serpente
serpènte s. m. [lat. serpens -entis, propr. part. pres. di serpĕre «strisciare»]. – 1. a. Nome comune di tutte le specie di rettili squamati appartenenti al sottordine ofidî, tutti caratterizzati [...] copulatori. Sono tutti predatori diffusi soprattutto nelle regioni tropicali e subtropicali; nelle zone temperate e fredde cadono in letargo durante i mesi invernali. Tra le specie più note: s. arlecchino, nome di alcuni serpenti corallo dell’America ...
Leggi Tutto
risentire
v. tr. [comp. di ri- e sentire] (io risènto, ecc.). – 1. Sentire di nuovo, nel senso di ascoltare: non voglio r. quegli sciocchi discorsi; quando risente quella canzone, si commuove. Nel rifl., [...] ; le sue maniere risentono della sua buona educazione. 3. intr. pron. a. letter. Riprendere i sensi dopo uno svenimento, il letargo, ecc.; ridestarsi dal sonno: Io era come quei che si risente Di visïone oblita (Dante); Come a mezzo del cammino ...
Leggi Tutto
risveglio
risvéglio s. m. [der. di risvegliare]. – Il fatto di risvegliarsi, di essersi risvegliato. 1. In senso proprio, come passaggio dal sonno alla veglia: l’urlo delle sirene provocò il suo improvviso [...] dopo il r. dall’anestesia fu riportato in corsia. 2. In senso fig.: a. Il riscuotersi e riprendersi da uno stato di letargo o torpore, di inerzia o abbandono, di passività o inattività: il r. della primavera, della natura, dopo la fase invernale; in ...
Leggi Tutto
crasso
agg. [dal lat. crassus]. – 1. a. letter. Grasso, denso: la terra c., ottusa, immobile (Rucellai); aere c. (Pindemonte). b. fig. Grossolano, madornale: un c. errore; Ma di sì c. error, di tanta [...] (Parini); ignoranza c., grande, in cose da tutti sapute; torpido, pesante: pigrizia c.; ridestandomi dal mio lungo e c. letargo (Alfieri). 2. In anatomia, intestino c. (o semplicem. crasso s. m.), la parte terminale del tubo digerente, lunga circa ...
Leggi Tutto
zapodidi
żapòdidi s. m. pl. [lat. scient. Zapodidae, dal nome del genere Zapus: v. zapo]. – In zoologia, famiglia di mammiferi roditori che comprende le siciste e i topi saltatori, diffusi dall’Europa [...] sviluppati per il salto; vivono in una grande varietà di ambienti, dalle savane, ai boschi e alle paludi, e in inverno cadono in un letargo che dura dai sei agli otto mesi; la loro dieta consiste di bacche, semi, funghi e piccoli invertebrati. ...
Leggi Tutto
Forma di vita latente che comporta un rallentamento reversibile delle funzioni vitali fondamentali, in cui cadono invertebrati e Vertebrati, e che può essere determinata da influenze intrinseche ed estrinseche. È chiamato anche impropriamente...
letargo
Antonio Lanci
È usato, in rima, in Pd XXXIII 94 Un punto solo m'è maggior letargo / che venticinque secoli a la 'mpresa / che fé Nettuno ammirar l'ombra d'Argo. Questi versi hanno costituito, fin dai primi tempi, una vera crux interpretum:...