morbido
mòrbido agg. [lat. mŏrbĭdus «fradicio», propr. «malsano», der. di morbus «malattia»]. – 1. Delicato al tatto e cedevole a una leggera pressione: stoffa m.; pelle, carne m.; barba m.; capelli [...] (l’opposto è dura, contrastata); per estens., pellicola, emulsione m., quelle che consentono di ottenere immagini morbide. Analogam., in letteratura, di stile che consente delicate sfumature, passaggi graduali; e in musica, sonorità m., ricca di toni ...
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lamento
laménto s. m. [dal lat. lamentum]. – 1. a. Voce, parola di dolore, spesso mista al pianto: fare, mandare un l.; emettere lamenti, rompere in lamenti, levare alti l.; l. pietoso, straziante. Anche, [...] Componimento di carattere religioso o profano, per lo più in versi, scritto in occasione di un fatto doloroso; è presente nella letteratura antica, spec. medievale, sia in Italia (dove era detto anche pianto) sia in Francia: il l. della Vergine; il l ...
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fiore
fióre s. m. [lat. flōs flōris; già lat. (calco del gr. ἄνϑος) anche il sign. fig. di «parte migliore», ovvero di «parte superiore»]. – 1. a. La parte più bella e appariscente della pianta, che [...] da secco, di sapore più o meno piccante a seconda della maturazione; f. di farina, farina finissima priva di crusca. In letteratura: il f. di un poema, il f. della lirica cinquecentesca, e sim., le pagine più belle, raccolte in antologia; fiori di ...
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appendice
s. f. [dal lat. appendix -icis, der. di pendēre «pendere»]. – 1. Parte aggiunta, accessoria a un’altra: a. a un discorso, a una conferenza; con riferimento a libri, aggiunta posta in fine del [...] grossolano e popolareggiante di questo tipo di romanzi, le espressioni, per lo più spreg., scrittore, romanziere d’a., letteratura d’a., e sim. 3. In anatomia: a. cecale o vermiforme, prolungamento cilindrico, stretto, di lunghezza variabile (5 ...
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periplo
pèriplo (poet. perìplo) s. m. [dal lat. perĭplus, gr. περίπλους, comp. di περι- «peri-» e πλοῦς «navigazione»]. – 1. a. Circumnavigazione di un’isola o di un continente: il p. della Sicilia, [...] ’uso letter., anche in senso fig.: un lungo p. attraverso idee e forme di vita (Montale). 2. Nell’antica letteratura greca, descrizione dei porti di un determinato mare, con le indicazioni utili alla navigazione e talvolta con notizie etnografiche e ...
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sutra
s. m. [voce sanscr., propr. «regola, norma di comportamento»], invar. – Nella letteratura e nella cultura dell’India antica, denominazione di aforismi brevissimi (generalm. di due o tre parole) [...] di carattere religioso e rituale, grammaticale e letterario, filosofico e scientifico; tali aforismi, accompagnati da minuti commenti, indispensabili per l’estrema concisione degli aforismi stessi e per ...
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scherzo
schérzo s. m. [der. di scherzare]. – 1. a. L’atto, il fatto di scherzare, di parlare cioè o di fare qualcosa mostrando di volersi divertire e di non dare alle parole o alle cose il significato [...] più raramente, una breve composizione orchestrale (per es., lo Scherzo sinfonico L’Apprendista stregone di P. Dukas). 3. In letteratura, breve componimento poetico di argomento e di tono leggero, non impegnato, satirico; il termine è usato più spesso ...
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enueg
〈enu̯è?〉 s. f., provenz. [der. di enuei «annoiare», che è dal lat. tardo inodiare, formato sulla locuzione in odio esse]. – Genere di componimento proprio della letteratura provenzale, e imitato [...] anche in Italia col nome di noia (v. noia, n. 5) ...
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sensualismo
s. m. [der. di sensuale]. – 1. In filosofia: a. La dottrina morale che edonisticamente considera il piacere dei sensi come il fine massimo di ogni azione. b. In senso meno proprio, si usa [...] (sul modello del fr. sensualisme) come equivalente di sensismo. 2. Nella letteratura e nell’arte, tendenza a esprimere e rilevare gli aspetti sensuali di ciò che si rappresenta: il s. dannunziano. ...
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dipartita
s. f. [der. di dipartire]. – 1. poet. Allontanamento, distacco, partenza: dopo l’empia dipartita Che dal dolce mio bene Feci (Petrarca). Nella storia della letteratura, componimento, per lo [...] più in ottava rima, che canta il distacco dell’innamorato dalla sua donna. 2. Per eufemismo, letter., il distacco definitivo dal mondo, morte: l’ora, il momento della dipartita ...
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Rivista letteraria trimestrale, fondata a Firenze nel 1937, e diretta da A. Bonsanti. Continuazione ideale di Solaria (➔), il suo interesse si concentrò sul fatto letterario e stilistico, con un gusto alquanto ermetizzante. Nel 1950, dopo varie...
In origine, l'arte di leggere e scrivere; poi, la conoscenza di ciò che è stato affidato alla scrittura, quindi in genere cultura, dottrina. Oggi s'intende comunemente per l. l'insieme delle opere affidate alla scrittura, che si propongano fini...