unghia
ùnghia (ant. o region. ugna) s. f. [lat. ŭngŭla, der. di unguis «unghia»]. – 1. a. Ciascuna delle formazioni epidermiche cheratinizzate poste sulle estremità delle dita dell’uomo e di tutti i [...] con le u. e coi denti, con ogni proprio mezzo (v. anche l’espressione lat. unguibus et rostris); appena lo stuzzicano le unghie. Con altro valore fig.: ci si sente l’u. del leone, alludendo alle notevoli qualità dell’autore di un’opera; ci manca un’u ...
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zampa
s. f. [forse incrocio di zanca con gamba]. – 1. a. L’intero arto di un animale, dall’articolazione prossimale alla parte che tocca terra: le z. del cane, del gatto, del cavallo, del leone, ecc.; [...] diverse, oppure con due ancore di prora e una cima di poppa; in aeronautica, zampa d’oca, lo stesso che piè d’oca (v. piè, n. 2 d). Nelle costruzioni edilizie, zampa d’oca, ognuno dei gradini aventi la pedata trapezoidale, nei tratti in curva di una ...
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maschera
màschera (ant. o dial. màscara) s. f. [da una voce preindoeur. masca «fuliggine, fantasma nero»]. – 1. a. Finto volto, di cartapesta, plastica, legno o altro materiale, riproducente lineamenti [...] . tragica; m. comica; m. da stregone; mettersi, portare, levarsi, togliersi la m., anche in senso fig. (v. oltre); una m. fatta come una testa di leone, d’orso; tutti i congiurati portavano una m. nera. È così chiamata talora la mascherina di velluto ...
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dente
dènte s. m. [lat. dĕns dĕntis]. – 1. Ciascuno degli elementi che, presenti nella mascella di quasi tutti i vertebrati, costituiscono nel loro insieme un organo destinato alla masticazione degli [...] di forma triangolare. 3. a. Dente di cane, sorta di scalpello (v. calcagnolo). b. Denti di cavallo, specie di paste corte da minestra, bucate coltiva negli alpineti. c. Dente di leone, erba perenne delle composite liguliflore (Taraxacum officinale ...
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mandare
v. tr. [lat. mandare «affidare», prob. da man(um) dare «dare la mano»]. – 1. ant. Ordinare, comandare, dare un incarico (cfr. mandante e mandato): incontanente mandò che i due giovani fossero [...] m. una voce, un gemito, un lamento, un’imprecazione; il leone mandò un ruggito; un legno che bruciando manda buon odore; la m. a picco (a fondo) una nave, affondarla; m. a riva (v. a riva); m. in rovina (o m. a rotoli), rovinare finanziariamente; m ...
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fossa1
fòssa1 s. f. [lat. fŏssa, der. di fodĕre «scavare»]. – 1. a. Scavatura del terreno, fatta lungo o attraverso i campi per lo scolo delle acque; con questo sign. è oggi più com. fosso. Anticam., [...] per altri usi: scavare le f. per le viti, per gli ulivi; la f. del letame; la f. dei leoni (per l’espressione Daniele nella f. dei leoni, v. leone); la f. dei serpenti, pozzo costruito in modo che i serpenti non ne possano uscire strisciando lungo le ...
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pecora
pècora s. f. [lat. pecŏra, neutro pl. di pecus pecŏris «bestiame; pecora»]. – 1. a. Nome comune dei mammiferi bovidi del genere Ovis, comprendente sei specie selvatiche e numerose razze domestiche, [...] , un branco di pecore; meglio vivere un giorno da leone che cent’anni da pecora (v. meglio, n. 2 a). c. Più genericam., pecore, da non capire? 3. Carta di pecora o carta pecora, v. cartapecora. ◆ Dim. pecorèlla, raro pecorina e pecorino m.: è venuto ...
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figurare
v. tr. e intr. [dal lat. figurare, der. di figura «figura»]. – 1. tr. a. letter. Plasmare, modellare, dando una forma, una figura: mi messi a fare un modelletto, ... figurando quel Perseo che [...] di: uno stipo che figura una torretta; o simboleggiare: il leone figura la forza, il cane la fedeltà. 2. tr. non figura abbastanza. ◆ Part. pres. figurante, anche come sost. e con sign. specifico (v. la voce). ◆ Part. pass. figurato, anche come agg ...
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uccidere
uccìdere (ant. occìdere) v. tr. [lat. occīdĕre, comp. di ob- e caedĕre «tagliare, uccidere»] (pass. rem. ucciṡi, uccidésti, ecc.; part. pass. ucciṡo). – 1. Privare della vita, causare la morte, [...] ha ucciso un’antilope; il leone ha azzannato e ucciso il domatore. Per la frase prov. vile! tu uccidi un uomo morto, v. maramaldo. Nel rifl., , ecc.; il servilismo uccide l’ingegno umano. ◆ Part. pass. ucciṡo, anche come agg. e sost. (v. la voce). ...
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avvedersi
avvedérsi v. intr. pron. [der. di vedere] (coniug. come vedere). – Accorgersi, acquistare coscienza di qualche cosa: Vassene ’l tempo e l’uom non se n’avvede (Dante); don Abbondio (il lettore [...] se n’è già avveduto) non era nato con un cuor di leone (Manzoni); s’avvide facilmente dell’errore; mi avvidi di aver esagerato (o asino è e cervo esser si crede, al saltar della fossa se n’avvede. ◆ Part. pass. avveduto, anche come agg. (v. la voce). ...
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Nativo di Ardea (m. 903), fu eletto, benché non facesse parte del clero romano, a successore di Benedetto IV (luglio 903): ma poco dopo il romano Cristoforo, cardinale di S. Damaso, gli si sostituì facendolo imprigionare.
Successore (m. 820) di Michele I Rangabe nell'813, fu portato sul trono da un'insurrezione militare promossa da iconoclasti. Sconfisse i Bulgari presso Mesembria, costringendo alla pace il re Omortag, e parimenti energica fu la difesa della...