escludere
esclùdere v. tr. [dal lat. excludĕre, comp. di ex- «fuori» e claudĕre «chiudere»] (coniug. come accludere). – 1. letter. Chiuder fuori: e. dall’aula; il peccato escluse Adamo ed Eva dal paradiso [...] escludono a vicenda). c. letter. Togliere, impedire: questa siepe, che da tanta parte Dell’ultimo orizzonte il guardo esclude (Leopardi). ◆ Part. pass. escluṡo, chiuso o lasciato fuori, non ammesso, ecc.: chiusa È poi la porta, e sol Clorinda esclusa ...
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alcuno
agg. e pron. indef. [lat. *alicunum, da aliqu(em) unum]. – 1. Indica indeterminatamente persona o cosa, e al plur. (o anche al sing., con nomi di entità variabili quantitativamente) esprime quantità [...] frasi negative, nessuno (agg. e pron.): non v’è a. fretta; senza alcun riguardo; non vi fu a. che protestasse; anche posposto al sost.: non v’è pericolo alcuno; poet., preposto alla negazione o al verbo: Alcuno Non l’amerà quant’io l’amai (Leopardi). ...
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spaventevole
spaventévole agg. [der. di spaventare]. – 1. Che incute o vuole incutere spavento, spaventoso: una visione, una scena s.; dietro a lei vide venire sopra un corsier nero un cavalier bruno, [...] di morte con parole s. e villane minacciando (Boccaccio); le tempeste s. di mare e di terra ... non intermettevano mai di turbarmi (Leopardi). 2. In senso fig., con valore iperb., molto grande, enorme e sim.: vivono in una s. miseria; un uomo di s ...
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tenario
tenàrio agg. [dal lat. Taenarius]. – 1. Del Tènaro, nome antico (l’attuale è capo Matapàn) del promontorio situato all’estremità merid. della Lacònia, in Grecia, e della penisoletta che lo congiunge [...] uso poet.: quivi era, Dicesi, un sentier breve Per discendere all’Ade Avaro, alle t. Fauci (D’Annunzio); la t. Diva (Leopardi), Proserpina. 2. Marmo t. (anche tenario s. m.), marmo monocromo, di colore nero, estratto in Laconia e usato nell’antichità ...
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arrivare
v. intr. e tr. [lat. *arripare, der. di ripa, propr. «giungere a riva»] (aus. essere). – 1. a. Raggiungere il luogo stabilito, toccare il termine di un viaggio o di un cammino, il traguardo [...] buoni ceffoni); con compl. di cosa: il gatto cercava di a. le salsicce; il Filicaia va dietro al sublime e anche l’arriva (Leopardi). 5. tr., ant. Accostare a riva, trarre sulla riva: Sèn venne, e arrivò la testa e ’l busto (Dante). 6. In veterinaria ...
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patrio
pàtrio agg. [dal lat. patrius, der. di pater -tris «padre»; propr. «paterno», ma usato già dai Latini anche col sign. 2]. – 1. letter. Del padre, paterno: sotto al p. tetto Sonavan voci alterne [...] (Leopardi). Nel linguaggio giur., p. potestà, complesso di poteri sul figlio minorenne, non emancipato, attribuiti ai genitori. Per estens., degli avi: i patrî lari (v. lare); le virtù patrie. 2. a. Della patria: il p. suolo, il p. cielo; le p. leggi ...
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stravolgere
stravòlgere v. tr. [comp. di stra- e volgere] (coniug. come volgere). – 1. Volgere storcendo; piegare, allontanare con forza dalla posizione normale: s. gli occhi (per furore, nelle convulsioni, [...] : si stravolse tutto. 2. fig. Mutare profondamente: io che annullo o stravolgo per lo continuo tutte le altre usanze (Leopardi, facendo parlare la Moda); turbare, alterare: la disgrazia gli aveva stravolto il cervello. Anche, interpretare a rovescio ...
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imposta1
impòsta1 s. f. [propriam., part. pass. femm. di imporre «porre sopra»]. – 1. Ciascuno dei due sportelli, per lo più di legno, che all’interno, e più di rado all’esterno, della finestra sono [...] le i.; Era il mattino, e tra le chiuse imposte Per lo balcone insinuava il sole Nella mia cieca stanza il primo albore (Leopardi). Ormai ant., battente di una porta. 2. Nelle costruzioni, superficie di appoggio di una struttura ad arco o a volta sul ...
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formidabile
formidàbile agg. [dal lat. formidabĭlis, der. di formidare «temere, spaventarsi»]. – Assai temibile, spaventoso: col suon del formidabil corno Avea cacciato il populo infedele (Ariosto); [...] l’arida schiena Del formidabil monte Sterminator Vesevo (Leopardi). Per estens., tanto forte da incutere timore: esercito, nemico, avversario f.; quindi, in genere, forte, fortissimo: lo buttò a terra con un pugno f.; spesso con uso iperbolico: ho un ...
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ostello
ostèllo s. m. [dal fr. ant. ostel (da cui il mod. hôtel), che è il lat. hospitale (v. ospedale)]. – 1. a. ant. o poet. Luogo d’abitazione o d’alloggio anche temporaneo, quindi casa, palazzo, [...] cortesia del gran Lombardo (Dante); D’in su i veroni del paterno ostello Porgea gli orecchi al suon della tua voce (Leopardi); All’o. reale il piè movea (Pindemonte). In senso fig., sede, ricetto (cfr. gli usi analoghi di albergo, ospizio): Ahi serva ...
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LEOPARDI, Giacomo
Giovanni Ferretti
Vita. - La Rivoluzione francese s'era propagata in Italia, turbandone la vita tranquilla e lasciandovi i germi di un rinnovamento futuro: e le truppe di Bonaparte avevano invaso lo Stato Pontificio ed erano...
Letterato (Recanati 1776 - ivi 1847). Di famiglia nobile, ebbe idee conservatrici; pur ricoprendo saltuariamente ruoli nell'amministrazione locale, condusse una vita principalmente dedita agli studi, costituendo nel tempo una cospicua biblioteca...