tanto
agg., pron. e avv. [lat. tantus agg., tantum avv.]. – 1. agg. a. Al sing., riferito a cosa, così grande, in così gran quantità, e con sign. più determinati, così lungo, così ampio, così esteso, [...] a quanto, in comparativi di uguaglianza o in prop. comparative: è t. lungo quanto largo; corre t. il cane quanto la lepre; o per esprimere una corrispondenza diretta o inversa: t. più vali quanto più sai; quanto più glielo ripeto, t. meno obbedisce ...
Leggi Tutto
gemito
gèmito s. m. [dal lat. gemĭtus -us, der. di gemĕre «gemere»]. – Il lamento di chi geme, pianto sommesso: emettere, trarre gemiti; l’insistente g. del ferito. Anche d’animali; in partic., la voce [...] o il verso che fanno il capriolo o la lepre, quando sono afferrati dai cani o da altri animali durante la caccia. ...
Leggi Tutto
vepre
vèpre s. m. o f. [dal lat. vepres m. (f. in Lucrezio)], letter. – 1. Pruno selvatico, cespuglio spinoso: come la paurosa lepre nelle vepri nascosa (Boccaccio); su da’ palpitanti Vepri un lieve [...] pel cielo frullar d’ale (Pascoli); turbati Discendevamo tra i vepri (Montale). 2. In araldica, figura che rappresenta un pruno selvatico, sradicato, di sette rami, ognuno terminante in un frutto; per alterazione ...
Leggi Tutto
impiombare
v. tr. [der. di piombo] (io impiómbo, ecc.). – 1. Riempire, rivestire di piombo; fermare, saldare con piombo. Con accezioni più partic.: a. Fermare una chiusura con sigillo di piombo (in cui [...] del più tecnico otturare) anche ora che le otturazioni si fanno con speciale amalgama. c. I. una persona, o una lepre, una pernice, impallinarla. 2. Nel linguaggio marin. (anche incordonare), collegare le estremità di due cavi intrecciando i loro ...
Leggi Tutto
caprolago
capròlago s. m. [lat. scient. Caprolagus, comp. del gr. κάπρος «cinghiale» e λαγώς «lepre»] (pl. -ghi). – Genere di conigli selvatici dell’Asia, della famiglia leporidi, caratterizzati dalla [...] brevità degli orecchi e dei piedi ...
Leggi Tutto
slancio
slàncio s. m. [der. di slanciare; l’uso fig. è modellato sul fr. élan]. – 1. Atto di slanciarsi, rapido movimento del corpo per balzare in avanti, in alto o in basso: con uno s. saltò sulla moto [...] e partì; con uno s. improvviso il cane fu addosso alla lepre e la immobilizzò; prendere lo s., prendere la rincorsa, anche come termine sportivo; frequente soprattutto nella locuzione avv. di slancio, con moto rapido, con un balzo: uscire di s. dalla ...
Leggi Tutto
mira
s. f. [der. di mirare]. – 1. a. L’atto di mirare a un segno, a un bersaglio, per coglierlo: prendere la m., puntare l’arma al bersaglio prima di sparare o scagliare, o in genere fissare l’occhio [...] di m.; prendere di m., persona, animale o cosa, assumerla come bersaglio, mirare ad essa per colpirla: prese di m. la lepre ma fallì il colpo; con senso analogo, ma letter., dirigere, volgere, drizzare, porre la m. a qualche cosa, anche in senso ...
Leggi Tutto
mirare
v. tr. e intr. [lat. mīrari «meravigliarsi, ammirare» e nel lat. tardo «guardare»]. – 1. tr. a. Guardare con attenzione, con intensità, e per lo più con un particolare sentimento (ammirazione, [...] col falsoscopo, in quello a puntamento indiretto: m. a lungo, attentamente; m. bene, male, giusto, più alto, più basso; m. alla lepre, a un fagiano; m. alla testa, al petto, al cuore, alle gambe; in queste ultime frasi, anche col sign. più generico ...
Leggi Tutto
smammare
v. tr. e intr. [der. di mamma, col pref. s- (nel sign. 3); è però incerto se le due accezioni siano tra loro correlate o si tratti di due parole indipendenti l’una dall’altra], centro-merid. [...] o rifl.) smammarsi, divezzarsi (riferito anche ad animali) e, fig., sottrarsi alla tutela materna: si prendeva come si prende una lepre appena smammata (Sciascia). 2. intr. (aus. avere, ma i tempi composti sono rari), fam. Levarsi di torno, andarsene ...
Leggi Tutto
Zoologia
Genere (Lepus) di Mammiferi Lagomorfi Leporidi. Comprende numerose specie, prevalentemente notturne, ottime nella corsa, veloci e resistenti. Di peso variabile (0,5-6 kg), hanno testa allungata con labbro superiore tagliato, occhi grandi...
lepre (lievre)
È usato due volte: nella descrizione di una scena di caccia, in Rime LXI 2 Sonar bracchetti, e cacciatori aizzare, / lepri levare, ed isgridar le genti; e nella comparazione di If XXIII 18 ei [i diavoli] ne verranno dietro più...