iporchema
iporchèma (alla greca ipòrchema) s. m. [dal gr. ὑπόρχημα] (pl. -i). – Nella letteratura greca antica, forma della poesia melica consistente in un canto corale in metri cretici, accompagnato [...] dalla musica della cetra e del flauto e dalla danza; di origine cretese, in principio connesso con il culto di Apollo, fu poi usato per celebrare divinità o uomini insigni: gli i. di Simonide, di Bacchilide ...
Leggi Tutto
grecista
s. m. e f. [der. di greco] (pl. m. -i). – Studioso, cultore della civiltà, e in partic. della lingua e letteratura degli antichi Greci. ...
Leggi Tutto
stradiottesco
stradiottésco (o stradiotésco) agg. [der. di stradiotto, stradioto] (pl. m. -chi). – Degli stradiotti. Letteratura s., produzione letteraria che si espresse in Venezia nel 16° sec. in un [...] linguaggio ibrido, in cui al dialetto veneziano si mescolano elementi istriani e dalmati e del greco moderno; è rappresentata da alcuni poemetti che ricordano, per lo più in tono burlesco ed eroicomico, ...
Leggi Tutto
nuance
‹nü̯ã′s› s. f., fr. [der. di nue «nuvola», che è il lat. pop. *nūba, alteraz. del lat. class. nūbes «nube», con allusione ai riflessi sfumati delle nuvole]. – Sfumatura; il termine è usato talvolta [...] anche in contesti ital., sia nel sign. proprio di gradazione di colore, soprattutto nel linguaggio della moda, sia in senso fig., in arte o in letteratura (una n. di significato, di stile, di tono, ecc.). ...
Leggi Tutto
quattrocentista
s. m. e f. [der. di quattrocento] (pl. m. -i). – 1. a. Scrittore, artista del Quattrocento (sec. 15°): i grandi q.; anche agg.: i poeti, i pittori quattrocentisti. b. Studioso di letteratura, [...] arte o altre attività del Quattrocento. 2. Nello sport, corridore (o nuotatore) specializzato nel percorso dei 400 metri ...
Leggi Tutto
straniamento
straniaménto s. m. [der. di straniare]. – Variante frequente di estraniamento, soprattutto nell’accezione specifica con cui il termine è usato con riferimento al teatro di B. Brecht. Nella [...] teoria della letteratura, effetto di sconvolgimento della percezione abituale della realtà, al fine di rivelarne aspetti nuovi o inconsueti, che il narratore induce nel lettore attraverso varî procedimenti narrativi e stilistico-linguistici, quali il ...
Leggi Tutto
magismo
s. m. [der. di magia], letter. – 1. Quanto attiene alla magia; complesso di conoscenze o di pratiche esoteriche e occulte. 2. Nella letteratura moderna e contemporanea, attitudine di uno scrittore [...] a creare, intorno alle cose narrate o evocate, un’aura di suggestione magica, un’atmosfera surreale e sim. Anche, il complesso dei mezzi espressivi di cui uno scrittore si giova a tal fine, e la poetica ...
Leggi Tutto
formalista
s. m. e f. [der. di formale, sull’esempio del fr. formaliste] (pl. m. -i). – 1. Chi si attiene con troppo rigore alla forma, alle formalità (o più genericam. alle convenzioni, alle apparenze [...] f.; quanto sono f. questi funzionarî!; più genericam.: non sono un f., e guardo più alle intenzioni che ai modi e alle parole. 2. Fautore, seguace, esponente del formalismo, in arte, letteratura, critica estetica, o in filosofia, diritto, matematica. ...
Leggi Tutto
grottesco
grottésco agg. e s. m. [der. di grottesca] (pl. m. -chi). – 1. agg. Stranamente e bizzarramente deforme, riferito in origine alle pitture parietali dette grottesche (v. la voce prec.), e poi [...] : dare nel g.; cadere nel g.; una descrizione che rasenta il g.; c’è del g. in tutto questo! b. In letteratura, è uno degli aspetti del comico, che nasce da uno squilibrio, da una sproporzione voluta fra gli elementi rappresentativi (per es., la ...
Leggi Tutto
escondig
〈eskondìč〉 s. m., provenz. ant. [propr. «scusa», comp. del lat. ex- e tema di condicĕre «annunciare, significare»]. – Composizione lirica della letteratura provenzale, che il poeta scrive a [...] giustificazione o scusa di particolari appunti mossigli, ripetendo più volte la protesta: «se mai ho detto (o fatto) questo ...». Un esempio italiano è nella canzone CCVI del Petrarca S’i’ ’l dissi mai, ...
Leggi Tutto
Rivista letteraria trimestrale, fondata a Firenze nel 1937, e diretta da A. Bonsanti. Continuazione ideale di Solaria (➔), il suo interesse si concentrò sul fatto letterario e stilistico, con un gusto alquanto ermetizzante. Nel 1950, dopo varie...
In origine, l'arte di leggere e scrivere; poi, la conoscenza di ciò che è stato affidato alla scrittura, quindi in genere cultura, dottrina. Oggi s'intende comunemente per l. l'insieme delle opere affidate alla scrittura, che si propongano fini...