naufragare
v. intr. [dal lat. tardo naufragare; v. naufragio] (io nàufrago, tu nàufraghi, ecc.; aus. essere e avere). – 1. Fare naufragio, riferito sia a nave o imbarcazione che affonda per grave avaria, [...] propria individualità o la coscienza della realtà concreta: così tra questa Immensità s’annega il pensier mio: E il naufragar m’è dolce in questo mare (Leopardi), è per me dolce, cioè, abbandonarmi nella contemplazione e meditazione dell’infinito. ...
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grossezza
grossézza s. f. [der. di grosso1]. – 1. L’estensione più o meno grande di un corpo, in una o in tutte le sue dimensioni, in senso per lo più generico e approssimativo, senza cioè riferirsi [...] , volgarità: questo procede da una certa g. di spiriti obtusi (B. Castiglione); per grossezza di giudizio o per malvagità (Leopardi); ant., vivere in grossezza, in uno stato d’ignoranza, di ottusità: costoro sempre come bestie in g. vivono, d ...
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grosso1
gròsso1 agg. [lat. tardo grŏssus]. – 1. In senso relativo, di oggetto che ha una certa grossezza (la quale è precisata da un’espressione numerica, o è genericamente determinata da un avverbio [...] all’incirca. c. non com. Alla grossa, superficialmente: se tu guardi pel sottile, io guardo alla g. (Leopardi). ◆ Dim. grossétto, grossino, grossettino, grosserèllo; accr. grossòtto, non com. grossóne; pegg., non com., grossàccio. ◆ Avv. grossaménte ...
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cessare
v. intr. e tr. [lat. cessare, frequent. di cedĕre «cedere», supino cessum] (io cèsso, ecc.). – 1. intr. (aus. essere) Finire, aver termine: il rumore cessò d’un tratto; quasi tutta cessa Mia [...] un’attività; lungamente Mi sedetti colà su la fontana Pensoso di cessar dentro quell’acque La speme e il dolor mio (Leopardi); c. il fuoco, smettere di sparare (anche, e spec., come comando: cessate il fuoco!); c. le ostilità, porre fine alla guerra ...
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cessazione
cessazióne s. f. [dal lat. cessatio -onis]. – L’atto, il fatto di cessare, cioè il porre o l’aver termine: ordinare la c. del fuoco, delle ostilità; c. di commercio; c. dei pagamenti; c. della [...] procedura fallimentare; la c. di qualunque dolore o disagio, è piacere per sé medesima (Leopardi). Anche di uffici o attività, soprattutto nella vita pubblica: andare in pensione per c. del servizio (o dal servizio); la c. di un incarico; la c. del ...
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escludere
esclùdere v. tr. [dal lat. excludĕre, comp. di ex- «fuori» e claudĕre «chiudere»] (coniug. come accludere). – 1. letter. Chiuder fuori: e. dall’aula; il peccato escluse Adamo ed Eva dal paradiso [...] escludono a vicenda). c. letter. Togliere, impedire: questa siepe, che da tanta parte Dell’ultimo orizzonte il guardo esclude (Leopardi). ◆ Part. pass. escluṡo, chiuso o lasciato fuori, non ammesso, ecc.: chiusa È poi la porta, e sol Clorinda esclusa ...
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alcuno
agg. e pron. indef. [lat. *alicunum, da aliqu(em) unum]. – 1. Indica indeterminatamente persona o cosa, e al plur. (o anche al sing., con nomi di entità variabili quantitativamente) esprime quantità [...] frasi negative, nessuno (agg. e pron.): non v’è a. fretta; senza alcun riguardo; non vi fu a. che protestasse; anche posposto al sost.: non v’è pericolo alcuno; poet., preposto alla negazione o al verbo: Alcuno Non l’amerà quant’io l’amai (Leopardi). ...
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spaventevole
spaventévole agg. [der. di spaventare]. – 1. Che incute o vuole incutere spavento, spaventoso: una visione, una scena s.; dietro a lei vide venire sopra un corsier nero un cavalier bruno, [...] di morte con parole s. e villane minacciando (Boccaccio); le tempeste s. di mare e di terra ... non intermettevano mai di turbarmi (Leopardi). 2. In senso fig., con valore iperb., molto grande, enorme e sim.: vivono in una s. miseria; un uomo di s ...
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tenario
tenàrio agg. [dal lat. Taenarius]. – 1. Del Tènaro, nome antico (l’attuale è capo Matapàn) del promontorio situato all’estremità merid. della Lacònia, in Grecia, e della penisoletta che lo congiunge [...] uso poet.: quivi era, Dicesi, un sentier breve Per discendere all’Ade Avaro, alle t. Fauci (D’Annunzio); la t. Diva (Leopardi), Proserpina. 2. Marmo t. (anche tenario s. m.), marmo monocromo, di colore nero, estratto in Laconia e usato nell’antichità ...
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arrivare
v. intr. e tr. [lat. *arripare, der. di ripa, propr. «giungere a riva»] (aus. essere). – 1. a. Raggiungere il luogo stabilito, toccare il termine di un viaggio o di un cammino, il traguardo [...] buoni ceffoni); con compl. di cosa: il gatto cercava di a. le salsicce; il Filicaia va dietro al sublime e anche l’arriva (Leopardi). 5. tr., ant. Accostare a riva, trarre sulla riva: Sèn venne, e arrivò la testa e ’l busto (Dante). 6. In veterinaria ...
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LEOPARDI, Giacomo
Giovanni Ferretti
Vita. - La Rivoluzione francese s'era propagata in Italia, turbandone la vita tranquilla e lasciandovi i germi di un rinnovamento futuro: e le truppe di Bonaparte avevano invaso lo Stato Pontificio ed erano...
Letterato (Recanati 1776 - ivi 1847). Di famiglia nobile, ebbe idee conservatrici; pur ricoprendo saltuariamente ruoli nell'amministrazione locale, condusse una vita principalmente dedita agli studi, costituendo nel tempo una cospicua biblioteca...