albergare
v. tr. e intr. [lat. mediev. albergare; v. albergo] (io albèrgo, tu albèrghi, ecc.). – 1. tr. Dare albergo, ospitare: il palazzo Medici albergò gli uomini più illustri del tempo; fig., accogliere [...] con la particella si intensiva: se de’ nostri affanni Cosa veruna ... nell’aprica Terra s’alberga o nell’equoreo seno (Leopardi). Fig., in senso spirituale: sentimenti così vili non albergano nel mio petto; il dolor che deve albergar meco (Foscolo). ...
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fonte1
fónte1 s. f. (ant. e poet. masch.) [lat. fōns fōntis]. – 1. a. Vena d’acqua a getto continuo: f. perenne; una limpida f.; attingere acqua alla f.; s’è seccata la f.; la f. non butta più; le f. [...] il conforto (Foscolo); La vecchiezza, ove fosse Incolume il desio, la speme estinta, Secche le f. del piacer (Leopardi). Più in partic., persona (o gruppo di persone) da cui si possono ottenere informazioni o notizie: apprendere, sapere, conoscere ...
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legnaiolo
legnaiòlo (letter. legnaiuòlo) s. m. e agg. [der. di legno]. – 1. s. m. a. Artigiano che lavora il legno, falegname (oggi s’intende soprattutto chi fa lavori grossolani di falegnameria): di [...] vicino (Boccaccio); Odi il martel picchiare, odi la sega Del legnaiuol, che veglia Nella chiusa bottega alla lucerna (Leopardi). b. Nella coltivazione dei boschi, chi attende a preparare i diversi assortimenti e le varie pezzature del legname da ...
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armonia
armonìa s. f. [dal lat. harmonĭa, gr. ἁρμονία, affine a ἁρμόζω «comporre, accordare»]. – 1. a. Consonanza di voci o di strumenti; combinazione di accordi, cioè di suoni simultanei (per estens., [...] (Dante); Passero solitario, alla campagna Cantando vai finché non muore il giorno; Ed erra l’a. per questa valle (Leopardi); un’a. soave, celeste, delicata, flebile, ecc. b. In senso più tecnico, pratica e teoria della formazione e concatenazione ...
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ipotiposi1
ipotipòṡi1 s. f. [dal gr. ὑποτύπωσις, propr. «abbozzo», der. di ὑποτυπόω «disegnare, abbozzare» (da τύπος «tipo»)]. – Figura retorica che consiste nella rappresentazione viva e immediata di [...] esempî famosi sono la rappresentazione della Discordia nell’Orlando Furioso (XIV, 83-84), la descrizione di Plutone nella Gerusalemme Liberata (IV, 6-8), i versi 201-212 dei Sepolcri del Foscolo, e i versi 103-108 del canto All’Italia di Leopardi. ...
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pastore
pastóre s. m. (f. -a) [lat. pastor -ōris, der. di pascĕre «pascolare», part. pass. pastus]. – 1. a. Chi guida al pascolo ovini e caprini (meno spesso bovini) e ne ha la cura e il governo: fare [...] . p. di maiali, il guardiano dei porci). Canto notturno di un p. errante dell’Asia, titolo di uno dei Canti di G. Leopardi, del gruppo dei «Grandi idillî», composto fra l’ottobre 1829 e l’aprile 1830. Cani da pastore, nome generico dei cani usati dai ...
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favellare2
favellare2 v. intr. [lat. *fabellare, propr. dim. di fabulare o fabulari «parlare» (der. di fari «parlare»); cfr. fabella dim. di fabŭla «favola»] (io favèllo, ecc.; aus. avere), letter. – [...] ch’io ne favelli (Dante); salutare e f. e rispondere per dolce modo (Della Casa); quella finestra, Ond’eri usata favellarmi (Leopardi); prov., chi favella erra. Raro e poet. con uso trans.: Donde ei venga, infelici, il sapete, E sperate che gioia ...
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musico
mùṡico agg. e s. m. [dal lat. musĭcus, gr. μουσικός, der. di Μοῦσα «musa2»; propr. «delle Muse, che riguarda le Muse»] (pl. m. -ci). – 1. agg., letter. Musicale: Fra il suon d’argute trombe ... [...] voce canora: E di m. cigno il flebil canto (T. Tasso); M. augel, che tra chiomato bosco Or vieni il rinascente anno cantando (Leopardi, con allusione all’usignolo). 2. s. m., ant. Musicista, o cantore: di tutte l’arti la medicina è la più prossima al ...
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vilta
viltà (ant. viltade e viltate) s. f. [lat. vilĭtas -atis «scarso valore», riferito a cose, der. di vilis «vile, di poco prezzo»]. – 1. ant. o letter. a. Il fatto, la condizione e la caratteristica [...] una valente donna, quasi in odio transmutò il fervente amore (Boccaccio); la comune viltà dei pensieri e l’ignavia dei costumi (Leopardi). 2. a. Riferito a persona, l’essere vile, il mancare di coraggio e fermezza: la v. di quell’uomo mi disgusta ...
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accento
accènto s. m. [dal lat. accentus -us, comp. di ad- e cantus «canto1», per calco del gr. προσῳδία]. – 1. a. Rafforzamento o elevazione del tono di voce (a. tonico in senso largo) con cui si dà [...] Dal tuo labbro volavano (Foscolo); soleva ogni lontano accento Del labbro tuo, ch’a me giungesse, il volto Scolorarmi (Leopardi). ◆ Dim. accentino.
Grammatica. – L’accento tonico (più propriam., a. d’intensità) ha in italiano una funzione distintiva ...
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LEOPARDI, Giacomo
Giovanni Ferretti
Vita. - La Rivoluzione francese s'era propagata in Italia, turbandone la vita tranquilla e lasciandovi i germi di un rinnovamento futuro: e le truppe di Bonaparte avevano invaso lo Stato Pontificio ed erano...
Letterato (Recanati 1776 - ivi 1847). Di famiglia nobile, ebbe idee conservatrici; pur ricoprendo saltuariamente ruoli nell'amministrazione locale, condusse una vita principalmente dedita agli studi, costituendo nel tempo una cospicua biblioteca...