musico
mùṡico agg. e s. m. [dal lat. musĭcus, gr. μουσικός, der. di Μοῦσα «musa2»; propr. «delle Muse, che riguarda le Muse»] (pl. m. -ci). – 1. agg., letter. Musicale: Fra il suon d’argute trombe ... [...] voce canora: E di m. cigno il flebil canto (T. Tasso); M. augel, che tra chiomato bosco Or vieni il rinascente anno cantando (Leopardi, con allusione all’usignolo). 2. s. m., ant. Musicista, o cantore: di tutte l’arti la medicina è la più prossima al ...
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vilta
viltà (ant. viltade e viltate) s. f. [lat. vilĭtas -atis «scarso valore», riferito a cose, der. di vilis «vile, di poco prezzo»]. – 1. ant. o letter. a. Il fatto, la condizione e la caratteristica [...] una valente donna, quasi in odio transmutò il fervente amore (Boccaccio); la comune viltà dei pensieri e l’ignavia dei costumi (Leopardi). 2. a. Riferito a persona, l’essere vile, il mancare di coraggio e fermezza: la v. di quell’uomo mi disgusta ...
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accento
accènto s. m. [dal lat. accentus -us, comp. di ad- e cantus «canto1», per calco del gr. προσῳδία]. – 1. a. Rafforzamento o elevazione del tono di voce (a. tonico in senso largo) con cui si dà [...] Dal tuo labbro volavano (Foscolo); soleva ogni lontano accento Del labbro tuo, ch’a me giungesse, il volto Scolorarmi (Leopardi). ◆ Dim. accentino.
Grammatica. – L’accento tonico (più propriam., a. d’intensità) ha in italiano una funzione distintiva ...
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puntatura2
puntatura2 s. f. [der. di puntare1]. – 1. Nelle arti grafiche, operazione di messa in registro dei fogli prima della stampa: consiste nel porre i fogli con i bordi contro le squadre frontali [...] : per una mia curiosità vorrei sapere chi sia quel letterato che ... lodò il cambiare la puntatura del Guicciardini (Leopardi). 3. Nella musica vocale, la sostituzione di una nota con un’altra, generalmente più acuta, operata solitamente dagli ...
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tanto
agg., pron. e avv. [lat. tantus agg., tantum avv.]. – 1. agg. a. Al sing., riferito a cosa, così grande, in così gran quantità, e con sign. più determinati, così lungo, così ampio, così esteso, [...] nella mischia. f. Tanto quanto, t. o quanto, un poco, non molto: m’è piaciuto t. quanto; férmati t. o quanto, e guardami (Leopardi); né t. né quanto, niente affatto: non me n’importa, non me ne voglio occupare, né t. né quanto. ◆ Dim. tantino, con ...
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impetrare2
impetrare2 v. tr. [dal lat. impetrare, comp. di in-1 e patrare «eseguire, concludere»] (io impètro, ecc.), letter. – 1. Ottenere con preghiere, con suppliche, o in genere conseguire una cosa [...] vivamente desiderata: i. una grazia, un favore; i. da Dio misericordia; se di vecchiezza La detestata soglia Evitar non impetro (Leopardi); con che e il cong.: e certo impetra Che delle Dee l’amabile consiglio Da lei s’adempia (Foscolo). Anche, i. ...
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nudo
agg. [lat. nūdus]. – 1. a. Non coperto da vestito o da altro indumento, riferito al corpo umano: un bambino n., un uomo n., una donna n.; spesso in funzione predicativa: essere, stare, restare n.; [...] , stati d’animo, e sim.: Fiorenza ... Vota d’amore e n. di pietate (Dante); dolor non sente Chi di speranza è nudo? (Leopardi). Altri sign. fig., ma con uso assol.: a. Privo di beni di fortuna, di risorse economiche, quindi povero: Me non nato a ...
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quello
quéllo agg. e pron. dimostr. [lat. eccu(m) ĭlle, accus. eccu(m) ĭllum]. – Indica in genere cosa o persona lontana nello spazio o nel tempo da chi parla e da chi ascolta, o che nel discorso è considerata [...] rotta, prendi quella di mio figlio; io piuttosto credo che dorma, e che questo sonno sia della qualità di quello di Epicuro (Leopardi); è un uomo diverso da quel che tu credi (in questa e altre frasi analoghe la locuz. quello che, o quel che, assume ...
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favoleggiare
v. intr. e tr. [der. di favola1] (io favoléggio, ecc.; come intr., aus. avere). – 1. intr. Narrare favole: Favoleggiava con la sua famiglia Di Troiani, di Fiesole e di Roma (Dante). 2. a. [...] di favola o nelle favole, immaginare nella fantasia: nel modo che i poeti favoleggiarono dell’educazione di Giove (Leopardi). b. tr. Immaginare, fantasticare: le divinità favoleggiate dagli antichi. Per estens., dire cose favolose: che cosa stai ...
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nui
pron. – Variante ant. e poet. di noi, propria della poesia siciliana delle origini, e usata quasi esclusivam. in rima: Se’ tu colui c’hai trattato sovente Di nostra donna, sol parlando a nui? (Dante); [...] Deh quanto, in verità, vani siam nui! (Leopardi); nui Chiniam la fronte al Massimo Fattor (Manzoni). ...
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LEOPARDI, Giacomo
Giovanni Ferretti
Vita. - La Rivoluzione francese s'era propagata in Italia, turbandone la vita tranquilla e lasciandovi i germi di un rinnovamento futuro: e le truppe di Bonaparte avevano invaso lo Stato Pontificio ed erano...
Letterato (Recanati 1776 - ivi 1847). Di famiglia nobile, ebbe idee conservatrici; pur ricoprendo saltuariamente ruoli nell'amministrazione locale, condusse una vita principalmente dedita agli studi, costituendo nel tempo una cospicua biblioteca...