pensare
v. tr. e intr. [dal lat. pensare, intens. di pendĕre «pensare»; cfr. pesare] (io pènso, ecc.; come intr., aus. avere). – 1. Con uso assol., e sign. generico, esercitare l’attività del pensiero, [...] cento ne pensa; a me non è dato preannunciare quello che gli uomini siano per fare e pensare verso di te ... (Leopardi). 5. Con reggenza verbale: a. Con l’infinito preceduto dalla prep. di, progettare, prendere in considerazione l’opportunità di fare ...
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fratta
s. f. [prob. dal gr. mediev. ϕράκτη «siepe»]. – Macchia intricata di pruni, sterpi, ecc., e il terreno stesso, di solito scosceso e impervio, che ne è coperto; nell’uso region. anche siepe, cespuglio: [...] Per sassi acuti, ed alta rena, e fratte, Al vento, alla tempesta (Leopardi); Sbuca il can dalla f., come il vento (Pascoli); lungo le f. in fiore (D’Annunzio). Nell’uso roman., andare per fratte, con riferimento a una coppia, appartarsi per ...
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pensiero
pensièro (ant. pensière, pensièri, e pensèro, pensère, pensèri) s. m. [dal provenz. pensier, der. del lat. pensare «pensare»]. – 1. a. La facoltà del pensare, cioè l’attività psichica mediante [...] p. sull’album; meditazione, riflessione, anche al plur., come titolo di opere letterarie: pensieri sulla storia, sull’educazione; i p. di Leopardi, di Pascal; i «Pensieri e discorsi» del Pascoli. 5. Viola del pensiero, v. viola1, nel sign. 1 a. ◆ Dim ...
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colmo2
cólmo2 s. m. [lat. cŭlmen «cima, sommità»]. – 1. Il punto più alto d’una prominenza: la casa sorge proprio sul c. del colle; in sul c. della quale [montagnetta] era un palagio con bello e gran [...] , cioè intorno ai 35 anni; nel c. della peste (Manzoni); il trecento fu il principio della nostra letteratura, non già il c. (Leopardi). Frequente come esclam. fam. (questo è il c.!; ma è il c.!), di fronte a fatti o affermazioni che sorprendono per ...
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distornare
v. tr. [comp. di dis-1 e tornare, sul modello del fr. détourner (ant. destorner, destourner)] (io distórno, ecc.). – Forma letter. per stornare, nel sign. di allontanare, tener lontano (un [...] quali da parecchi secoli in qua sono meno possibili a d. che già non furono gli effetti dei fulmini e delle grandini (Leopardi); o volgere altrove, impedire e sim.: d. da un proposito; s’altro accidente nol distorna, Vedrà Bologna e poi la nobil Roma ...
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cupidigia
cupidìgia s. f. [lat. *cupiditia, der. di cupĭdus «cupido»] (pl. -gie). – Avidità sfrenata di ricchezze, di possesso: c. di denaro; c. dell’altrui (Leopardi); meno com.: c. di onori, di potere, [...] di vendetta; anche assol.: eccitare la c.; Oh cieca c. e ira folle (Dante). In altro senso, desiderio molto vivo: Tanta in lor c. è che riluca Omai nel ciel l’alba aspettata e lieta (T. Tasso); anche, ...
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lignaggio
lignàggio (ant. legnàggio) s. m. [dal fr. ant. lignage, der. del lat. linea nel senso di «linea di discendenza»], letter. – 1. Stirpe, discendenza di famiglia illustre: un cavaliere, una dama [...] Anche stirpe in genere: il comune lignaggio A ognun d’essi dal volto traspar (Manzoni); Volgiti agli avi tuoi, guasto legnaggio (Leopardi); e con sign. estens.: Pianger l’aer e la terra e ’l mar devrebbe L’uman legnaggio (Petrarca), il genere umano ...
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palpabile
palpàbile agg. [dal lat. tardo palpabilis]. – 1. Che si può palpare; in senso proprio, soltanto con riferimento alla palpazione a scopo diagnostico: addome, fegato facilmente palpabile. Più [...] p.; si tratta di verità p.; fa rossore all’umanità che un uomo sì grande ... sia debolmente caduto in errori sì p. (Leopardi). ◆ Avv. palpabilménte, in modo palpabile, spec. in senso fig.: conoscere, provare, dimostrare palpabilmente una verità. ...
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mondano1
mondano1 agg. e s. m. [dal lat. mundanus, der. di mundus «mondo»]. – 1. agg. a. Che è proprio, tipico, caratteristico del mondo inteso come vita terrena, con particolare riguardo ai suoi aspetti [...] molto m.; una ragazza ricca e m.; anche come sost.: io vedo la noia dipinta sul viso di tutti i m. di Roma (Leopardi). Con senso peggiorativo, spec. in pass., femmina m., prostituta (v. mondana). 2. s. m., non com. Chi vive nel mondo, cioè nel secolo ...
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pensoso
pensóso agg. [der. di pensare]. – 1. Assorto in pensieri, immerso in qualche riflessione: se ne stava tutto p. in un angolo; s’incamminò con aria p. verso casa; Solo e p. i più deserti campi [...] v’è presente (Dante); lungamente Mi sedetti colà sulla fontana Pensoso di cessar dentro quell’acque La speme e il dolor mio (Leopardi); E quando tacque, mi lasciò pensoso Di pensieri più forti e più soavi (Giusti); più spesso, sollecitato da cosa o ...
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LEOPARDI, Giacomo
Giovanni Ferretti
Vita. - La Rivoluzione francese s'era propagata in Italia, turbandone la vita tranquilla e lasciandovi i germi di un rinnovamento futuro: e le truppe di Bonaparte avevano invaso lo Stato Pontificio ed erano...
Letterato (Recanati 1776 - ivi 1847). Di famiglia nobile, ebbe idee conservatrici; pur ricoprendo saltuariamente ruoli nell'amministrazione locale, condusse una vita principalmente dedita agli studi, costituendo nel tempo una cospicua biblioteca...