vigilare
v. intr. e tr. [dal lat. vigilare, der. di vigil -ĭlis «vigile»] (io vìgilo, ecc.). – 1. intr. (aus. avere) a. letter. Vegliare, stare sveglio: vigilate Così sempre, o miei figli, e non si lasci [...] dal sonno allacciar (V. Monti); Quando fanciullo, nella buia stanza, Per assidui terrori io vigilava, Sospirando il mattin (Leopardi). b. Stare attento, usare molta attenzione perché qualche cosa avvenga nel modo voluto: vigilate che gli ordini siano ...
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chiostro
chiòstro s. m. [lat. claustrum «serrame, luogo chiuso», nel lat. tardo «chiostro», der. di claudĕre «chiudere»]. – 1. Cortile interno di un monastero, compreso tra la chiesa e i varî fabbricati [...] , rinchiudersi in un ch.; la pace del ch.; I polverosi chiostri Serbaro occulti i generosi e santi Detti degli avi (Leopardi); fig., la vita monastica: sentire vocazione per il ch.; lasciare il chiostro. 3. ant. Recinto dov’era l’abitazione dei ...
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vigilia
vigìlia s. f. [dal lat. vigilia, propr. «il fatto di vegliare, vigilanza» e quindi «veglia», der. di vigil -ĭlis «vigile»]. – 1. a. letter. Veglia, notte trascorsa senza dormire, per studio, [...] viso E le dolci v. (Foscolo); non trovando mai la felicità nel tempo della v. si studiavano di essere felici dormendo (Leopardi); e in senso fig.: A questa tanto picciola vigilia D’i nostri sensi ch’è del rimanente Non vogliate negar ... (Dante), la ...
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inchino1
inchino1 agg. [part. pass. di inchinare, senza suffisso], letter. – 1. Inchinato, chinato: a me si offerse L’angelica tua forma, inchino il fianco Sovra nitide pelli (Leopardi); piegato in atto [...] di ossequio: Con le ginocchia de la mente inchine (Petrarca); quivi, inchino e riverente, Alzò il pensier sovra ogni ciel sublime (T. Tasso). 2. Incline, propenso: la donna appassionata è più inchina a ...
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ricorrere
ricórrere v. intr. [lat. recŭrrĕre, comp. di re- e cŭrrĕre «correre»] (coniug. come correre; aus. essere, raro avere). – 1. non com. Correre di nuovo: son dovuto r. in cerca del medico; hai [...] ); la mente, appena risentita [dal sonno] ricorre all’idee abituali della vita tranquilla antecedente (Manzoni); Al pensier ti ricorro (Leopardi). 3. a. Rivolgersi (con una certa premura o ansietà) a persona che possa fornire aiuto o soccorso in una ...
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pensare
v. tr. e intr. [dal lat. pensare, intens. di pendĕre «pensare»; cfr. pesare] (io pènso, ecc.; come intr., aus. avere). – 1. Con uso assol., e sign. generico, esercitare l’attività del pensiero, [...] cento ne pensa; a me non è dato preannunciare quello che gli uomini siano per fare e pensare verso di te ... (Leopardi). 5. Con reggenza verbale: a. Con l’infinito preceduto dalla prep. di, progettare, prendere in considerazione l’opportunità di fare ...
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fratta
s. f. [prob. dal gr. mediev. ϕράκτη «siepe»]. – Macchia intricata di pruni, sterpi, ecc., e il terreno stesso, di solito scosceso e impervio, che ne è coperto; nell’uso region. anche siepe, cespuglio: [...] Per sassi acuti, ed alta rena, e fratte, Al vento, alla tempesta (Leopardi); Sbuca il can dalla f., come il vento (Pascoli); lungo le f. in fiore (D’Annunzio). Nell’uso roman., andare per fratte, con riferimento a una coppia, appartarsi per ...
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pensiero
pensièro (ant. pensière, pensièri, e pensèro, pensère, pensèri) s. m. [dal provenz. pensier, der. del lat. pensare «pensare»]. – 1. a. La facoltà del pensare, cioè l’attività psichica mediante [...] p. sull’album; meditazione, riflessione, anche al plur., come titolo di opere letterarie: pensieri sulla storia, sull’educazione; i p. di Leopardi, di Pascal; i «Pensieri e discorsi» del Pascoli. 5. Viola del pensiero, v. viola1, nel sign. 1 a. ◆ Dim ...
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colmo2
cólmo2 s. m. [lat. cŭlmen «cima, sommità»]. – 1. Il punto più alto d’una prominenza: la casa sorge proprio sul c. del colle; in sul c. della quale [montagnetta] era un palagio con bello e gran [...] , cioè intorno ai 35 anni; nel c. della peste (Manzoni); il trecento fu il principio della nostra letteratura, non già il c. (Leopardi). Frequente come esclam. fam. (questo è il c.!; ma è il c.!), di fronte a fatti o affermazioni che sorprendono per ...
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distornare
v. tr. [comp. di dis-1 e tornare, sul modello del fr. détourner (ant. destorner, destourner)] (io distórno, ecc.). – Forma letter. per stornare, nel sign. di allontanare, tener lontano (un [...] quali da parecchi secoli in qua sono meno possibili a d. che già non furono gli effetti dei fulmini e delle grandini (Leopardi); o volgere altrove, impedire e sim.: d. da un proposito; s’altro accidente nol distorna, Vedrà Bologna e poi la nobil Roma ...
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LEOPARDI, Giacomo
Giovanni Ferretti
Vita. - La Rivoluzione francese s'era propagata in Italia, turbandone la vita tranquilla e lasciandovi i germi di un rinnovamento futuro: e le truppe di Bonaparte avevano invaso lo Stato Pontificio ed erano...
Letterato (Recanati 1776 - ivi 1847). Di famiglia nobile, ebbe idee conservatrici; pur ricoprendo saltuariamente ruoli nell'amministrazione locale, condusse una vita principalmente dedita agli studi, costituendo nel tempo una cospicua biblioteca...