incarnare
v. tr. [dal lat. tardo, eccles., incarnare (der. di caro carnis «carne», col pref. in-1) «mutare in carne» e nel passivo «prendere carne, assumere corpo umano»]. – 1. Dare corpo e vita umana; [...] mio stile il suo bel viso incarno (Petrarca). Meno com., i. un disegno, un progetto, trasformare in realtà, realizzare: Non . Far penetrare nella carne: Né cessa [il leone] fin che i duri artigli e i denti Ei non incarne nei lanosi armenti (Chiabrera ...
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ruggente
ruggènte agg. [part. pres. di ruggire]. – Che ruggisce, che emette ruggiti, in senso proprio: un leone r.; e fig.: fiamme ruggenti. In partic., anni r., parziale traduz. dell’espressione ingl. [...] the roaring twenties «i ruggenti anni Venti» (per la cui origine, v. roaring), riferita agli anni tra la fine della prima guerra mondiale e la crisi economica del 1929, caratterizzati negli Stati Uniti d’America da una intensa ed euforica ricerca di ...
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sedere2
sedére2 v. intr. [lat. sĕdēre «stare seduto», diversificato da sīdĕre «sedersi, mettersi a sedere»] (pres. indic. sièdo [letter. sèggo, ant. o poet. sèggio], sièdi, sediamo [ant. o poet. seggiamo], [...] Madonna è rappresentata sedente in trono; il pontefice allora sedente, Leone X (e in costruzione assoluta: questo libro più anni dopo carica; di cosa, che è posta o che grava sopra: i rugginosi ferri Sopra le rote mal sedenti (Parini); le severe Nubi ...
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addentare
v. tr. [der. di dente] (io addènto, ecc.). – 1. Afferrare, mordere coi denti: addentò il pane con una furia da affamato; Poi li addentò e l’una e l’altra guancia (Dante); Or questo fianco addenta [...] [il leone] or quella coscia (Leopardi); per estens., riferito anche a strumenti come tenaglie, morse e sim. Fig., non com., offendere, calunniare: ha cercato più volte di a. la mia reputazione. 2. rifl. Ingranarsi, spec. di due ruote che incastrano i ...
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unghia
ùnghia (ant. o region. ugna) s. f. [lat. ŭngŭla, der. di unguis «unghia»]. – 1. a. Ciascuna delle formazioni epidermiche cheratinizzate poste sulle estremità delle dita dell’uomo e di tutti i [...] sotto le unghie. Con altro valore fig.: ci si sente l’u. del leone, alludendo alle notevoli qualità dell’autore di un’opera; ci manca un’u vengono collocati tra la marginatura delle forme e i blocchi di supporto delle lastre stereotipe o galvaniche ...
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padreternismo
s. m. (iron.) Presunzione di onnipotenza. ◆ C’è un poster del film «Vacanze romane». Gregory Peck e Audrey Hepburn. «I nostri grandi amori. Oggi non ne esistono più, si è persa la favola. [...] gliene chiedono il motivo risponde: «Oggi Quello lassù è insopportabile, si è messo in testa di essere Sergio Leone». Ingenuo e adolescenziale, il padreternismo leonino era di stampo precristiano ovvero non monoteista. (Tullio Kezich, Corriere della ...
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figurare
v. tr. e intr. [dal lat. figurare, der. di figura «figura»]. – 1. tr. a. letter. Plasmare, modellare, dando una forma, una figura: mi messi a fare un modelletto, ... figurando quel Perseo che [...] figura di: uno stipo che figura una torretta; o simboleggiare: il leone figura la forza, il cane la fedeltà. 2. tr. Immaginare: . 4. tr., ant. Raffigurare, riconoscere: Per ch’ïo a figurarlo i piedi affissi (Dante). 5. intr. (aus. avere). a. Apparire, ...
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successore
successóre s. m. [dal lat. successor -oris, der. di succedĕre «venire dopo, sottentrare» (supino successum)]. – 1. (f. succeditrice, ma la forma è per lo più evitata) Chi succede, cioè subentra [...] ufficio, ecc.: il s. di Pio IX al soglio pontificio fu Leone XIII; lo loco santo U’ siede il successor del maggior Piero il quale, a partire da 0, si ottengono via via tutti i numeri naturali e che è strettamente legato al principio di induzione (v ...
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fremito
frèmito s. m. [dal lat. fremĭtus -us, der. di fremĕre «fremere»]. – 1. Agitazione improvvisa e violenta provocata da un forte sentimento, e il movimento convulso, la palpitazione delle membra [...] : un f. d’orrore; fremiti d’ira, di sdegno; corse tra i presenti un f. d’ammirazione, o di esecrazione; fig., tutta l’Italia bestie feroci, urlo, ruggito: i f. del leone, della tigre; di cavalli, nitrito: i cavalli, stati chetissimi infino allora, ...
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carzia
càrzia s. f. [prob. alteraz. di crazia]. – Moneta di mistura, detta anche carcia e carci, del valore di mezzo carato o di un denaro, coniata a Cipro nel sec. 16°, con i tipi del leone rampante [...] al dritto e della croce di Gerusalemme al rovescio ...
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Successore (n. 411 circa - m. 474) di Marciano, fu elevato al trono (457) col favore del patrizio Flavio Ardabur Aspar (v. Ardabur). Nei rapporti con l'Occidente si ispirò al principio di mantenere l'unità formale dell'impero, assumendo alla...
LEONE I (Leo, Λέων)
C. Bertelli
Imperatore romano d'Oriente. Regnò dal 457 al 474.
Aveva sposato Verina, sorella di Basilisco (v.), dalla quale ebbe Ariadne (v.), che egli dette in sposa al capo degli Isaurici, Tarasicodissa (che allora prese...