epopea
epopèa s. f. (ant. epopèia) [dal gr. ἐποποιΐα, comp. di ἔπος (v. epos) e ποιέω «fare»]. – 1. a. Narrazione poetica di gesta eroiche; poema epico, o ciclo di poemi, che raccoglie in unità organica [...] , l’e. dei Nibelunghi. b. Il genere epico, il complesso dei poemi epici di una letteratura, di un popolo: un ampio studio sull’e. orientale, greca, romana, germanica; l’e. cavalleresca medievale. 2. Per estens., serie di fatti eroici degni di poema ...
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argenteo
argènteo agg. e s. m. [dal lat. argenteus]. – 1. agg. a. Di argento: calice a., monete argentee. Codice a., in partic. il codice di 187 fogli, che conserva la massima parte di quanto è giunto [...] secondo una divisione convenzionale ormai superata, il periodo della letteratura latina compreso fra la morte di Augusto e la del quinario e la sparizione del sesterzio, ebbe nell’età imperiale romana la prevalenza; la sua coniazione, dal 15 a. C. ...
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lingua
lìngua s. f. [lat. lĭngua (con i sign. 1 e 2), lat. ant. dingua]. – 1. a. Organo della cavità orale dei vertebrati, con funzione tattile e gustativa, che ha anche parte importante nel processo [...] latino, e ancora oggi usata da filologi e storici della letteratura con riferimento ai secoli delle origini; esercizî di lingua, l. (Dante), della poesia in volgare. L. toscana in bocca romana, modo prov. con cui si è inteso affermare che la lingua ...
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latinita
latinità s. f. [dal lat. latinĭtas -atis]. – 1. a. L’essere latino, cioè l’appartenenza (e il sentimento di appartenenza) alla nazione, alla tradizione, alla civiltà, alla cultura, alla lingua [...] , che le rendeva partecipi del diritto latino, trasformato poi da Cesare (49 a. C.) nel pieno diritto di cittadinanza romana. 3. a. La lingua e la letteratura latina, e il periodo in cui la lingua latina fu parlata e scritta: il lessico di tutta la l ...
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umanistico
umanìstico agg. [der. di umanista2] (pl. m. -ci). – 1. Dell’umanesimo o degli umanisti: periodo u.; la cultura, la letteratura u.; filologia u., la filologia degli umanisti o quella esercitata [...] scrittura chiara e sobria, modellata su quella romana e carolina, introdotta dai grandi umanisti fiorentini tipografico u. o sinibaldi, v. sinibaldi. 2. Che riguarda le letterature classiche o ha in esse fondamento: studî u.; dare un indirizzo u ...
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storia
stòria (ant. o letter. istòria) s. f. [dal lat. historia, gr. ἱστορία, propr. «ricerca, indagine, cognizione» da una radice indoeur. da cui il gr. οἶδα «sapere» (e ἴστωρ «colui che sa») e il lat. [...] moderna, contemporanea; s. universale; s. patria; s. orientale, greca, romana; s. inglese, francese; s. d’Italia; s. degli Stati frase pronunciata da Ugo Foscolo nell’orazione inaugurale del corso di letteratura a Pavia (1809). c. In senso lato, il ...
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Febo
Fèbo. – Propr., epiteto del dio Apollo (lat. Phoebus, gr. Φοῖβος), che nella letteratura e nella poesia romana è assunto a indicare anche il Sole considerato quale divinità e identificato col dio [...] stesso. Per estens., nell’uso letter. e poet. ital., il Sole, inteso come astro: la dolcissima primavera recata da F. (Boccaccio); gl’inarati colli Solo e muto ascendea l’aprico raggio Di Febo e l’aurea ...
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questione
questióne (letter. o pop. quistióne) s. f. [dal lat. quaestio -onis, der. di quaerĕre «chiedere, interrogare», part. pass. quaestus]. – 1. a. letter. Domanda, interrogazione: formulare una [...] per i problemi nazionali e territoriali dei paesi dei Balcani; la q. romana, insorta dopo l’annessione al Regno d’Italia nel 1860 dei territorî ho scritto un saggio su alcune questioncelle di letteratura medievale; spreg., poco com., questionùccia, ...
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cristiano
agg. e s. m. [dal lat. Christianus, gr. Χριστιανός]. – 1. agg. a. Di Cristo, come fondatore del cristianesimo: religione, fede c.; èra c. (o èra volgare), l’età che ha inizio con la nascita [...] o è da esso ispirato: la civiltà c.; arte, letteratura cristiana. e. Che si richiama alla dottrina e alla prassi alcuna religione positiva; Segretariato per i non c., organo della Curia romana istituito nel 1964. b. Nel linguaggio fam. è usato come ...
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fortuna
s. f. [lat. fortūna, der. di fors fortis «caso, sorte»]. – 1. Propriam., nome di un’antica divinità romana, personificazione della forza che guida e avvicenda i destini degli uomini, ai quali [...] , benessere, ricchezza, oppure infelicità e sventura: la dea Fortuna; il tempio della Fortuna. Concepita e rappresentata variamente nella letteratura e nell’arte (Dante, per es., nel c. VII dell’Inf., l’immaginò come un’intelligenza celeste ordinata ...
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Favolista latino (sec. 1° d. C.). Poco sappiamo della sua vita. Originario della Macedonia, fu a Roma liberto di Augusto; poi sotto il regno di Tiberio, dopo aver composto i primi due libri di favole, subì un processo intentatogli da Seiano,...
Originariamente iscrizione, specialmente funeraria, poi componimento poetico mirante a fermare in breve il ricordo di una vita, di una impresa, di un’offerta ecc.; il significato di «piccolo componimento mordace» appare in età romana.
La tradizione...