verecondo
verecóndo agg. [dal lat. verecundus, der. di vereri «tenere, avere riguardo»]. – Che prova verecondia, di persona che è per natura pudica e modesta: essere, mostrarsi v.; vereconda La terza [...] poet., fig., così lieve che pare quasi esprimere riservatezza e pudore: Placida notte, e v. raggio Della cadente luna (Leopardi); anche timido, modesto, senza riferimento a pudore: la vereconda Fama del vostro vate appo i futuri Possa, volendo i numi ...
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scontrare
v. tr. [der. di contro, col pref. s- (nel sign. 5)] (io scóntro, ecc.). – 1. a. Incontrare, imbattersi in, trovarsi di fronte: Mentr’io andava, li occhi miei in uno Furo scontrati (Dante); [...] scontra con la logica; dicendole sinceramente quando le sue opinioni si sieno scontrate nella mia mente con opinioni diverse (Leopardi); anche come rifl. reciproco: le nostre idee si scontrano su un punto essenziale. c. Con riferimento soprattutto a ...
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quiete
quiète s. f. [dal lat. quies -etis]. – 1. Lo stato di ciò che è fermo rispetto a un sistema di riferimento; immobilità. Con questo senso, si contrappone di solito a moto, spec. nella fisica: un [...] gran q. quassù; sovrumani Silenzi, e profondissima quiete Io nel pensier mi fingo (Leopardi); La quiete dopo la tempesta, titolo di uno dei canti di G. Leopardi, del gruppo dei «grandi idillî». b. In senso più soggettivo, condizione di tranquillità ...
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quieto
quièto (letter. quèto) agg. [dal lat. quietus, der. di quies -etis «quiete»]. – 1. a. Che è in uno stato di quiete, assoluta (e quindi con sign. prossimo a fermo, immobile) e più spesso relativa [...] palude (Dante); nel senso fig. di placato: ah, se una volta, Solo una volta il lungo amor quieto E pago avessi tu (Leopardi); e per indicare la cessazione di situazioni o stati d’animo diversi: Allor fu la paura un poco queta (Dante). c. Nell’uso ...
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mandare
v. tr. [lat. mandare «affidare», prob. da man(um) dare «dare la mano»]. – 1. ant. Ordinare, comandare, dare un incarico (cfr. mandante e mandato): incontanente mandò che i due giovani fossero [...] baracca o la barca); ho mandato in disuso e in dimenticanza le fatiche e gli esercizi che giovano al ben essere corporale (Leopardi); m. a compimento, m. a effetto qualche cosa; m. in estasi, estasiare; m. in fumo, rendere vano, dissipare; m. per le ...
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rinnovare
(ant. rinovare, renovare) v. tr. [dal lat. renovare (der. di novus «nuovo»), rifatto secondo innovare] (io rinnòvo, ecc.; il dittongo -uo- è raro anche nelle forme rizotoniche). – 1. a. non [...] nuovo una cosa che non era da qualche tempo: la solitudine... rinnuova nell’uomo esperimentato i beneficii di quella prima inesperienza (Leopardi); r. il pensiero, il ricordo di una cosa; Esta selva selvaggia e aspra e forte Che nel pensier rinova la ...
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aleggiare
v. intr. [der. di ala] (io aléggio, ecc.; aus. avere), letter. – 1. Agitare le ali, volando con leggerezza; estens.: un aleggiar leggiero Di remi (Chiabrera); fig., poet.: benché a le dame [...] zefiri fuggiaschi Docili al suono aleggiano più ratti (Foscolo); Sovra campagne inargentate ed acque, Là ’ve zefiro aleggia (Leopardi); e con uso estens: un «ah!» di sollievo aleggiò ancora sulle tribune (Palazzeschi); o fig.: aleggiava intorno uno ...
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forse
fórse avv. [lat. fŏrsit, comp. di fors «sorte, caso» e sit «sia»]. – 1. a. Senza certezza, senza assoluta sicurezza; indica in genere dubbio, incertezza circa quanto si afferma: è f. lui il colpevole; [...] di tornare indietro, per metterlo alle strette (Manzoni); anche senza il verbo: E il core in f. a palpitar si mosse (Leopardi); analogam., mettere in f., mettere in dubbio: metteresti in f. la mia parola?; meno com., lasciare in f.: m’ha lasciato ...
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meraviglia
meravìglia (tosc. o letter. maravìglia) s. f. [lat. mīrabĭlia, propr. «cose meravigliose» (pl. neutro dell’agg. mīrabĭlis «mirabile, meraviglioso»), con alterazione della quantità e del timbro [...] , ch’avea ingegno a maraviglia (Ariosto); o alla perfezione: non solo i nomi, ma le cose significate, le conosco a maraviglia (Leopardi). Più spesso, nell’uso com., benissimo, ottimamente: tutto procede a m.; pare che l’esame sia andato a m.; esprime ...
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virtu
virtù (ant. virtude o virtute, e anche vertù, vertude o vertute) s. f. [lat. virtus-ūtis «forza, coraggio», der. di vir «uomo»; il sign. moderno è dovuto principalmente al lat. cristiano]. – 1. [...] là, che qui non lece A le nostre virtù (Dante); nel medesimo tempo si troveranno essere destituiti della naturale virtù immaginativa (Leopardi); è limitata all’uso ant. la locuz. in virtù, nel sign. di in potenza (cfr. virtuale): e in virtute Ne ...
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LEOPARDI, Giacomo
Giovanni Ferretti
Vita. - La Rivoluzione francese s'era propagata in Italia, turbandone la vita tranquilla e lasciandovi i germi di un rinnovamento futuro: e le truppe di Bonaparte avevano invaso lo Stato Pontificio ed erano...
Letterato (Recanati 1776 - ivi 1847). Di famiglia nobile, ebbe idee conservatrici; pur ricoprendo saltuariamente ruoli nell'amministrazione locale, condusse una vita principalmente dedita agli studi, costituendo nel tempo una cospicua biblioteca...