppatosi nella letteratura italiana del sec. 16°, sovrabbondante [...] di latinismi e voci dotte, che mescolava le strutture morfologiche e sintattiche del volgare al lessico latino: poesia, stile f.; poeti f., imitatori dello stile di C. Scroffa. 2. estens. Pedantescamente ...
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colomba1
colómba1 s. f. [lat. colŭmba]. – 1. La femmina del colombo: Quali colombe dal disio chiamate Con l’ali alzate e ferme al dolce nido Vegnon per l’aere, dal voler portate (Dante); in similitudini: [...] ingenua e innocente, senz’esserlo. Come simbolo d’innocenza e di purezza (oltre che della pace) è frequente nella letteratura e nella iconografia cristiana, raffigurando ora la Vergine, ora Cristo, ora l’anima eletta al cielo; è inoltre simbolo ...
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Rivista letteraria trimestrale, fondata a Firenze nel 1937, e diretta da A. Bonsanti. Continuazione ideale di Solaria (➔), il suo interesse si concentrò sul fatto letterario e stilistico, con un gusto alquanto ermetizzante. Nel 1950, dopo varie...
In origine, l'arte di leggere e scrivere; poi, la conoscenza di ciò che è stato affidato alla scrittura, quindi in genere cultura, dottrina. Oggi s'intende comunemente per l. l'insieme delle opere affidate alla scrittura, che si propongano fini...