cadere
cadére v. intr. [lat. cadĕre, con mutamento di coniugazione] (pass. rem. caddi, cadésti, ecc.; fut. cadrò, ecc.; condiz. cadrèi, ecc.; nell’uso ant. e letter., si ha in alcune forme il tema cagg-: [...] assonnato, stanchissimo. Soprattutto per indicare improvviso o grave mutamento di stato fisico o psichico: c. malato, ammalarsi; c. in letargo, in catalessi, in deliquio, in stato di coma; è caduto nella più cupa disperazione. 3. a. Di un corpo ...
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ibernoma
ibernòma s. m. [der. di ibern(ante), col suff. -oma] (pl. -i). – Tumore benigno, generalmente localizzato nella regione interscapolovertebrale, talvolta all’ascella, costituito da un tipo speciale [...] di lipoma, composto di grasso rosso-bruno simile a quello della ghiandola ibernante degli animali che cadono in letargo. ...
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profondo
profóndo agg. [lat. profŭndus, comp. di pro-1 e del sost. fundus «fondo2»; anche sostantivato al neutro, profundum]. – 1. a. Con riferimento a uno sviluppo in senso verticale, detto di massa [...] notte più avanzata. e. Del sonno, grave, pesante: era immerso in un sonno p.; cadde in un sonno p.; analogam., un p. letargo. In medicina, coma p., v. coma3. f. Grande, estremo nel suo genere, o anche totale, completo: la sua ignoranza è davvero p ...
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catafora
catàfora s. f. [dal lat. mediev. cataphora, che è dal gr. καταϕορά «caduta, letargo»]. – 1. In stilistica, forma di prolessi consistente nell’anticipare, di solito mediante un pronome, il complemento [...] dipendente dal verbo, come, per es., nella frase l’avevo già sentita questa storiella! 2. Nel linguaggio medico del passato, stato discontinuo di letargia o di precoma. ...
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gliridi
ġlìridi s. m. pl. [lat. scient. Gliridae, dal nome del genere Glis, che è dal lat. class. glis gliris «ghiro»]. – Famiglia di roditori (sinon. di muscardinidi) che comprende quattordici specie [...] Minore, Asia occid., Giappone e Africa: sono animali generalmente notturni, arboricoli, e nella stagione fredda sono soggetti a un periodo di letargo di durata e intensità variabili; il rappresentante più tipico è il ghiro, della specie Glis glis. ...
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pipistrello
pipistrèllo s. m. (lat. vespertilio (-onis), der. di vesper «sera»; cfr. le forme antiche vispistrello, vipistrello]. – 1. Nome con cui sono genericamente indicate le specie di mammiferi [...] , spesso riuniti in grandi colonie, sugli alberi o in cavità naturali e artificiali; alcune specie vanno in letargo, altre sono migratrici; in base al tipo di alimentazione si distinguono specie carnivore, insettivore, frugivore, ematofaghe (i ...
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marmotta1
marmòtta1 s. f. [dal fr. marmotte, di etimo incerto]. – 1. a. Nome delle varie specie di roditori appartenenti al genere Marmota, famiglia sciuridi, distribuiti nell’Europa centr., in Asia [...] la coda, con pelame folto, che vivono solitarî o in colonie e scavano nel terreno complessi sistemi di tane, nelle quali trascorrono in letargo i mesi invernali (di qui la similitudine dormire come una m., dormire sodo e a lungo, e l’uso fig. della ...
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moscardino
s. m. [der. di moscado, variante ant. di moscato2 nel sign. di «muschio1»]. – 1. ant. Pasticca confezionata con muschio e altre droghe, che si usava far sciogliere in bocca per profumare l’alito. [...] di insetti, uova e nidiacei; costruisce nidi sferici con steli d’erba e foglie, all’interno dei quali trascorre il letargo invernale e alleva i piccoli. 4. In zoologia, nome di un piccolo mollusco cefalopode ottopode (lat. scient. Ozaena moschata ...
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anabiosi
anabïòṡi s. f. [dal gr. ἀναβίωσις «il rivivere, reviviscenza»]. – In biologia, capacità di molti organismi, sia vegetali (licheni, muschi, ecc.) sia animali (molti protozoi, crostacei, molluschi, [...] da immobilità, rigidità e cessazione di ogni scambio col mondo esterno. Possono rientrare nell’anabiosi anche i fenomeni del sonno estivo e del sonno invernale (letargo, estivazione, ibernazione) di molti animali a sangue freddo e a sangue caldo. ...
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Forma di vita latente che comporta un rallentamento reversibile delle funzioni vitali fondamentali, in cui cadono invertebrati e Vertebrati, e che può essere determinata da influenze intrinseche ed estrinseche. È chiamato anche impropriamente...
letargo
Antonio Lanci
È usato, in rima, in Pd XXXIII 94 Un punto solo m'è maggior letargo / che venticinque secoli a la 'mpresa / che fé Nettuno ammirar l'ombra d'Argo. Questi versi hanno costituito, fin dai primi tempi, una vera crux interpretum:...