dialettale
agg. [der. di dialetto]. – Del dialetto: parola, espressione d.; pronuncia d.; usi d.; scritto in dialetto: poesia, letteratura dialettale. ...
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poliziesco
poliziésco agg. [der. di polizia1] (pl. m. -chi). – 1. Della polizia, cioè degli organi e agenti di polizia: indagini p.; intervento p.; più spesso, che si ritiene proprio, tipico, caratteristico [...] di polizia o da investigatori privati al fine di individuarne l’autore: romanzo, racconto p.; film, telefilm p.; letteratura p., genere p., genere letterario che si considera fiorito nella prima metà del secolo 19° (soprattutto con alcune opere ...
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gigante
s. m. e agg. [dal lat. gigas -antis, gr. γίγας -αντος]. – 1. s. m. a. Nella mitologia antica e nella Bibbia, oltre che nelle fiabe popolari, nome di esseri di statura e forza straordinaria a [...] s. m., fig. a. Persona di straordinarie doti intellettuali e morali, o di grandissimo ingegno, che domina in un campo della letteratura, dell’arte, della scienza: è un g. (e più spesso al plur., i g.) della scienza, della poesia, della pittura, della ...
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contrasto
s. m. [der. di contrastare]. – 1. Il contrastare, nei varî sign. del verbo: a. Ostacolo, impedimento: trovare, incontrare c. in qualche cosa; Rivolger le sue forze ove contrasto Men duro trovi [...] a contrasto. 2. Componimento, quasi sempre in versi, tutto o in parte dialogato, caratteristico della letteratura medievale e delle letterature romanze, nel quale era svolta una disputa tra figure allegoriche o personificazioni di concetti astratti ...
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umanoide
umanòide s. m. [comp. di umano e -oide]. – Oggetto d’apparenza umana costruito artificialmente; talora, anche, primate i cui modi di comportamento sono molto vicini a quelli dell’uomo. Nella [...] letteratura fantascientifica, essere extraterrestre d’aspetto simile agli esseri umani. ...
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neorealismo
s. m. [comp. di neo- e realismo]. – 1. Movimento filosofico, sorto tra la fine dell’Ottocento e gli inizî del Novecento, che, pur con diversità di singole posizioni e interpretazioni, tende [...] Moore e B. Russell) e negli Stati Uniti (con R. B. Perry, W. P. Montague e altri). 2. In letteratura, tendenza della narrativa italiana, manifestatasi intorno al 1930 e affermatasi come esigenza di aderire più fedelmente, concedendo il meno possibile ...
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picaresco
picarésco agg. [dallo spagn. picaresco, der. di pícaro (v. picaro)] (pl. m. -chi). – Relativo a un genere letterario sorto in Spagna nella seconda metà del sec. 16° (il cui prototipo è considerato [...] resto d’Europa, caratterizzato dalla descrizione delle avventure dei picari, popolani furbi, imbroglioni e privi di scrupoli: letteratura p.; romanzo p.; novelle picaresche. Anche, che ricorda o rispecchia l’atmosfera, le situazioni, le trame tipiche ...
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neoteroi
neòteroi s. m. pl. [traslitt. del gr. νεώτεροι «più giovani», compar. di νέος «nuovo, giovane»] (talvolta adattato in neòteri). – Nella letteratura latina, nome usato per la prima volta da Cicerone [...] (con l’altro equivalente di poetae novi) per indicare i poeti della sua età (tra i quali in primo luogo Catullo) che, imitando gli alessandrini, si atteggiavano a innovatori, prediligendo nelle loro composizioni ...
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bizantinismo
biżantinismo s. m. [der. di bizantino]. – 1. Il perdersi in questioni e in sottigliezze eccessive (con riferimento alle controversie teologiche frequenti nel mondo bizantino); il termine [...] a proposito di vane complicazioni burocratiche o (con allusione ai costumi di corte dell’Impero bizantino) di un cerimoniale esagerato, e sim. 2. Preziosismo, ostentazione, in arte e letteratura, di un gusto estetizzante raffinato e decadente. ...
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iamatologia
iamatologìa (o yamatologìa) s. f. [comp. di Yamato (nome di un’antica provincia del Giappone, passato poi a indicare il Giappone stesso) e -logia]. – Studio della lingua, letteratura e civiltà [...] giapponesi ...
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Rivista letteraria trimestrale, fondata a Firenze nel 1937, e diretta da A. Bonsanti. Continuazione ideale di Solaria (➔), il suo interesse si concentrò sul fatto letterario e stilistico, con un gusto alquanto ermetizzante. Nel 1950, dopo varie...
In origine, l'arte di leggere e scrivere; poi, la conoscenza di ciò che è stato affidato alla scrittura, quindi in genere cultura, dottrina. Oggi s'intende comunemente per l. l'insieme delle opere affidate alla scrittura, che si propongano fini...