pedantesco
pedantésco agg. [der. di pedante] (pl. m. -chi). – 1. Relativo al pedante, cioè al maestro elementare, secondo il significato originario di questa parola; lingua p., il volgare italiano infarcito [...] , con intenti satirici e caricaturali, al tipo del pedante che popola novelle e commedie di tutto il secolo (letteratura pedantesca). 2. estens. Rigido e gretto nell’osservanza delle regole, dei criterî formali: insegnamento, metodo p.; più genericam ...
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baguttiano
agg. e s. m. (f. -a) [der. di Bagutta, nome della strada nella quale dal 1926, in una trattoria toscana con lo stesso nome, una giuria di scrittori e intellettuali assegna l’omonimo premio]. [...] – Relativo al premio Bagutta per la letteratura; come sost., membro della giuria di tale premio. ...
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primordio
primòrdio s. m. [dal lat. primordium, comp. di primus «primo» e tema di ordiri «iniziare»]. – 1. Inizio, primo apparire di un’epoca, di un movimento, di un fenomeno storico e sim. (è usato [...] quasi esclusivam. al plur.): p. della lingua, della letteratura italiana; i p. della civiltà; fin dai p. della storia umana; si era ai p. del Rinascimento; ai p. del secolo quindicesimo. 2. In botanica e in embriologia, il primo stadio dello sviluppo ...
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tedesco
tedésco agg. e s. m. (f. -a) [lat. mediev. theodiscus, riferito in origine alla lingua, e foggiato sul ted. ant. theod «popolo, volgo» secondo il modello di vulgaris «volgare»] (pl. m. -chi). [...] °-12°, 12°-16° e 16°-20°; la formazione della lingua letteraria e nazionale t., tra i sec. 16° e 18°; la letteratura t., in lingua tedesca; studiare, conoscere il t.; scrivere, tradurre in tedesco; parlare (in) tedesco. b. Di lingua tedesca: i popoli ...
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principio
princìpio s. m. [dal lat. principium, der. di princeps -cĭpis nel sign. di «primo»: v. principe]. – 1. a. L’atto e il fatto di cominciare, inizio: il p. di una azione, di un’impresa; il p. [...] fu molto piacevole; il p. di un romanzo, di una commedia, di un pezzo musicale; il trecento fu il p. della nostra letteratura (Leopardi); meno com. con riferimento a luoghi: al p. della strada; il p. della salita è molto faticoso. b. Nell’uso giur ...
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mercificazione
mercificazióne s. f. [der. di mercificare]. – Nella letteratura filosofica e sociologica contemporanea, per suggestione dei concetti marxiani di feticismo delle merci e di reificazione, [...] termine con cui si è indicata la trasformazione in merci di cose che per loro natura non sarebbero oggetto di commercio (qualità umane, relazioni sociali, tradizioni culturali, valori ideali o estetici, ...
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studiare
v. tr. e intr. [der. di studio] (io stùdio, ecc.). – 1. tr. Applicarsi all’apprendimento e all’approfondimento di uno o più campi o settori di conoscenza e di esperienza, o anche di un singolo [...] argomento: s. la fisica, la matematica, la filosofia, la letteratura, la musica, ecc.; e come corso di studî superiori: s. ingegneria, architettura, medicina (o, con uso assol., fam., s. per ingegnere, per architetto, per medico); s. i principî della ...
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negro
négro (letter. ant. nigro) agg. e s. m. (f. -a) [lat. nĭger -gra -grum; v. nero1]. – 1. agg. Forma ant. o letter. per nero: In Mongibello a la focina negra (Dante); Vedova, sconsolata, in vesta [...] veniva usato genericam. per qualificare tutto ciò che si riferiva a tali popolazioni o vi apparteneva: le tribù n.; arte, letteratura n.; un vescovo negro. È stato frequente anche l’uso sostantivato: un n., i n. (talvolta con l’iniziale maiuscola ...
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instaurare
(meno com. istaurare) v. tr. [dal lat. instaurare «rinnovare, rifare, restaurare» e sim., di origine sconosciuta] (io instàuro, ecc.). – 1. Istituire, stabilire facendo opera d’innovazione [...] un nuovo costume di vita, un modo più libero di pensare e parlare; D’Annunzio instaurò un nuovo gusto nella letteratura italiana. 2. ant. a. Ricostruire, riedificare, restaurare: un tempio de’ frati minori non solamente instaurò, ma da e’ fondamenti ...
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contaminato
agg. [part. pass. di contaminare]. – 1. Insozzato, inquinato: oggetti, ambienti contaminati; anche fig.: animo c. da ideologie perverse. 2. letter. a. Nella letteratura, commedia c., risultante [...] dalla fusione di originali diversi. b. Nella critica testuale, codici c., quelli che presentano lezioni caratteristiche di un ramo della tradizione diverso da quello a cui il codice stesso fondamentalmente ...
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Rivista letteraria trimestrale, fondata a Firenze nel 1937, e diretta da A. Bonsanti. Continuazione ideale di Solaria (➔), il suo interesse si concentrò sul fatto letterario e stilistico, con un gusto alquanto ermetizzante. Nel 1950, dopo varie...
In origine, l'arte di leggere e scrivere; poi, la conoscenza di ciò che è stato affidato alla scrittura, quindi in genere cultura, dottrina. Oggi s'intende comunemente per l. l'insieme delle opere affidate alla scrittura, che si propongano fini...