romito
s. m. e agg. [variante pop. di eremita]. – 1. letter. o pop. Eremita: convento abitato da santi r.; far vita da r.; sai che son rimasto solo? solo, solo come un r. (Manzoni); Quasi r., e strano [...] Al mio loco natio, Passo del viver mio la primavera (Leopardi). Il r. del Cenisio, poesia di G. Berchet. 2. agg., letter. Solitario: Come nel chiostro vergine romita (Foscolo); Per mezzo i boschi e per strano sentiero Dunque ella se n’andò sola e ...
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tenere
tenére v. tr. [lat. tĕnēre] (pres. indic. tèngo [ant. tègno], tièni, tiène, teniamo [ant. tegnamo], tenéte, tèngono [ant. tègnono]; pres. cong. tènga ..., teniamo, teniate, tèngano [ant. tègna [...] tratto Sarei contento esser tenuto matto (Poliziano); si maravigliassero che i loro doni fossero tenuti così vili ed abbominevoli (Leopardi); seguito da un compl.: l’incarico loro era tenuto a vile anche da quelli che potevano averne terrore (Manzoni ...
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acerbo
acèrbo agg. [dal lat. acerbus, affine ad acer «acre»]. – 1. a. Di sapore aspro, acre, pungente: mangiare delle nespole a.; un succo a.; vino a., vino giovane e ricco di acidità totale. b. Non [...] sono ancora a.; fig.: E per trovare a conversione acerba Troppo la gente (Dante); Qual nell’a. fato amor vi trasse? (Leopardi), nella morte prematura (cfr. funere mersit acerbo di Virgilio, Aen. VI, 429, parole assunte dal Carducci come titolo di un ...
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in1
in1 prep. [lat. ĭn, affine al gr. ἐν]. – Si fonde con l’articolo, o più propr. con le forme ant. dell’articolo ello, ella, ecc., dando luogo alle preposizioni articolate nel, nello, nella, nei, negli, [...] ); il suo amore in lei si raddoppiò (Boccaccio); quando il tuon rapido spingi, Ne’ giusti e pii la sacra fiamma stringi (Leopardi); e ha senso simile a «contro» in frasi come: inciampare in un sasso; urtare in un ostacolo. d. Determinazione di tempo ...
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guasto1
guasto1 agg. [part. pass. di guastare, senza suffisso]. – 1. Guastato, nei varî sign. di guastare, e in partic.: a. ant. Devastato, ridotto in rovina: In mezzo mar siede un paese g. (Dante); [...] in collera con lui. e. In senso spirituale o morale, corrotto o comunque non sano: Cieca è la mente e g. il core (Leopardi); avere l’anima g., o essere guasto nell’anima; cervello g., capo g., squilibrato, pieno d’idee malsane, esaltato e sim.: Le ...
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fermo1
férmo1 agg. [lat. fĭrmus «stabile, saldo»]. – 1. Che non si muove, che cioè non è in moto, o non fa nessun movimento: ragazzi che non stanno mai f.; stare fermi coi piedi, con le mani; Non avea [...] cosa; tenere per fermo, ritenere per sicuro: Che se nel vero, Com’io per fermo estimo, Il vivere è sventura (Leopardi); assol., tener f., resistere, non cedere a pressioni od ostilità; restare f., continuare ad avere vigore: resta f. quanto abbiamo ...
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ferreo
fèrreo agg. [dal lat. ferreus]. – 1. Di ferro: corona f. (v. corona, n. 1 c); corrusche D’armi f. vedea larve guerriere Cercar la pugna (Foscolo); un tonar di f. canne, Che rimbomba lontan di [...] aprir si ponno Dura quïete preme e f. sonno (T. Tasso); ahi, ma ritorna [il core] Tosto al f. sopor (Leopardi). e. Talora con accezione negativa, sia con riferimento alla durezza del metallo, sia per confronto con metalli più preziosi: tempi, periodi ...
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tutto
agg. e pron. [da una variante, non bene spiegata, del lat. tōtus «tutto, intero», forse *tuttus con geminazione intensiva, o *tuctus influenzato dal plur. cuncti «tutti»]. – L’intera quantità, [...] (parziale calco del fr. toujours), diverso perciò da t. il giorno (v. anche tuttodì): che si veggono e odono tutto giorno (Leopardi). Con valore partic.: dal capitolo 17 a t. il capitolo 24, compreso l’intero capitolo 24; a tutt’oggi, sino a tutta ...
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devoto
devòto (raro o ant. divòto) agg. e s. m. [dal lat. devotus, part. pass. di devovere «promettere con voto, consacrare», comp. di de- e vovere «consacrare»]. – 1. agg., letter. a. Votato, consacrato: [...] anima salda (D’Annunzio). In partic., votato alla morte, destinato al sacrificio (sign. che è anche implicito nel passo citato del Leopardi): ambe col ferro, Sì com’era uso, alle devote belve Segnar le tempie (Caro). b. Che si è consacrato, che si ...
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chiaro
agg. e s. m. [lat. clarus]. – 1. agg. È in generale l’opposto di oscuro, ma ha accezioni particolari secondo l’oggetto a cui si attribuisce: a. Luminoso, lucente: una luce ch.; c’è un bel sole [...] , terso, limpido, puro (contr. di torbido, opaco): Chiare fresche e dolci acque (Petrarca); E chiaro nella valle il fiume appare (Leopardi); prov., chi vuol dell’acqua ch. vada alla fonte, chi vuol notizie sicure vada all’origine; vino, olio ch.; ch ...
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LEOPARDI, Giacomo
Giovanni Ferretti
Vita. - La Rivoluzione francese s'era propagata in Italia, turbandone la vita tranquilla e lasciandovi i germi di un rinnovamento futuro: e le truppe di Bonaparte avevano invaso lo Stato Pontificio ed erano...
Letterato (Recanati 1776 - ivi 1847). Di famiglia nobile, ebbe idee conservatrici; pur ricoprendo saltuariamente ruoli nell'amministrazione locale, condusse una vita principalmente dedita agli studi, costituendo nel tempo una cospicua biblioteca...