togliere
tògliere (ant. o letter. tòllere; pop. o letter. tòrre) v. tr. [lat. tŏllere «levare, alzare, sollevare»] (pres. indic. tòlgo [ant. tòglio], tògli [poet. ant. tòi], tòglie [poet. ant. tò, tòe], [...] t. a fare, o a voler fare, una cosa: ha tolto a considerare diligentemente le qualità e l’indole del nostro tempo (Leopardi); in qualche caso, accettare o preferire di fare, adattarsi a fare pur di ...: mi torrei dormire in petra ... Sol per veder do ...
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quale
agg. e pron. [lat. qualis]. – Indica, con valore interrogativo e relativo, singoli elementi (cose, persone, animali, ecc.), o categorie di elementi, in relazione alla qualità per cui si caratterizzano [...] nel mezzo: in qual forma, in quale Stato che sia, dentro covile o cuna, È funesto a chi nasce il dì natale (Leopardi). Funzione di agg. indefinito ha anche nella locuz. fam. in (un) certo qual modo, in qualche modo, con valore restrittivo; mentre un ...
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menare
v. tr. [lat. tardo mĭnare «spingere», propr. «spingere un animale minacciandolo con le grida o con la frusta», sign. rustico svoltosi dal lat. class. minari «minacciare»] (io méno, ecc.). – 1. [...] , passarlo: Dal bel paese ove or meni sì rei, Me sospirando, i tuoi giorni fiorenti (Foscolo); e tu solevi Così m. il giorno (Leopardi); m. la vita, vivere. Con questo sign., il verbo (che include spesso l’idea di una certa pena o fatica di vivere) è ...
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intendere
intèndere v. tr. [dal lat. intendĕre, comp. di in-1 e tendĕre «tendere, rivolgere, mirare a»] (coniug. come tendere). – Verbo di largo uso e di molteplici significati, che si possono ricondurre [...] intendea (Boccaccio); Mentre malcauto al suo lavoro intende (Ariosto); Quando con tanto amore L’uomo a’ suoi studi intende? (Leopardi). In altri casi indica piuttosto l’impegno con cui si opera per raggiungere uno scopo, per ottenere ciò che si ...
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esultare
eṡultare v. intr. [dal lat. exsultare, comp. di ex- e saltare «saltare»] (aus. avere). – 1. letter. Con valore vicino al sign. originale latino, saltare, dibattersi, fremere: allor che l’ale [...] della prossima vendetta. Fig., poet., con soggetto di cosa: Primavera dintorno Brilla nell’aria, e per li campi esulta (Leopardi). ◆ Part. pres. eṡultante, anche come agg.: il dolce Foco esultante nelle sue pupille (Foscolo); mi accolse esultante; il ...
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rumore
rumóre (ant. o letter. romóre) s. m. [lat. rumor -ōris]. – 1. a. Qualsiasi perturbazione sonora che, emergendo dal silenzio (o anche da altri suoni), dia luogo a una sensazione acustica: il mondo [...] c’è il bambino che dorme; I fanciulli gridando Su la piazzuola in frotta, E qua e là saltando, Fanno un lieto romore (Leopardi); dalla piazza saliva il r. della folla tumultuante. c. fig., ant. o letter. Voci di biasimo, di protesta, d’ira: Vidi Aci ...
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solitario
solitàrio agg. e s. m. [dal lat. solitarius, der. di solus «solo»; nelle due accezioni del n. 2, dal fr. solitaire]. – 1. agg. a. Che sta solo, e soprattutto che ama star solo, che sfugge la [...] vita socievole (Vico); per estens., un carattere, un spirito s.; vita s. (La vita solitaria, titolo di uno dei canti del Leopardi, composto nell’estate del 1820 o del 1821). Anche sostantivato, con riferimento a persona: è sempre stato un s.; da quel ...
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uno
agg. num. card., pron. indef. e art. indet. [lat. ūnus]. – Come agg. e come art., uno ha al masch. sing. la variante apocopata un, l’uso della quale è regolato dalle stesse norme che regolano l’uso [...] a uno o uno a uno, uno alla volta, uno dopo l’altro: ci guardò tutte una a una; noverar le stelle ad una ad una (Leopardi); marciare per uno, disporsi per uno, mettersi in fila per uno, in fila indiana. Nell’uso letter., in una, a una (o in uno, a ...
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onde
ónde avv. [lat. ŭnde], letter. – 1. È propr. un avv. di moto da luogo, che significa «da dove» o «da cui» e si adopera (come il sinon. donde) in frasi interrogative, dirette o indirette, e in prop. [...] di rose e di vïole, Onde, siccome suole, Ornare ella si appresta, Dimani, al dì di festa, il petto e il crine (Leopardi). d. Per cui, per il qual motivo: al popol tutto Favola fui gran tempo, onde sovente Di me medesmo meco mi vergogno (Petrarca ...
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trarre
(ant. tràere e tràggere) v. tr. [lat. trahĕre] (io traggo, tu trai [ant. traggi], egli trae [ant. tragge], noi traiamo [ant. traggiamo], voi traéte, essi tràggono; pres. cong. tragga, ... traiamo [...] a gli amici Boschi tornando, ho tratto i dì felici (T. Tasso); Così quegl’ineffabili Giorni, o mio cor, traevi (Leopardi). Talvolta vuole esprimere lo stento, la fatica del vivere, con sign. affine, ma attenuato e meno pesante, a quello di trascinare ...
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LEOPARDI, Giacomo
Giovanni Ferretti
Vita. - La Rivoluzione francese s'era propagata in Italia, turbandone la vita tranquilla e lasciandovi i germi di un rinnovamento futuro: e le truppe di Bonaparte avevano invaso lo Stato Pontificio ed erano...
Letterato (Recanati 1776 - ivi 1847). Di famiglia nobile, ebbe idee conservatrici; pur ricoprendo saltuariamente ruoli nell'amministrazione locale, condusse una vita principalmente dedita agli studi, costituendo nel tempo una cospicua biblioteca...