verso3
vèrso3 s. m. [lat. vĕrsus -us, der. di vertĕre «voltare», part. pass. versus; propr. «il voltare», quindi «l’andare a capo»]. – 1. a. ant. e raro. Riga di scrittura o di stampa, dopo la quale [...] dell’asino, del maiale, ecc., e il v. dei gatti in amore; la gallina, Tornata in su la via, Che ripete il suo v. (Leopardi); il triste v. del gufo, il lugubre v. della civetta, il v. monotono dei colombi o delle tortore in amore; imitare il v. delle ...
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insaziabile
insaziàbile agg. [dal lat. insatiabĭlis, der. di satiare «saziare», col pref. in-2]. – Che non riesce a saziarsi, che non si sazia mai: fame, sete, appetito, golosità i.; un ragazzo insaziabile. [...] i., una i. chiacchierona; è forza che così venga in odio qualunque libro, come ogni parlatore i. (Leopardi). ◆ Avv. insaziabilménte, senza saziarsi mai; senza mai riuscire a sentirsi appagato, soddisfatto: mangiare insaziabilmente; una persona ...
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prevalere
prevalére v. intr. [dal lat. praevalere, comp. di prae- «pre-» e valere «essere forte»] (coniug. come valere, anche per le forme ant.; aus. essere e avere). – 1. Avere maggior valore, maggior [...] prevalse; le forze dell’inferno non prevarranno (v. non praevalebunt); Non so se il riso o la pietà prevale (Leopardi); nella discussione che seguì è prevalsa (o ha prevalso) l’opinione contraria; la tua opinione ha finito col prevalere. Talvolta ...
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codardo1
codardo1 agg. e s. m. [der. di coda, per calco del fr. ant. couard, der. di cou, forma ant. per queue «coda»; propr. «(animale) che tiene la coda bassa»]. – Di persona che, per viltà e pusillanimità, [...] o pericoli: i vili e c. cittadini non ardirono di levarsi contra a’ tiranni (M. Villani); O miseri o codardi Figliuoli avrai (Leopardi); anche s. m.: essere un c.; Volse saper chi fosse quel codardo Che così avea al suo onor poco riguardo (Ariosto ...
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rompere
rómpere v. tr. [lat. rŭmpĕre] (io rómpo, ecc.; pass. rem. ruppi, rompésti, ecc.; part. pass. rótto). – 1. a. Spezzare, dividere qualche cosa in due o più parti, con movimento rapido e taglio [...] un passaggio: Mia bile ... dal profondo Petto rompendo, getta impetuosa Gli argini (Parini); ecco il sereno Rompe là da ponente (Leopardi); rompeva l’alba, ed io mi feci alla finestra (Settembrini); parole che rompono (ma più com. erompono) dal cuore ...
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spesa
spésa s. f. [lat. tardo expēnsa (pecunia, cioè «denaro speso»), part. pass. di expĕndere: v. spendere]. – 1. a. L’atto dello spendere; anche, la somma di denaro che si spende o si cede in cambio [...] , e fare le buone s. a qualcuno, trattarlo bene: ho altro a pensare che de’ tuoi sollazzi, e di farti le buone s. (Leopardi). b. Com. la locuz. a spese (nell’uso ant. alle s.) di, accompagnata da un agg. possessivo o da un compl. di specificazione ...
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accurato
agg. [dal lat. accuratus, part. pass. di accurare «fare con cura»]. – 1. Che è fatto o condotto con cura attenta e scrupolosa: lavoro, esame a.; dopo a. indagini; servizio accuratissimo; un’esecuzione [...] in ciò che fa: commentatore, storico, artigiano a.; Virgilio accuratissimo e compitissimo sopra a tutti i poeti del mondo (Leopardi). ◆ Avv. accurataménte, con grande cura, attenzione e diligenza: indagare, esaminare accuratamente; il lavoro è stato ...
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sasso
s. m. [lat. saxum]. – 1. a. Roccia compatta, materia pietrosa: le fondamenta della casa poggiano sul s.; una grotta scavata nel s.; è un terreno povero: affondando la zappa si trova subito il sasso. [...] (Foscolo); o, anche, monumento marmoreo: non sorgea dentro a tue mura un sasso, Firenze, a quello [Dante] per la cui virtude Tutto il mondo t’onora (Leopardi). ◆ Dim. sassétto, sassettino, sassolino (v. sassolino1); accr. sassóne; pegg. sassàccio. ...
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guardatura
s. f. [der. di guardare]. – 1. letter. Il modo di guardare (spec. se abituale) di una persona: g. losca, g. torva; ha una g. che non mi piace; aveva del bambino nella g., del filosofo nella [...] e dell’atleta nella persona (I. Nievo). Meno com. di sguardo, per indicare l’espressione: con una cotal g. amorevole (Leopardi); o il fatto stesso di guardare: faceva tremare chi passava colla sola g. (Manzoni); anche fig.: i grandi ingegni sono come ...
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destituire
destitüire v. tr. [dal lat. destituĕre (comp. di de- e statuĕre «collocare»), attraverso il fr. destituer] (io destitüisco, tu destitüisci, ecc.). – 1. Rimuovere da un impiego, da un ufficio, [...] ufficiale; il capo della polizia fu destituito dal ministro. 2. letter. Privare: essere destituiti della naturale virtù (Leopardi). ◆ Part. pass. destitüito, anche come agg.; con accezione propria, privo, mancante, in frasi del linguaggio burocratico ...
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LEOPARDI, Giacomo
Giovanni Ferretti
Vita. - La Rivoluzione francese s'era propagata in Italia, turbandone la vita tranquilla e lasciandovi i germi di un rinnovamento futuro: e le truppe di Bonaparte avevano invaso lo Stato Pontificio ed erano...
Letterato (Recanati 1776 - ivi 1847). Di famiglia nobile, ebbe idee conservatrici; pur ricoprendo saltuariamente ruoli nell'amministrazione locale, condusse una vita principalmente dedita agli studi, costituendo nel tempo una cospicua biblioteca...