di1
di1 prep. [lat. de]. – Si accoppia con l’articolo, formando le preposizioni articolate del, dello, della, dei, degli, delle, che sono talora adoperate come articoli partitivi (per l’uso di questi, [...] piedi, guàrdati d’intorno e sim.; levare lo drappo di su l’altare (Dante); D’in su la vetta della torre antica (Leopardi); era gente scappata d’in Francia (I. Calvino). c. Entra infine come elemento formativo in numerose altre locuz. prepositive più ...
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tristezza
tristézza s. f. [der. di triste, tristo]. – 1. a. Il fatto, la condizione di essere triste, come stato d’animo e come suo riflesso esteriore: Diman tristezza e noia Recheran l’ore (Leopardi); [...] tu di’ che vedevi (Boccaccio); vizi e misfatti, i quali per numero e per tristezza si avevano di lunghissimo intervallo lasciate addietro le malvagità vendicate dal diluvio (Leopardi). V. tristizia, che in questo sign. è stata la forma più corrente. ...
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studiare
v. tr. e intr. [der. di studio] (io stùdio, ecc.). – 1. tr. Applicarsi all’apprendimento e all’approfondimento di uno o più campi o settori di conoscenza e di esperienza, o anche di un singolo [...] di 3° grado, il pensiero di Kant; s. Dante, Manzoni; s. (e anche s., o imparare, a memoria, come esercizio) un canto di Leopardi; s. le lingue straniere, e s. l’inglese, il russo. Con uso assol., riferendosi al tipo di studî regolari e al modo con ...
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studio
stùdio s. m. [dal lat. studium, der. di studere «aspirare a qualche cosa, applicarsi attivamente»]. – 1. a. L’azione, il fatto di studiare; applicazione volta all’apprendimento di quanto è stato [...] bella posta, intenzionalmente, di propria volontà: cercava a bello s. di provocarlo; nessuno si abbrucia a bello s., fuorché la fenice (Leopardi); raro a sommo s., ant. a studio, con lo stesso sign.: per diverse e solitarie strade A s. capitò su una ...
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stuolo
stuòlo s. m. [lat. tardo stŏlus (dal gr. στόλος «spedizione militare, esercito, flotta, moltitudine», der. di στέλλω «armare, spedire»)]. – 1. ant. a. Raggruppamento di navi da guerra, flotta. [...] vide sopra ’l süo stuolo Fiamme cadere (Dante); sul colle d’Antela, ove morendo Si sottrasse da morte il santo s. (Leopardi), i trecento Spartani di Leonida; e fig.: Tal d’armati sospir conduce stuolo Questa bella d’Amor nemica (Petrarca). 2. letter ...
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ozio
òzio s. m. [dal lat. otium]. – 1. a. In genere, astensione dall’attività, dalle occupazioni utili, per un periodo più o meno lungo o anche abitualmente, per indole pigra o indolente: stare in o., [...] queste dipinte mura, Quei figurati armenti, e il Sol che nasce Su romita campagna, agli ozi miei Porser mille diletti (Leopardi). In partic., al plur., la vita spensierata e lussuosa consentita dall’agiatezza economica: essendo io negli agi e negli ...
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su
prep. e avv. [lat. sūsum: v. suso] (radd. sint.). – È, in generale, sinon. di sopra, rispetto a cui è più pop. e più breve, e quindi più usato; ma accanto ai sign. e agli usi che le due parole hanno [...] su, da sopra: D’in su la vetta della torre antica, Passero solitario, alla campagna Cantando vai finché non more il giorno (Leopardi); col valore di in: se n’andò in su la taverna (Boccaccio); col valore di a: Guardando l’ombre che giacean per terra ...
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spirare1
spirare1 v. intr. e tr. [lat. spīrare «soffiare»; respirare; emanare»]. – 1. intr. (aus. avere) a. Con riferimento ai venti, soffiare, sia leggermente: spirava una brezza leggera, un venticello [...] spiro ancora? (T. Tasso); e sostantivato: Il caro tempo giovanil; più caro ... che la pura Luce del giorno, e lo spirar (Leopardi). Ma anche trans.: Ebbra spirò le vivide Aure del Franco lido (Manzoni). ◆ Part. pres. spirante, per lo più con funzione ...
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volgere
vòlgere v. tr. e intr. [lat. vŏlvĕre] (io vòlgo, tu vòlgi, ecc.; pass. rem. vòlsi, volgésti, ecc.; part. pass. vòlto). – 1. tr. a. Piegare, indirizzare verso un luogo o un punto determinato; [...] Forme e l’ingegno docile Vòlto a studj virili? (Foscolo); infin ch’arriva Colà dove la via E dove il tanto affaticar fu volto (Leopardi). b. non com. Girare: v. la chiave nella toppa; Io son colui che tenni ambo le chiavi Del cor di Federigo, e che ...
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estraneo
estràneo (ant. estrànio e estrano) agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. extraneus, der. di extra «fuori»]. – 1. a. Nell’uso ant. o poet. (per lo più nelle forme estranio, estrano), straniero, forestiero: [...] farsi e., divenire e., di affetti, desiderî e sim. che non sono più sentiti: è fatto estrano Ogni moto soave al petto mio (Leopardi). 2. a. Che non ha relazione di sangue né altro rapporto con la persona che parla o con le persone di cui si parla: è ...
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LEOPARDI, Giacomo
Giovanni Ferretti
Vita. - La Rivoluzione francese s'era propagata in Italia, turbandone la vita tranquilla e lasciandovi i germi di un rinnovamento futuro: e le truppe di Bonaparte avevano invaso lo Stato Pontificio ed erano...
Letterato (Recanati 1776 - ivi 1847). Di famiglia nobile, ebbe idee conservatrici; pur ricoprendo saltuariamente ruoli nell'amministrazione locale, condusse una vita principalmente dedita agli studi, costituendo nel tempo una cospicua biblioteca...