patavino
agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Patavinus, der. di Patavium «Padova»], letter. – Sinon. di padovano, spec. in denominazioni e in contesti di tono aulico: l’università p.; Memorie p.; i monumenti [...] p.; Accademia p. di scienze, letteratura e arti; come sost., ma poco com. o scherz., i p., le p., gli abitanti di Padova. ...
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vincere
vìncere v. tr. [lat. vĭncĕre] (pres. io vinco, tu vinci, ecc.; pass. rem. vinsi, vincésti, ecc.; part. pass. vinto). – 1. a. Sopraffare l’avversario in armi, in guerra o in uno scontro qualsiasi, [...] di «ottenere vincendo»): ha partecipato al concorso e ha vinto il posto di bibliotecario; ha vinto il premio Viareggio di letteratura; ha vinto la coppa di nuoto, la medaglia d’oro alle Olimpiadi, ecc. Con specificazione del punteggio: v. per quattro ...
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santocchio
santòcchio s. m. (f. -a) [der. di santo, con suff. spreg.]. – Bacchettone, bigotto: mio Padre ... era un uomo dabbene ... e mi volea Cristiano, ma non santocchio (Goldoni). Poco com. come [...] agg.: una letteratura scetticamente santocchia (Carducci). ...
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santone
santóne s. m. (f. -a) [accr. di santo]. – 1. Persona, in genere di età avanzata, dedita alla vita religiosa e alle pratiche ascetiche, e oggetto di venerazione da parte dei fedeli, con partic. [...] : un s. indiano, musulmano. 2. In senso spreg. o iron., guida spirituale, maestro intellettuale, e sim.: i s. della cultura, della letteratura. 3. In senso spreg., mago, stregone: le fatture di un s. africano; è stato raggirato da una santona. ...
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cabarettaro
s. m. (iron.) Attore da cabaret, che intrattiene il pubblico con battute facili e estemporanee. ◆ Ha mai incontrato la signora Franca Ciampi che definì la sua tv «una tv deficiente»? «Mai. [...] affidandosi alla sua sintassi agrodolce: è il teatro di Peppe Lanzetta, […] «Trovare i ricordi del cinema che ho amato, della letteratura che mi è stata compagna, sapendo che devo più al primo che alla seconda, e concedere spazio alla mia anima di ...
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grillaia
grillàia s. f. [der. di grillo1]. – Luogo sterile, terreno incolto, abitato solo da grilli: dànnoci, in nome di poderi, pantani e grillaie (B. Davanzati); fa un sole su questi bricchi, un riverbero [...] , che rende poco o nulla (quasi a dire, che produce solo grilli): aveva una bella vigna e ne ha fatto una g.; tutto il suo patrimonio consiste in una grillaia. Fig., letter.: in quelle g. della letteratura italiana d’intorno al 1870 (Carducci). ...
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Febo
Fèbo. – Propr., epiteto del dio Apollo (lat. Phoebus, gr. Φοῖβος), che nella letteratura e nella poesia romana è assunto a indicare anche il Sole considerato quale divinità e identificato col dio [...] stesso. Per estens., nell’uso letter. e poet. ital., il Sole, inteso come astro: la dolcissima primavera recata da F. (Boccaccio); gl’inarati colli Solo e muto ascendea l’aprico raggio Di Febo e l’aurea ...
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questione
questióne (letter. o pop. quistióne) s. f. [dal lat. quaestio -onis, der. di quaerĕre «chiedere, interrogare», part. pass. quaestus]. – 1. a. letter. Domanda, interrogazione: formulare una [...] risolve facilmente; con valore attenuato, spesso per modestia: ho scritto un saggio su alcune questioncelle di letteratura medievale; spreg., poco com., questionùccia, questione futile, di scarsissima importanza; pegg. questionàccia, questione noiosa ...
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magiaro
(o màgiaro) agg. e s. m. (f. -a) [dall’ungh. magyar ‹må′d’år›]. – Sinon. di ungherese, usato spec. come termine storiografico per indicare quel raggruppamento etnico ugro-finnico che, nei secoli [...] del medio Danubio (le migrazioni dei M.), ma anche con il sign. più ampio che ha presso gli stessi Ungheresi, i quali chiamano Magyarország l’Ungheria, e magyar nyelv la loro lingua: la popolazione m.; lingua, letteratura, civiltà, cultura magiara. ...
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camillerismo
s. m. (iron.) Tendenza letteraria imposta dalle opere e dallo stile dello scrittore Andrea Camilleri. ◆ Il dialetto come lingua di una narrativa di ampio respiro popolare, che dà nuova linfa [...] intervistato da Giacomo Cacciatore]. (Repubblica, 18 novembre 2000, Palermo, p. I) • Da segnalare, infine, i capitoli sulla letteratura (curato da Marcello Benfante) e sul cinema (Emiliano Morreale). Nel primo si esplorano «le due anime più ...
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Rivista letteraria trimestrale, fondata a Firenze nel 1937, e diretta da A. Bonsanti. Continuazione ideale di Solaria (➔), il suo interesse si concentrò sul fatto letterario e stilistico, con un gusto alquanto ermetizzante. Nel 1950, dopo varie...
In origine, l'arte di leggere e scrivere; poi, la conoscenza di ciò che è stato affidato alla scrittura, quindi in genere cultura, dottrina. Oggi s'intende comunemente per l. l'insieme delle opere affidate alla scrittura, che si propongano fini...