ragliare
(ant. o pop. tosc. ragghiare) v. intr. [lat. *ragŭlare] (io ràglio, ecc.; aus. avere). – 1. Emettere un raglio o più ragli: l’asino ragliò lungamente; di maggio gli asini ragliano per amore; [...] prov. al ragliare si vedrà che non è leone, dai risultati pratici si capirà quanto poco vale. 2. fig., spreg. Parlare o cantare con voce sgradevole o stonata: quando la smetterà di r.?; talora trans.: r. un discorso, una canzone; dire delle ...
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pontificare
(ant. ponteficare) v. intr. [dal lat. mediev. pontificare «assumere o esercitare l’ufficio di papa, o di vescovo», der. di pontĭfex -fĭcis «pontefice»; l’uso fig. dal fr. pontifier] (io pontìfico, [...] la dignità di papa (spec. in frasi assolute, con il participio o il gerundio: ponteficante Gregorio VII, ...; pontificando Leone XIII, ...). b. Celebrare la messa pontificale o altra funzione sacra, e un rito e paramenti solenni, detto del papa ...
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enciclica
encìclica s. f. [dal lat. mod. (epistola) encyclica, propr. «lettera circolare» (v. enciclico)]. – Lettera apostolica indirizzata dal papa ai vescovi di tutto il mondo o a quelli di una sola [...] (e. dogmatiche) o particolari situazioni religiose o sociali; è redatta generalm. in lingua latina e per lo più designata con le prime due o tre parole del testo: l’e. «Rerum novarum» di Leone XIII, l’e. «Mater et magistra» di Giovanni XXIII. ...
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giubbato
(o giubato, raro iubato) agg. [dal lat. iubatus], letter. – Fornito di giubba (v. giubba1), di ricca criniera: un giubato leone del Deserto (D’Annunzio). ...
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rampante
agg. e s. m. [part. pres. di rampare]. – 1. agg. a. Che si arrampica, in atto di arrampicarsi con le zampe, riferito ad animali e alle zampe stesse: uno cimiero d’un mezzo orso con le zampe [...] alzate quasi in atto di arrampicarsi: è la posizione naturale del leone e del grifo e non si blasona, ma si blasona per il r. (o arco a collo d’oca), arco con le imposte ad altezza diversa (v. arco). 2. s. m. a. Lo stesso che rampa di una scala, cioè ...
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domare
v. tr. [lat. dŏmare] (io dómo o dòmo, ecc.). – 1. Rendere docile, mansueta una bestia feroce o selvatica: d. un leone, una tigre; d. un cavallo, un mulo e sim., avvezzarlo a farsi cavalcare, al [...] tiro, al lavoro. 2. fig. a. Di persona, correggerne il carattere ribelle, renderla ubbidiente, sottomessa: la moglie lo ha domato; un ragazzo caparbio, che non si lascia domare (La bisbetica domata è la ...
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domestico
domèstico agg. e s. m. [dal lat. domestĭcus, der. di domus «casa»; propr. «che appartiene alla casa»] (pl. m. -ci). – 1. agg. a. Appartenente alla casa, intesa come sede della famiglia: mura, [...] animale d.; meno com., addomesticato: un lupo, un leone domestico. b. Di piante, coltivate, non selvatiche: , con familiarità e dimestichezza, alla buona; con quest’uso e sign., è più spesso usata la variante dimesticamente (v. dimestico). ...
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ammantare
v. tr. [der. di manto2], letter. – Avvolgere, ricoprire con un manto; per estens., rivestire in genere: lo ammantava una veste di raso; spec. nel rifl., coprirsi, vestirsi: il leone s’ammantò [...] della pelle d’un agnello; La fanciulla regal di rozze spoglie S’ammanta (T. Tasso). Fig.: una coltre di bianchissima neve ammantava la pianura; i prati s’ammantano di fiori; il cielo s’ammantava di stelle; ...
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posato
agg. [part. pass. di posare]. – 1. Di persona, calmo, riflessivo, che agisce senza fretta, che ha e dimostra equilibrio: una persona p.; un ragazzo molto p. per la sua età. Di cosa, che è fatta [...] . in paleografia (ductus posato contrapposto al ductus corsivo), v. ductus. 3. Con valore più strettamente participiale, in attributo degli uccelli fermi su qualche figura e del leone raffigurato immobile ritto sulle quattro zampe. ◆ Avv. posataménte ...
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antisraelismo
(anti-israelismo), s. m. Ostilità nei confronti dello stato di Israele e della sua politica. ◆ Poiché nel mio articolo sul sondaggio avevo scritto che rispuntava l’antisemitismo, i miei [...] autorità chiediamo la massima fermezza e tolleranza zero» ha detto [Leone] Paserman. (Paolo G. Brera, Repubblica, 7 maggio 2005, , p. 12, Politica estera (Avigdor Livni), nella variante grafica anti-israelismo.
V. anche anti-Israele, antisionismo. ...
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Nativo di Ardea (m. 903), fu eletto, benché non facesse parte del clero romano, a successore di Benedetto IV (luglio 903): ma poco dopo il romano Cristoforo, cardinale di S. Damaso, gli si sostituì facendolo imprigionare.
Successore (m. 820) di Michele I Rangabe nell'813, fu portato sul trono da un'insurrezione militare promossa da iconoclasti. Sconfisse i Bulgari presso Mesembria, costringendo alla pace il re Omortag, e parimenti energica fu la difesa della...