formalistico
formalìstico agg. [der. di formalista, formalismo] (pl. m. -ci). – 1. Che rivela formalismo, cioè attaccamento eccessivo alle forme, alle formalità: la mentalità f. e ottusa di alcuni burocrati; [...] i caratteri del formalismo (in arte, ecc.), o ne è l’espressione: una pittura f.; una concezione f. della letteratura; correnti formalistiche. 3. Con accezione partic., in filosofia, logica f., la logica formale antica, così detta polemicamente dai ...
Leggi Tutto
fellah
fellàh 〈-à〉 s. m. e f. [voce di origine aramaica (arabo fellāḥ 〈fellàaḥ〉, variante di traslitt. di fallāḥ)]. – Propr., lavoratore della terra; il termine è entrato nella letteratura europea del [...] sec. 19° per indicare particolarm. il contadino proletario dell’Egitto e della Palestina ...
Leggi Tutto
naturalista
s. m. e f. [der. di naturale; nel sign. 2, ricalca il fr. naturaliste] (pl. m. -i). – 1. Chi si dedica allo studio delle scienze naturali; chi professa o insegna scienze naturali: illustre, [...] insigne n.; secondo l’opinione generale dei naturalisti. 2. Esponente, fautore o seguace del naturalismo, in filosofia, in letteratura, ecc. ...
Leggi Tutto
innovativo
agg. [der. di innovare]. – Che innova, che porta innovazione o innovazioni, che tende a innovare: provvedimenti, programmi i.; presentare concrete proposte i.; un imprenditore i., un’impresa [...] i.; i processi i. di una lingua, di una letteratura; un prodotto i. nel campo dell’elettronica; in partic., lingua i., quella in cui si registrano numerose innovazioni (contrapp. a lingua conservativa). ...
Leggi Tutto
villaggesco
agg. (iron.) Dell’attore, scrittore e regista Paolo Villaggio. ◆ Nel mondo secondo Fantozzi, tutto è basso, niente è alto. Al cinema, e anche nei primi libri, questa crudeltà villaggesca [...] è un libro tutto d’un pezzo. Spesso esilarante, a tratti così efferatamente sgradevole da rasentare l’uggia tipica di certa letteratura splatter, sempre coraggioso. E questo, con la libertà di pensiero, in fondo c’entra. (Michele Serra, Repubblica, 5 ...
Leggi Tutto
cibertronico
agg. Relativo a sistemi elettronici e informatici molto avanzati. ◆ «The Matrix» presenta un mondo in cui ogni singola entità fisica, uomo compreso, è una sintesi creata da un universo elettronico. [...] Una premessa da delirio cibertronico che mescola abilmente i parametri della letteratura fantascientifica, da Asimov a Gibson, con le più assurde stravaganze da comic-book. (Silvia Bizio, Repubblica, 8 aprile 1999, p. 45, Spettacolo).
Composto da ...
Leggi Tutto
disimpegno
diṡimpégno s. m. [der. di disimpegnare]. – 1. a. Il disimpegnare, il disimpegnarsi, in locuz. e frasi particolari: cercavo un pretesto che mi fosse di d., che potesse liberarmi dall’impegno; [...] disimpegno. c. Atteggiamento di distacco e di indipendenza, nella propria attività culturale, dagli indirizzi di una qualsiasi ideologia: letteratura, arte del d., quella di chi concepisce l’attività culturale e artistica come fine a sé stessa e non ...
Leggi Tutto
formula
fòrmula (o fòrmola) s. f. [dal lat. formula, propr. dim. di forma «forma»]. – 1. a. Frase o insieme di frasi imposte da una norma consuetudinaria (rituale o legale) come espressione costante [...] in senso peggiorativo, frase fatta, formulazione cristallizzata e sim.: f. abusate, f. stereotipe; ripetere le solite formule. In letteratura, e in partic. nella poesia epica greca, talora anche nell’epica popolare non greca, insieme di parole che si ...
Leggi Tutto
formulare1
formulare1 agg. [der. di formula]. – Di formula o di formule, costituito di formule: linguaggio f., dei notai, della liturgia, della poesia epica greca; letteratura f., raccolta di formule [...] giuridiche o notarili ...
Leggi Tutto
slavo
agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. mediev. Slavus, adattam. della denominazione originale *slovĕn-, di etimo incerto]. – Degli Slavi, delle popolazioni e dei paesi slavi: civiltà, cultura, letteratura [...] s.; le antiche genti s.; il fascino s. (v. fascino). In partic., le lingue s. (e, come s. m., lo slavo), il complesso delle lingue, appartenenti al gruppo linguistico indoeuropeo, parlate dai popoli slavi, ...
Leggi Tutto
Rivista letteraria trimestrale, fondata a Firenze nel 1937, e diretta da A. Bonsanti. Continuazione ideale di Solaria (➔), il suo interesse si concentrò sul fatto letterario e stilistico, con un gusto alquanto ermetizzante. Nel 1950, dopo varie...
In origine, l'arte di leggere e scrivere; poi, la conoscenza di ciò che è stato affidato alla scrittura, quindi in genere cultura, dottrina. Oggi s'intende comunemente per l. l'insieme delle opere affidate alla scrittura, che si propongano fini...