bizantinologo
biżantinòlogo s. m. (f. -a) [comp. di bizantino e -logo] (pl. m. -gi o -ghi). – Studioso di storia, letteratura, arte bizantina. ...
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blank verse
‹bläṅk vë′ës› locuz. ingl. (propr. «verso bianco», cioè senza rima; pl. blank verses ‹... vë′ësi∫›), usata in ital. come s. m. – È così chiamato il verso sciolto, decasillabo, della letteratura [...] inglese, derivato dall’endecasillabo sciolto dei cinquecentisti italiani; portato alla massima libertà e duttilità da Shakespeare, raggiunse il vertice della perfezione in Milton ed è rimasto tra le forme ...
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taccuino
taccüino s. m. [dall’arabo taquīm, lat. mediev. tacuinum]. – 1. Libriccino con fogli bianchi per appunti: segnare una data, un appuntamento sul t.; un t. rilegato in pelle. 2. estens. a. In [...] letteratura, titolo di opere formate da pezzi varî, quasi frammentarî e inorganici come le note di un taccuino (per es., Taccuino di Arno Borghi di A. Soffici, 1933; Il t. del vecchio, raccolta di poesie di G. Ungaretti, 1960). Nel tardo medioevo, ...
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messaggio
messàggio s. m. [dal fr. message, der. del fr. ant. meis, che è il lat. mĭssus (s. m.) «messo, inviato»]. – 1. a. Notizia, annuncio, comunicazione e sim., che si trasmette ad altri a voce o [...] o cristiano o evangelico; il m. giovanneo (di Giovanni Battista, o di Giovanni XXIII); il m. di Gandhi; e in letteratura: il m. stilistico del Petrarca; il m. dei simbolisti, ecc. Con accezione più ampia, insieme di insegnamenti, indicazioni, spinte ...
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tragedia
tragèdia (poet. ant. tragedìa) s. f. [dal lat. tragoedia, e questo dal gr. τραγῳδία, comp. di τράγος «capro» e ᾠδή «canto»]. – 1. a. Opera e rappresentazione drammatica che si caratterizza, [...] di Racine, le t. dell’Alfieri; una t. in cinque atti. Con valore collettivo, e riferimento alla produzione di tragedie di una determinata letteratura o epoca storica, o di un autore: uno studioso della t. greca, romana; la t. spagnola, francese; la t ...
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ragionare
v. intr. [der. di ragione] (io ragióno, ecc.; aus. avere). – 1. a. ant. Discorrere, conversare, parlare: incominciarono a r. delle virtù di diverse pietre (Boccaccio); Né teco le compagne ai [...] ). b. Trattare o discutere di un determinato argomento: i quali ne ragionarono in vari scritti (Leopardi); r. di storia, di letteratura, di teologia, d’interessi. c. Con uso trans., nelle due prec. accezioni: Poscia che m’ebbe ragionato questo (Dante ...
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italianista
s. m. e f. [der. di italiano] (pl. m. -i). – Studioso di storia, costume, civiltà, cultura, lingua, letteratura italiana (spec. con riferimento a stranieri). In partic., docente universitario [...] di letteratura italiana. ...
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menestrello
menestrèllo (ant. minestrèllo o ministrèllo) s. m. [dal fr. ant. menestrel, mod. ménestrel, che è il lat. ministerialis «incaricato di un servizio (ministerium)»]. – 1. Nel medioevo, giullare [...] e cantava le poesie composte dai trovatori o dai trovieri, o anche da lui stesso (la parola divenne popolare attraverso la letteratura romantica, che fece del menestrello un tipo ideale, per il quale amore, poesia e musica si identificano). 2. Per ...
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idealizzare
idealiżżare v. tr. [der. di ideale]. – Rappresentare, nell’arte, il soggetto preso a modello o in genere il contenuto della propria esperienza non quale esso è effettivamente o può essere [...] interpretandolo in modo da avvicinarlo a un tipo di perfezione ideale: i. la natura; i. la figura umana (nella poesia, nella letteratura, nella pittura, nella scultura). Nell’uso com., attribuire alle cose reali un’idea di bello e di bene che è nella ...
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didascalico
didascàlico agg. [dal lat. tardo didascalĭcus, gr. διδασκαλικός; v. didascalia] (pl. m. -ci). – 1. Relativo all’insegnamento: metodo d. (più com. didattico). 2. Che ha lo scopo d’insegnare [...] univa all’esigenza espositiva l’intento di temperare con l’arte l’aridità degli insegnamenti; analogam., prosa d., poemetti d., letteratura d. (o di carattere d., d’intenti d.), e sim.; per estens., poeti, scrittori d., autori di opere didascaliche ...
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Rivista letteraria trimestrale, fondata a Firenze nel 1937, e diretta da A. Bonsanti. Continuazione ideale di Solaria (➔), il suo interesse si concentrò sul fatto letterario e stilistico, con un gusto alquanto ermetizzante. Nel 1950, dopo varie...
In origine, l'arte di leggere e scrivere; poi, la conoscenza di ciò che è stato affidato alla scrittura, quindi in genere cultura, dottrina. Oggi s'intende comunemente per l. l'insieme delle opere affidate alla scrittura, che si propongano fini...