cannibalismo
s. m. Tendenza letteraria di un gruppo di giovani scrittori italiani degli anni Novanta, caratterizzata da espressioni linguistiche e contenuti cruenti, con sfumature talvolta grottesche [...] o ironiche. ◆ una novità, il tramonto -- ammesso che ci sia stata un’alba -- del cannibalismo in letteratura (Walter Mauro, Tempo, 14 settembre 1998, p. 13, Cultura) • Aldo Nove: azzeccatissimo pseudonimo di Antonello Satta Centanin, il «Satta» per ...
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inizio
inìzio s. m. [dal lat. initium, der. di inire «entrare in; cominciare», comp. della prep. in e ire «andare»]. – 1. a. L’atto, il fatto di cominciare, di dare avvio a qualche cosa: l’i. di un lavoro, [...] ’età moderna; agli i. dell’estate; soprattutto per indicare le prime manifestazioni di un fatto storico: gli i. della letteratura italiana, della rivoluzione francese, delle lotte sindacali; o il primo avviamento a uno studio, a una disciplina, a un ...
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sapienziale
agg. [dal lat. tardo sapientialis], letter. – Che riguarda la sapienza, che s’ispira alla sapienza, che tratta della sapienza, intesa come profondo sapere: letteratura s., il complesso degli [...] scritti che contengono massime, proverbî, sentenze, precetti a guida del comportamento morale o della vita pratica. Libri s., gruppo di libri dell’Antico Testamento, così denominati in età cristiana, che ...
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despettacolarizzazione
(de-spettacolarizzazione), s. f. Perdita di spettacolarità, delle manifestazioni esteriori e enfatiche. ◆ ieri [Luciano] Violante ha spiegato in dettaglio in cosa consisterebbe [...] deve replicare, lo faccia attraverso il Csm». (Fabio Martini, Stampa, 3 settembre 1998, p. 6, Interno) • quasi un indice di letteratura d’avanguardia sulla spiaggia a due passi dal luogo in cui [Pier Paolo] Pasolini fu ucciso, dopo la fase della ...
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fedele
fedéle agg. e s. m. [dal lat. fĭdēlis, der. di fides «fede»]. – 1. Che osserva la fede data, che risponde alla fiducia di cui gode, o è costante nell’amore, nei rapporti affettivi: sposa f., marito [...] esattamente ai fatti, all’originale, ecc.: storico, traduttore, interprete fedele. 3. s. m. a. (anche f.) Nell’antica letteratura ed epigrafia cristiane, chi col battesimo ha ricevuto la fede; quindi, cristiano: i f. e gl’infedeli; spesso riferito in ...
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biennale
agg. [dal lat. tardo biennalis, comp. di bi- «due» e annus «anno»]. – 1. a. Che dura due anni: un corso b. di letteratura latina. b. Che ricorre o si fa ogni due anni: festa, celebrazione b.; [...] scatto b. (dello stipendio); esposizione b. di pittura; anche s. f.: la biennale di Venezia. Per estens., esame b., nel vecchio ordinamento delle università, l’esame che riguardava la materia di un corso ...
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disallenato
p. pass. e agg. Che è fuori allenamento, non sufficientemente allenato. ◆ L’apatia dei suoi connazionali non la sorprende. «Sono completamente disallenati alla grande letteratura erotica [...] - teorizza [Erica Jong]». (Alessandra Farkas, Corriere della sera, 30 dicembre 1998, p. 31) • La Venus [Williams] di oggi è parsa una splendida modella disallenata. Lo ha ammesso lei stessa. (Gianni Clerici, ...
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azerbaigiano
ażerbaigiano agg. e s. m. (f. -a). – 1. Dell’Azerbaigiàn (russo Azerbajdžan), regione della Transcaucasia, appartenente sino alla fine del 1991 all’Unione Sovietica e da allora politicamente [...] s. m. Azerbaigiano (o azero), dialetto turco (in turco āzeri) parlato nell’Azerbaigian, che ha avuto anche una propria letteratura. Dal 1989 è lingua ufficiale dell’Azerbaigian (nel 1992 è stato adottato l’alfabeto latino al posto di quello cirillico ...
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vespiano
agg. Dello scrittore e giornalista televisivo Bruno Vespa; da lui condotto. ◆ Splendido isolamento per «Il raggio verde» di Michele Santoro, unico spazio sottratto al monopolio vespiano dell’informazione. [...] del salotto vespiano: «Si dice che la tv sia lo specchio della società – afferma Vespa –. Bene, ho voluto far irrompere la letteratura dentro Porta a Porta per provare a rispondere a un bel quesito: tra un reality show e un buon romanzo, cosa ...
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Rivista letteraria trimestrale, fondata a Firenze nel 1937, e diretta da A. Bonsanti. Continuazione ideale di Solaria (➔), il suo interesse si concentrò sul fatto letterario e stilistico, con un gusto alquanto ermetizzante. Nel 1950, dopo varie...
In origine, l'arte di leggere e scrivere; poi, la conoscenza di ciò che è stato affidato alla scrittura, quindi in genere cultura, dottrina. Oggi s'intende comunemente per l. l'insieme delle opere affidate alla scrittura, che si propongano fini...